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Un gesto d'amore fra cielo e terra
- Subject: Un gesto d'amore fra cielo e terra
- From: "Gagliardii Angelica" <angelicagagliardi at libero.it>
- Date: Tue, 8 Feb 2005 20:54:50 +0100
"Verrà il giorno in cui l'uccisione degli animali verrà considerata come quella degli esseri umani". (Leonardo da Vinci) Gli animali -e ne abbiamo continua (tenera, triste, struggente, simpatica...) testimonianza- sono esseri senzienti, capaci di provare emozioni e sentimenti: la sofferenza e la morte, come la nascita e la maternità, sono tali sia per gli animali che per gli umani. Generalmente è più facile riconoscere ciò in un cane o in un gatto o in un cavallo. Ma un maiale, ad esempio, non è diverso: è un essere quantomai intelligente, affettuoso, curioso, come fortunatamente abbiamo avuto modo di constatare attraverso quella bella storia a lieto fine del maialino della Regata Storica da noi salvato. Ci piace proprio vedere, quindi, tutti insieme -cane, cavallo, maiale, oche .....- nel santino che ritrae Sant'Antonio Abate benedicente gli animali. La realtà che in genere li riguarda è terribile nella sua "normalità" e quotidianità: trattati come cose, utilizzati per il nostro uso-consumo-profitto: dalla vivisezione, alla caccia, ai circhi, agli zoo, alle "feste" insanguinate, ai maltrattamenti, agli abbandoni e conseguente reclusione in luoghi spesso di sofferenza, agli allevamenti dove vengono trattati come macchine che devono fornire la maggior quantità di prodotto possibile, stipati -senza poter soddisfare le minime esigenze vitali- in vere e proprie fabbriche di carne (e di morte), fatti nascere per farli morire, per soddisfare le nostre non necessarie esigenze. Come più volte rilevato, i bambini non conoscono da dove e da chi proviene la maggior parte del loro cibo (e gli adulti spesso preferiscono scordarselo). Ma noi crediamo che la strada giusta non sia quella, aberrante, che si sta verificando anche in questi giorni: farli assistere all'uccisione e alla relativa utilizzazione delle parti di un animale. E' giusto conoscere il passato ma per andare avanti: le radici possono far nascere germogli nuovi. Non è così, attraverso la sofferenza e la morte, che si ritorna al legame con la terra: le tradizioni -lo abbiamo detto più volte- hanno un senso e vanno valorizzate solo se non fanno del male a nessuno, nemmeno ad uno "sporco" maiale. Noi crediamo invece nel cammino fatto di rispetto-di amore-di compartecipazione verso tutti gli esseri viventi, senza confini né di razza né di specie. E il sogno che abbiamo è che si arrivi a ciò che ha indicato Gandhi: "Verrà il giorno in cui l'uccisione degli animali verrà considerata come quella degli esseri umani". Questa bella e importante, nella sua semplicità, iniziativa della benedizione degli animali il 17 gennaio, giorno di Sant'Antonio Abate, nella Chiesetta di Borgoforte, a Carpendo-Mestre, da parte di don Rinaldo (semplice è stato anche il suo sorriso di accettazione), è un passo importante -dolce come il pane che viene offerto, alimento-simbolo dell'essenzialità- in questo cammino. Questi "gesti d'amore fra terra e cielo" sono quantomai importanti non solo per i "nostri" e per tutti gli altri animali, ma anche per noi che ci occupiamo di loro, talvolta denigrati e con poca gratificazione ma ripagati immensamente dagli stessi, per continuare a tessere con umiltà un pezzettino di quella variegata tela dai mille colori che è la solidarietà. Note: La Benedizione degli Animali si è svolta a Carpanedo, il 17 gennaio, presso la Chiesetta di Borgoforte S. Maria Assunta. Fonte: http://www.vegetariani.it/vegetariani/articles/art_507.html
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