Atto gravissimo dell'FBI



L'FBI contro l'informazione libera.
L'FBI esporta la democrazia americana nel mondo: primo la censura totalitaria

Venerdì 08 Ottobre 2004 -- Ieri le autorità americane hanno emesso un ordine
federale per Rackspace intimando loro di consegnare i server web di
IndyMedia agli agenti che lo richiedevano. Rackspace, che offre servizio di
hosting per oltre 20 siti Indymedia nella sua sede di Londra, ha eseguito
l'ordine e consegnato due server web, rimuovendo in questo modo i suoi siti
IndyMedia da Internet. Poichè l'ordine di sequestro è stato rilasciato a
Rackspace e non ad Indymedia, le ragioni di questa azione sono ancora
sconosciute per Indymedia. Parlando con volontari di Indymedia, la Rackspace
ha dichiarato che "non possono fornire ad Indymedia alcuna informazione
riguardante l'ordine di sequestro."
E' già accaduto che altri Internet Provider abbiano ricevuto simili ordini
con intimazione di non dare informazioni in situazioni analoghe per impedire
loro di informare le parti in causa su quello che stava avvenendo.

E' comunque poco chiaro per Indymedia come e per quale motivo un server che
risiede fisicamente la di fuori dal territorio statunitense possa essere
sequestrato dalle autorità americane. Allo stesso tempo un altro server, che
forniva servizi di streaming radio per varie stazioni radiofoniche, BLAG
(una distro di linux), ed una serie di altre cose utili, è stato chiuso da
Rackspace.

Negli ultimi mesi ci sono stati svariati casi di attacco ai media
indipendenti da parte del Governo americano. In agosto il Servizio Segreto
ha usato un ordine di citazione in giudizio per tentare di mettere fuori uso
NYC IMC prima della Convention Repubblicana (RNC) tentando di avere i log da
un Internet Provider negli Stati Uniti ed in Olanda.

Lo scorso mese la Commissione Federale per le Comunicazioni (FCC) ha fatto
chiudere diverse stazioni radio indipendenti negli Stati Uniti. Due
settimane fa l'FBI ha richiesto ad Indymedia di cancellare un post su IMC
Nantes, in cui si trovava una foto dove si vedevano due agenti in borghese
della polizia svizzera e volontari di IndyMedia Seattle sono stati visitati
dall'FBI per lo stesso motivo.

D'altro canto, Indymedia ed altre organizzazioni di media indipendenti hanno
avuto diversi successi, ad esempio contro la Diebold e il Patriot Act. Oggi
comunque, per tutta risposta le autorità americane hanno fatto chiudere
diversi siti di IndyMedia in tutto il mondo.

La lista completa dei collettivi di IndyMedia che sono stati colpiti

Ambazonia
Uruguay
Andorra
Polonia
West Massachusetts
Nizza
Nantes
Lilles
Marsiglia (vale a dire tutta IndyMedia Francia)
Euskal Herria (Paesi Baschi)
Liege
East and West Vlaanderen
Antwerpen (vale a dire tutto il Belgio)
Belgrado
Portogallo
Praga
Galizia
Italia
Brasile
Regno Unito
Germania
Indymedia Radio

www.indymedia.org

(redazione at reporterassociati.org)
> Comunicato stampa
> http://italy.indymedia.org/press_release_it.html
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> Reporter Associati
>
http://www.reporterassociati.org/index.php?option=news&task=viewarticle&sid=3931
>
http://www.reporterassociati.org/index.php?option=news&task=viewarticle&sid=3932
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> Tribù Ribelli
> http://www.triburibelli.net/sito/modules/news/article.php?storyid=1030
>
> Bella Ciao
> http://bellaciao.org/it/article.php3?id_article=5939
> http://bellaciao.org/fr/article.php3?id_article=9774
>