"Prezzo Sorgente": una proposta per cambiare il sistema di produzione alimentare.



L'8/9/10 aprile a Verona si terrà il Critical Wine, anche quest'anno
siamo contenti di potere parteciparvi e per l'occasione vi proponiamo
un contributo di riflessione sul tema del "Prezzo Sorgente", così
come ci viene proposto dagli amici che, assieme a Luigi Veronelli,
hanno originato la feconda e conosciutissima esperienza di "Terra e
Libertà/Critical Wine". A questa proposta anche la nostra esperienza di
Gruppo di Acquisto Solidale "Il Ciclo Corto" si è richiamata, mettendola in
pratica fin dal primo paniere di alimenti proposto ai nostri associati, e
sviluppandola indicando in chiaro anche tutti gli altri elementi che
concorrono a formare il prezzo finale per il cittadino.
Noi l'abbiamo visto come un percorso di autoresponsabilizzazione di tutte le
parti che compongono la cosidetta "filiera" del cibo: i produttori, i
cittadini/consumatori, le persone che, nel nostro caso, interfacciano con il
volontariato, la proposta sociale e politica, i due estremi della catena.
Ognuno riconosce così valenza al lavoro ed ai bisogni dell'altro, nella pari
dignità e priorità.
Oggi, nel momento in cui il sistema distibutivo propone il cibo al pari di
una qualsiasi merce, considerandolo terreno di speculazione finanziaria ed
escludendo larghi strati di popolazione da una alimentazione sana se non
addirittura da un'alimentazione tout court, diventa prioritario
riappropriarsi e farne esempio concreto, anche con esperienze limitate e
locali, della natura del cibo come fonte di energia e rigeneratore della
vita, il cui accesso, quindi, è un diritto naturale inalienabile per ogni
essere vivente.

a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto dal sito "Criticalwine.org", sezione proposte.
Prezzo sorgente
Un'informazione semplice, visibile, che espliciti ciò che tutti sanno e cioè
che nell'attuale modalità di relazioni sociali i produttori e i consumatori
sono comunemente immiseriti da uno sfrenato concentrarsi della ricchezza
nelle mani della distribuzione.
I giganti dell'industria non producono più le merci, si limitano a imporre
ai produttori di tutto il mondo i loro disegni, il loro standard, i loro
prezzi e molto altro che immiseriscono le economie, le culture, i saperi, la
cura, l'amore dei produttori. Concentrano, però, la loro massima attenzione
sulla rete di distribuzione e di vendita perché quello è il luogo di
massimizzazione dei profitti, il luogo di concentrazione della ricchezza, il
luogo della produzione effettiva del gigantismo industriale: le immagini.
Nella loro infinita produzione d'immagini, l'archetipo del gigante
industriale moderno è quella del consumatore, il quale deve essere istruito,
educato, manipolato all'idiozia folle del prodotto privo di produttori, del
cibo privo di gusto, del sapere privo di cultura, del vino senza uva.
Questo meccanismo impoverisce produttori e consumatori.
Il prezzo sorgente rende giustizia del lavoro dei produttori, dei ricatti
che subiscono quotidianamente ed evita anche le piccole furberie a cui
devono ricorrere per sopravvivere ( per esempio, e per assurdo, vendere al
consumatore diretto a prezzi molto superiori a quelli di vendita di
mercato).
Il prezzo sorgente naturalmente non è in alcun modo un prezzo imposto, ma
viene deciso dal produttore come giusto riconoscimento del proprio lavoro.
Il prezzo sorgente esplicita i ricarichi mostruosi che i consumatori debbono
sopportare.
Potrebbe arricchire la filiera del rapporto diretto produttore-consumatori e
creare un'altra filiera della tracciabilità totale del prezzo.
Un meccanismo simile, appunto perché paleserebbe i luoghi della filiera in
cui avvengono i massimi ricarichi nei prezzi, avrebbe credo la forza di
inibirli o di limitarli, sarebbe generalizzabile a tutte le merci e in ogni
territorio nazionale e internazionale.
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N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a
altragricoltura at italytrading.com