rassegna stampa: 1.200 MORTI ALL'ANNO IN ITALIA CAUSATE DAL "CIBO CATTIVO"



a cura di AltrAgricoltura Nord est
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tratto da Green Planet" - 28/04/2005
1.200 MORTI ALL'ANNO IN ITALIA CAUSATE DAL "CIBO CATTIVO"
Le cause? "Manca il tempo per scegliere gli alimenti e per prepararli nel
modo migliore.  Così come manca il tempo per fare sport".
Parma - 27 aprile 2005- Cibo e salute. Attorno a questo binomio ha ruotato
il convegno "Le sfide dell'abbondanza", che si e' svolto oggi a Parma.
Insegnanti, medici, imprenditori, agronomi, ma anche esponenti delle
associazioni di categoria (Coldiretti) e  delle istituzioni (Comuni del
parmense, Provincia e Regione  Emilia-Romagna) si sono riuniti nella sala
congressi  dell'auditorium Paganini per discutere di alimentazione a 360
gradi.

Oltre a fare il punto sulle iniziative di educazione alimentare avviate
nelle scuole del parmense, si e' discusso di qualita' e sicurezza dei cibi.
Ma, soprattutto, si e' puntato il dito contro l'obesita', un problema che
affligge il 12,2% dei parmigiani adulti, ma che non risparmia nemmeno i
bambini (il 12,9%, tra gli 11 e i 12 anni, soffre di obesita'). ... e' stato
Giovanni Ballarini, professore di Clinica medica veterinaria all'universita'
di Parma ed esperto di sicurezza e qualita' alimentare, a ricordare i rischi
connessi alla cattiva alimentazione.
"Ogni anno- ha spiegato- le morti dovute a cause alimentari, in Italia, sono
1.200. I ricoveri, invece, sono  70.000. E questo senza calcolare tumori e
infarti. Se si fanno i conti- ha aggiunto- di quanto costano al sistema
sanitario nazionale questi malati, l'alimentazione risulta evidentemente
strategica per la sanita' pubblica".

Ad illustrare i dati delle ricerche condotte sull'obesita' infantile nel
parmense, invece, e' stato Sergio Bernaconi, direttore della clinica
pediatrica dell'universita' di  Parma, che ha sottolineato come "dopo i 6
anni di eta', piu' del 50% dei bambini obesi restano obesi. Quindi occorre
intervenire subito, insegnando ai ragazzi ad avere un rapporto corretto col
cibo e a fare attivita' fisica regolarmente".

Le cause del problema, secondo Marta Mattioli, pediatra dell'Ausl di Parma,
sono in gran parte legate "alla mancanza di tempo. Manca il tempo per
scegliere gli alimenti e per prepararli nel modo migliore.  Cosi' come manca
il tempo per fare sport".

Un aiuto a correggere gli stili di vita sbagliati e a  diffondere la cultura
del "mangiar sano" puo' venire dalle  iniziative di educazione alimentare
nelle scuole.
Lo ha  ricordato, nell'intervento che ha chiuso l'incontro, Daniela Guerra,
recentemente rieletta, per il secondo mandato consecutivo, al Consiglio
regionale dell'Emilia-Romagna.
"Ma- ha aggiunto Guerra- non bastano i convegni e le lezioni per far
cambiare ai cittadini le loro cattive abitudini. Su questo fronte abbiamo
ancora tanto lavoro da fare per capire quale sia la strada giusta".
(Sesto potere, 27 aprile 2005)
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ALLARME PER LE MALATTIE DELLO STOMACO
Ma con la dieta mediterranea la vita si allunga di 5 anni...</BIG>
ROMA – Stomaco e apparato digerente rappresentano sempre di più il “tallone
d'Achille” anche dei giovani.
È infatti in crescita il numero dei ragazzi colpiti da malattie
gastrointestinali e sotto accusa finiscono gli errati stili di vita.
Ma la guerra a queste patologie, avvertono gli esperti, parte innanzitutto
dalla tavola: la dieta mediterranea, infatti, rappresenta un vero e proprio
'toccasanà, regalando in media 5 anni di speranza di vita in più. I consigli
arrivano da gastroenterologi ed endoscopisti che ieri, in un incontro a
Roma, hanno denunciato la scarsa attenzione verso la specialità della
gastroenterologia e la necessità di un suo potenziamento su tutto il
territorio nazionale, a fronte di una domanda di intervento in costante e
netta crescita.
A soffrire di malattie gastrointestinali (la seconda causa di morte,
preceduta solo dalle patologie cardiovascolari) sono, infatti, circa 10
milioni di italiani.
E l'allarme, hanno sottolineato gli esperti, si estende sempre di più anche
ai giovani: se, infatti, il 50% degli italiani over-50 è ad esempio colpito
da gastrite, percentuali in aumento si registrano pure tra i ragazzi per i
quali questo tipo di disturbi (in testa, appunto, gastriti, ulcere ed
esofagiti) non rappresentano più un'eccezione.
Ma a cosa è dovuta questa impennata delle malattie dell'apparato digerente
tra i giovanissimi?
Gli specialisti, pur precisando che negli ultimi anni è anche aumentata la
capacità di diagnosi per tali disturbi, puntano il dito innanzitutto contro
gli errati stili di vita: un aumentato uso di alcol e sigarette,
un'alimentazione sempre più disordinata e condizioni di forte stress anche
per i più giovani.
(Gazzeta del sud, 29 aprile 2005)
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