Distrutto campo di grano "Libera" coop Placido Rizzotto



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Sicilia: distrutto grano antimafia di "Libera"

di Redazione (redazione at vita.it)

19/07/2004

Distrutto un campo di frumento di 10 ettari a Portella della Ginestra
affidato
all'associazione Libera. La reazione di Rita Borsellino e di don Ciotti


Un incendio doloso, secondo quanto hanno accertato i carabinieri, ha
distrutto
la notte scorsa un campo di frumento di 10 ettari a Portella della Ginestra,
in provincia di Palermo, su uno dei terreni confiscati alla mafia e affidati
alla cooperativa Placido Rizzotto - Libera terra. Lo ha reso noto l'
associazione
antimafia Libera, che ha promosso queste iniziative nel palermitano. Proprio
in questi ultimi due giorni era stata organizzata une festa no-stop di 48
ore, in occasione della raccolta del grano, per ''dire no alla mafia''.
La Cooperativa Placido Rizzotto - Libera Terra da alcuni anni gestisce i
terreni confiscati a Cosa Nostra tra Corleone, Altofonte, Portella della
Ginestra e San Giuseppe Jato, in quelli che furono i feudi dei piu'
importanti
boss di Cosa Nostra, riconvertendoli all'agricoltura ed offrendo lavoro
a giovani e soggetti svantaggiati.
''Cosa dire del grano abbrustolito... E' un evidente segno che diamo
fastidio''.
Rita Borsellino, la sorella del magistrato palermitano ucciso dalla mafia
e vicepresidente di 'Libera', commenta con un sorriso sulle labbra
l'incendio
che ha mandato in fumo un campo di grano gestito da una cooperativa
dell'associazione.
''E' il loro unico linguaggio, l'unico sistema per farsi forti e attirare
l'attenzione - ha aggiunto Rita Borsellino durante la cerimonia di
commemorazione
che si e' svolta nel pomeriggio sul luogo dell'attentato - soprattutto in
questi giorni che tutti le menti sono rivolte a Paolo. Si stanno
innervosendo
perche' non si cede e si continua ad andare avanti''. ''I mafiosi devono
sapere che c' e' tanta gente che non ci sta, non saranno alcuni ettari di
terra dati alle fiamme a fermarci''. Cosi' Don Luigi Ciotti, fondatore di
Libera, commenta l'incendio che ha mandato in fumo un campo di grano gestito
dalla cooperativa Placido Rizzotto. L'incendio, appiccato a un appezzamento
di dieci ettari, ha distrutto circa un ettaro e mezzo di seminativo,
''Probabilmente
volevano incendiare tutto - ha aggiunto - e' un segnale importante e
dimostra
che siamo sulla strada giusta, che e' possibile affidare ai giovani i beni
conquistati alla mafia''. Don Ciotti tuttavia ha auspicato che ''la confisca
non sia un fatto eccezionale, ma sia un fatto quotidiano''.