Succhi e sughi con etichette accessibili ai ciechi, per la prima volta in Italia. Li presenta al Sana (Bologna, 9-12 sett.) Mediterrabio



comunicato stampa






Etichette accessibili ai ciechi sui prodotti di Mediterrabio

 Saranno presentati al Sana, Salone del Naturale che si svolge a Bologna
dal 9 al 12 settembre



Per la prima volta in Italia, su ogni confezione il nome del prodotto sarà
riportato anche in caratteri braille. Si parte con i sughi, le salse di
pomodoro e i succhi 100% Alce Nero, nel giro di due anni la trasformazione
toccherà tutti i prodotti Alce Nero, Mondovero, Mielizia e Libera Terra





La società Mediterrabio rafforza la sua filosofia di azienda fortemente
impegnata nel campo della responsabilità sociale d'impresa, che pone al
centro del proprio operato i diritti e la dignità delle persone, siano essi
produttori, operatori, lavoratori o consumatori.

Questo impegno si concretizza oggi, infatti, con l'avvio di un percorso
all'avanguardia a livello europeo, che nel giro di due anni porterà tutte
le confezioni delle referenze della società bolognese a riportare
nell'etichetta il nome del prodotto anche con i caratteri braille,
leggibili, grazie al tatto, dalle persone non vedenti.

Vengono così presentati al Sana 2004, che si tiene a Bologna dal 9 al 12
settembre, i primi prodotti alimentari italiani con questa peculiarità che
li rende facilmente accessibili anche da parte delle persone cieche. Si
tratta delle confezioni "bio" a marchio Alce Nero dei nuovi succhi di
frutta 100%, nonché di tutta la linea dei sughi pronti e delle polpe di
pomodoro. Tale innovazione, peraltro non semplice da un punto di vista
produttivo, sarà inserita successivamente, oltre che nelle altre referenze
biologiche Alce Nero, anche nei prodotti equosolidali della linea
Mondovero, nei mieli e negli altri prodotti dell'alveare a marchio Mielizia
e nelle paste, nei cereali e nei legumi Libera Terra, per un totale di
circa 150 referenze.

Le difficoltà che incontrano i consumatori non vedenti nell'acquistare e
nel consumare non sono infatti poche e se è vero che giace in Parlamento un
disegno di legge per introdurre l'obbligatorietà della scrittura con il
linguaggio braille sulle confezioni dei farmaci, è altrettanto vero che
praticamente nulla in Italia è stato ancora fatto rispetto
all'accessibilità delle informazioni riportate sulle confezioni dei generi
alimentari. Un problema enorme, che tocca ben 352 mila cittadini in Italia
e circa 2 milioni e 360 mila in Europa, il 60 per cento dei quali ha più di
65 anni.

L'iniziativa di Mediterrabio, innovativa e unica nel suo genere nel mercato
italiano ed europeo, non si fermerà al nome del prodotto: in un secondo
momento si tenterà infatti di riportare, sempre in caratteri braille, anche
altre informazioni fondamentali  che appaiono sull'etichetta, come ad
esempio la data di scadenza.



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