rassegna stampa: CONTINUANO I SUICIDI TRA GLI AGRICOLTORI INDIANI



I contadini in India tovano sempre più difficoltà a ricavare dalla terra un
reddito sufficiente
a mantenere le famiglie. Per pagare i fertilizzanti chimici, al cui uso
vengono indotti da campagne pubblicitarie e dalle reti vendita delle
multinazionale sementiere e chimiche, contraggono debiti che poi non
riescono ad onorare; una situazione di terribile impotenza e umiliazione a
cui, per disperazione, cultura, tradizione, si sottraggono imboccando la
sola strada che, nell'indifferenza generale, viene lasciata loro aperta...
a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da Green Planet - 09/02/05
CONTINUANO I SUICIDI TRA GLI AGRICOLTORI INDIANI
L'anno scorso 249 casi nel Maharashtra: l'85% del reddito se ne va in mezzi
tecnici.
(India News)- MUMBAI, gennaio: L’Alta Corte di Bombay ha chiesto quest’oggi
al Tata Institute of Social Sciences (TISS) di inoltrare entro 4 settimane
un rapporto del loro studio sulle cause dei suicidi avvenuti l’anno scorso
tra gli agricoltori di Maharashtra.
Un affidavit messo agli atti sostiene che sono stati riportati 294 casi di
suicidio e che è stata data una compensazione di centomila rupie a 71
famiglie.
L’Avvocato Generale V A Thorat ha dichiarato che le restanti famiglie
potrebbero presentare domanda al TISS, il quale ha a sua volta la facoltà di
raccomandare il loro caso al governo per una compensazione, nel caso in cui
la loro rivendicazione venga considerata autentica.
La corte ha anche concesso ai giudici del distretto di Nandes, Jalna e
Parbhani due settimane per presentare i loro rapporti sui suicidi commessi
dagli agricoltori.
Qualche tempo prima la corte aveva chiesto al Capo Segretario di Maharahstra
di preparare e presentare un rapporto sul numero degli agricoltori suicidi
in Maharashrta ed anche di dichiarare quali passi erano stati fatti per
evitare queste morti.
La corte, prendendo nota della lettera, ha chiesto allo Stato di indagare
sulle morti ed identificarne le cause.
La lettera è stata scritta da V B Karmakar, segretario di All India
Biodynamic and Organic Farming Association (l’associazione Indiana di
agricoltura biologica e biodinamica) che ha dichiarato che bisognerebbe
esaminare a fondo la vera ragione che sta dietro le morti degli agricoltori.
A suo parere gli agricoltori si sono suicidati a causa dei raccolti scarsi,
risultato di un utilizzo eccessivo di fertilizzanti chimici nonché di varie
altre ragioni.
Ha inoltre detto che gli agricoltori spendevano circa l’85% del loro
introito nell’acquisto di questi fertilizzanti, il che li lasciava con poco
o niente.
La lettera era già stata spedita all’esattore di Jalna, ma era stata
ignorata e per questo motivo Karmakar ha scritto al Guidice Capo.
Traduzione di Barbara Garofoli
India nwes, gennaio 2005
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