rassegna stampa - Legambiente e MDC: ricorso Antitrust per sacchetti Coop



Vi giriamo un comunicato stampa di Legambiente onlus.
a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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 Roma, 16 giugno
2005                                                                                       
Comunicato Stampa



SACCHETTI "DEGRADABILI" COOP:

LEGAMBIENTE E MOVIMENTO DIFESA DEL CITTADINO

RICORRONO ALL'ANTITRUST



"QUELLA PUBBLICITA' E' INGANNEVOLE"



"Abbiamo deciso di ricorrere alla commissione Antitrust perché la
pubblicità dei nuovi sacchetti Coop manca di un requisito fondamentale: la
trasparenza. Il messaggio che viene presentato al consumatore non
chiarifica la differenza che esiste tra degradazione e biodegradazione  e
le conseguenze di una cattiva interpretazione rischiano di danneggiare
l'ambiente vanificando gli sforzi compiuti fino ad oggi per incentivare la
raccolta differenziata e il compostaggio."



Così Legambiente e Movimento Difesa del Cittadino decidono di rivolgersi
all'Autorità garante della concorrenza e del mercato perché intervenga in
merito alla pagina pubblicitaria di Coop che oggi è apparsa sulla stampa
per pubblicizzare l'innocuità del sacchetto per la spesa in plastica
degradabile realizzato dal colosso italiano della grande distribuzione.



"Secondo Coop - continuano le associazioni - i sacchetti contengono un
esclusivo additivo innocuo per l'ambiente che garantisce la completa
biodegradazione entro 36 mesi. Ma perché non si fa riferimento alla norma
armonizzata UNI EN13432 che regola le caratteristiche che devono avere gli
imballaggi biodegradabili ai sensi della legge Ronchi?"



"Il polietilene frammentabile, come quello dei sacchetti distribuiti da
COOP, che, lo ricordiamo, si degradano in 36 mesi grazie all'aggiunta di
metalli, viene giudicato 'pericoloso per l'ambiente e la salute' dall'IBAW,
Associazione europea dei ricercatori e produttori di biodegradabili (tra i
quali figurano l'Università di Utrecht, l'Organic Waste System belga, e
aziende come BASF, Procter & Gamble, Novamont, Nature Works) che ha redatto
un position paper contenente puntuali osservazioni, in cui è tra l'altro
scritto che 'durante i processi di frammentazione del polietilene, metalli
potenzialmente pericolosi e tossici possono essere rilasciati nell'ambiente
con la conseguenza di favorire la diffusione di additivi tossici
persistenti e l'accumulo di sostanze pericolose".



"Con affermazioni confuse e volutamente non chiare - continuano le
associazioni - Coop lascia inoltre intendere che i sacchi in PE addittivato
possano essere utilizzati per la raccolta differenziata dei rifiuti. Questo
è un messaggio molto grave e pericoloso che ci spinge a chiedere al
Ministero dell'Ambiente un immediato intervento affinché questi prodotti, a
meno che non si dimostri che rispettano i requisiti indicati dalla UNI EN
13432, vengano esplicitamente vietati nella raccolta differenziata della
frazione organica in accordo con le intenzioni della Legge Ronchi e della
Direttiva Europea sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio (94/62/EC).
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"Speravamo - concludono le associazioni - che Coop puntasse su sacchetti
realmente biodegradabili. Sarebbe stato anche un bell'incentivo alla
raccolta differenziata e in sintonia con tante iniziative di responsabilità
sociale e ambientale dell'azienda, come quelle degli ultimi anni tese a una
maggior riduzione dei rifiuti".



L'Ufficio stampa Legambiente

06.86268379-99-55

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N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a
altragricoltura at italytrading.com




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