Un gesto d'amore fra cielo e terra





"Verrà il giorno in cui l'uccisione degli animali
verrà considerata come quella degli esseri
umani". (Leonardo da Vinci)

Gli animali -e ne abbiamo continua (tenera,
triste, struggente, simpatica...) testimonianza-
sono esseri senzienti, capaci di provare emozioni
e sentimenti: la sofferenza e la morte, come la
nascita e la maternità, sono tali sia per gli
animali che per gli umani. Generalmente è più
facile riconoscere ciò in un cane o in un gatto o
in un cavallo. Ma un maiale, ad esempio, non è
diverso: è un essere quantomai intelligente,
affettuoso, curioso, come fortunatamente abbiamo
avuto modo di constatare attraverso quella bella
storia a lieto fine del maialino della Regata
Storica da noi salvato. Ci piace proprio vedere,
quindi, tutti insieme -cane, cavallo, maiale,
oche .....- nel santino che ritrae Sant'Antonio
Abate benedicente gli animali.

La realtà che in genere li riguarda è terribile
nella sua "normalità" e quotidianità: trattati
come cose, utilizzati per il nostro
uso-consumo-profitto: dalla vivisezione, alla
caccia, ai circhi, agli zoo, alle "feste"
insanguinate, ai maltrattamenti, agli abbandoni e
conseguente reclusione in luoghi spesso di
sofferenza, agli allevamenti dove vengono
trattati come macchine che devono fornire la
maggior quantità di prodotto possibile, stipati
-senza poter soddisfare le minime esigenze
vitali- in vere e proprie fabbriche di carne (e
di morte), fatti nascere per farli morire, per
soddisfare le nostre non necessarie esigenze.
Come più volte rilevato, i bambini non conoscono
da dove e da chi proviene la maggior parte del
loro cibo (e gli adulti spesso preferiscono
scordarselo). Ma noi crediamo che la strada
giusta non sia quella, aberrante, che si sta
verificando anche in questi giorni: farli
assistere all'uccisione e alla relativa
utilizzazione delle parti di un animale.

E' giusto conoscere il passato ma per andare
avanti: le radici possono far nascere germogli
nuovi. Non è così, attraverso la sofferenza e la
morte, che si ritorna al legame con la terra: le
tradizioni -lo abbiamo detto più volte- hanno un
senso e vanno valorizzate solo se non fanno del
male a nessuno, nemmeno ad uno "sporco" maiale.
Noi crediamo invece nel cammino fatto di
rispetto-di amore-di compartecipazione verso
tutti gli esseri viventi, senza confini né di
razza né di specie. E il sogno che abbiamo è che
si arrivi a ciò che ha indicato Gandhi: "Verrà il
giorno in cui l'uccisione degli animali verrà
considerata come quella degli esseri umani".

Questa bella e importante, nella sua semplicità,
iniziativa della benedizione degli animali il 17
gennaio, giorno di Sant'Antonio Abate, nella
Chiesetta di Borgoforte, a Carpendo-Mestre, da
parte di don Rinaldo (semplice è stato anche il
suo sorriso di accettazione), è un passo
importante -dolce come il pane che viene offerto,
alimento-simbolo dell'essenzialità- in questo
cammino. Questi "gesti d'amore fra terra e cielo"
sono quantomai importanti non solo per i "nostri"
e per tutti gli altri animali, ma anche per noi
che ci occupiamo di loro, talvolta denigrati e
con poca gratificazione ma ripagati immensamente
dagli stessi, per continuare a tessere con umiltà
un pezzettino di quella variegata tela dai mille
colori che è la solidarietà.

Note:
La Benedizione degli Animali si è svolta a
Carpanedo, il 17 gennaio, presso la Chiesetta di
Borgoforte S. Maria Assunta.

Fonte: http://www.vegetariani.it/vegetariani/articles/art_507.html