informazioni parlamentari su agricoltura...: Latte fresco?



Il ministro Alemanno continua la sua opera di demolizione del sistema
lattiero caseario italiano consegnando mercato e produzione alle
multinazionali agroalimentari. Non è ancora passato l'eco originatosi
dalla conferma pubblica che all'origine del Fresco Blu c'è stato uno
scambio di "favori" tra Alemanno e Tanzi/Parmalat che si ripresenta il
fenomeno sotto altre vesti ma di medesima gravità. Quanto tempo è anacora
necessario perchè il prezzo del latte alla stalla arrivi ai fatidici 0,22
¤. ?  In merito vi giriamo un comunicato pervenutoci dal gruppo tare dei
Verdi al senato.
a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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Per il Governo il latte fresco commercializzabile in Italia può essere
prodotto e confezionato, anche in deroga alla nostra normativa, in tutti e
25 i Paesi UE, in Turchia e persino nelle nazioni aderenti alla Spazio
Economico Europeo (Islanda, Norvegia, Liechtenstein...). Questo è previsto
da uno schema di decreto interministeriale alla firma dei Ministri
Alemanno, Marzano e Sirchia. Ecco il testo dell'articolo 3: "In deroga agli
articoli 1 e 2 il latte avente la denominazione 'fresco' legalmente
fabbricato o commercializzato negli altri Stati membri dell'Unione europea
o in Turchia e legalmente fabbricato negli Stati parti dell'accordo sullo
Spazio Economico Europeo, può essere commercializzato nel territorio
italiano. "
Di seguito il comunicato stampa diffuso oggi dal gruppo parlamentare dei Verdi.


COMUNICATO  STAMPA

LATTE FRESCO: De Petris (Verdi) "Per il Governo può arrivare anche da
Turchia e Islanda e Norvegia"

7/04/04 - "Grazie a un decreto già predisposto per la firma dei Ministri
Alemanno, Marzano e Sirchia potrà essere commercializzato come 'fresco' sul
territorio nazionale latte prodotto o confezionato in tutti e 25 i Paesi
UE, in Turchia e persino nei Paesi dello Spazio Economico Europeo, anche in
deroga alla normativa italiana. E' una scelta che peggiora la qualità del
latte a disposizione dei consumatori e danneggia gravemente la zootecnia
nazionale."
        Loredana De Petris, senatrice dei Verdi e capogruppo in Commissione
Agricoltura, non usa mezzi termini per criticare lo schema di decreto
interministeriale sulla disciplina e la scadenza del latte fresco,
attualmente alla firma dei tre Ministri competenti.
        "La tipologia e la denominazione "fresco" per il latte  - prosegue
la senatrice - è prevista solo dalla normativa italiana, una positiva
anomalia introdotta da una legge del 1969. Con questo provvedimento -
prosegue la senatrice - il Governo porta a compimento il processo che ha
equiparato un prodotto genuino e collegato al territorio di origine, in
quanto sottoposto solo a pastorizzazione e con scadenza a quattro giorni, a
prodotti di dubbia qualità, sottoposti ad un pesante trattamento
industriale (microfiltrazione) e provenienti da migliaia di chilometri di
distanza grazie alla prolungata scadenza fino a 11 giorni dalla mungitura".
Un vero capolavoro a solo vantaggio della grande industria, a suo tempo
fortemente caldeggiato da Callisto Tanzi."
        "In questo modo - conclude De Petris - calerà ancora il prezzo
all'origine del latte, pagato agli allevatori italiani, mentre cresce
quello che sborsano i consumatori finali. Anche per impedire che questo
decreto sia firmato, il 21 maggio prossimo allevatori da 10 Regioni saranno
a Roma per manifestare le loro ragioni e presentare un programma di
valorizzazione dei prodotti tipici della zootecnia italiana".
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