rassegna stampa: IL RISO OGM "GOLDEN RICE" NON È UNA RISPOSTA ALLA CARENZA DI VITAMINA A



a cura di ALtragricoltura Nord Est
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tratto da "Greenpeace.it" - 20-03-05
IL RISO OGM "GOLDEN RICE" NON È UNA RISPOSTA ALLA CARENZA DI VITAMINA A

Roma, 17 marzo 2005 - Cinque anni dopo il lancio del cosiddetto "Golden
Rice", Greenpeace sostiene che il progetto è tecnicamente fallito, non aiuta
a risolvere il problema della malnutrizione ma, peggio, distoglie
l'attenzione e i fondi dalle reali soluzioni al problema della carenza di
vitamina A nei paesi poveri. Greenpeace è sicura che gli scienziati legati
all'industria riprenderanno presto la propaganda sul "Golden Rice",
fuorviando nuovamente il pubblico rispetto alle reali soluzioni al problema
della carenza di vitamina A. La realtà è che 5 anni di propaganda non hanno
portato a nessuna credibile soluzione per sconfiggere la carenza di vitamina
A presso popolazioni povere e malnutrite, piuttosto hanno distolto
l'attenzione da soluzioni disponibili, probabilmente più economiche, più
efficienti e maggiormente sostenibili per l'ambiente e la salute.
Questo riso Ogm è stato presentato per la prima volta nel 2000 come una
varietà modificata in laboratorio per produrre pro-vitamina A
(beta-carotene). Si diceva che avrebbe risolto il problema della carenza di
vitamina A nei paesi poveri, che causa cecità e anche la morte. "L'industria
sta cercando di vendere il Golden Rice come una soluzione magica. In realtà
è solo un'eccessiva semplificazione del problema vitamina A, che serve a far
guadagnare consensi all'industria biotech in mercati difficili per gli Ogm
come India ed Europa" afferma Federica Ferrario, campagna Ogm di Greenpeace.
Una lettura attenta delle pubblicazioni sul "Golden Rice" mostra che vengono
tenuti nascosti alcuni problemi tecnici. La pubblicazione originale, ad
esempio, non descriveva accuratamente il tipo di pro-vitamina A presente nel
Golden Rice. Infatti, la quantità riportata di beta-carotene presente è
stata significativamente sovrastimata. Il problema principale è che allo
stato attuale la scienza non è in grado di capire come il riso OGM produca
il beta-carotene nella pianta.
Non si hanno informazioni sulla sicurezza alimentare del riso Ogm, mentre è
già noto che tale varietà contaminerà quelle selvatiche e le erbe infestanti
imparentate, causando probabilmente sia problemi ambientali che agronomici.
Inoltre, ci sono varietà tradizionali di riso che non solo contengono
beta-carotene ma anche altri elementi nutritivi come ferro, proteine e anche
grassi che sono necessari per metabolizzare il beta-carotene.
"Il riso Ogm, se introdotto su larga scala, potrebbe aumentare la
malnutrizione e minare ulteriormente la sicurezza alimentare perché
incoraggia una dieta basata su un singolo cibo industriale piuttosto che la
reintroduzione di diverse piante ricche di vitamine, con alti valori
nutrizionali, economiche e già disponibili" afferma il professor Klaus
Becker, dell'Università di Hohenheim (Germania), uno degli autori del
rapporto di Greenpeace presentato oggi.
>> Leggi il rapporto di Greenpeace "Not all that glitters is gold, The false
hope of "Golden Rice".
>> Leggi il rapporto di Antje Lorch "Vitamin A deficiency: diverse causes,
diverse solutions".
>> Leggi il rapporto di Michael Frei e Klaus Becker, "On rice, biodiversity
and nutrients".

Per informazioni:
Ufficio stampa, tel. 06/57299944 - 348/3988607
Federica Ferrario, campagna OGM, tel. 06/57299921 - tel. 348/3988616

> Sito campagna ogm: http://www.greenpeace.it/ogm
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