R: No sponsor multinazionali



Mi auguro che la decisione del Consiglio provinciale di Reggio Calabria sia
di
esempio (DA SEGUIRE) in tutta Italia.
Gli amministratori (comunali, provinciali e regionali) non devono
dimenticare che tra gli sponsor più agguerriti e più potenti in Italia ci
sono anche i gestori di telefonia mobile (TIm, Wind, Omnitel, H3G, 3...)
che hanno immesso sul mercato il pacchetto indivisibile "cellulare-antenna
di telefonia mobile" per puri interessi di "impresa privata" ed in assenza
di qualsiasi documento di "innocuità".
A chi insiste nel proporre un uso totalitario del cellulare (ultima
trasmissione di Fiorello che dagli schermi RAI ha quasi minacciato gli
italiani se non inviavano 1 euro di solidarietà tramite cellulare...), a
chi insiste nel dire che i campi elettromagnetici non fanno niente
ricordiamo che:
1) gli effetti biologici e sanitari dei cem ad alta frequenza sono noti da
decenni (vedi Relazione del prof. Angelo Gino Levis, già docente di
Mutagenesi Ambientale all'Università di Padova e fondatore in Italia della
Società di Mutagenesi Ambientale, già membro dello IARC ecc.  in
wwww.applelettrosmog.it);
2) le Assicurazioni di tutto il mondo, da quest'anno, si sono rifiutate di
assicurare le ditte produttrici di cellulari  perché "Il rischio che un
domani un utente, o i suoi eredi, possa fare causa per danni "è giudicato
incalcolabile".  
In chiaro l'articolo de "La Nazione" del 29 gennaio 2004.

Cordialmente,

Beatrice Bardelli
Coordinamento Comitati Toscani contro l'elettrosmog

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NIENTE ASSICURAZIONI
Telefonini "senza rete"
di Roberto Giardina

Squillo d'allarme per chi usa troppo i telefonini.  Fanno male, sono
innocui?  Chissà... La, notizia giunge da Monaco: nessuna società
d'assicurazione al mondo è disposta più ad assicurare le imprese che
producono cellulari.  Il rischio che un domani un utente, o i suoi eredi,
possa fare causa per danni "è giudicato incalcolabile".  Meglio dunque
lasciar perdere, anche a costo di rinunciare a contratti milionari.  Come
sappiamo bene, gli assicuratori sanno fare bene i, loro conti.
La rivelazione appare con enorme risalto in prima pagina dalla "Süddeutsche
Zeitung ", uno dei più autorevoli giornali di Germania. "Benché manchino
ancora sicure prove scientifiche sulla pericolosità dei cellulari", gli
assicuratori preferiscono andare su sicuro.  Gli scienziati non sono ancora
d'accordo, anzi molti sostengono che si può chiacchierare per ore, finché
le orecchie diventano roventi, senza correre il minimo pericolo?  Bene, noi
non ci fidiamo, spiegano le compagnie assicurative, siamo già rimaste
scottate dall'amianto.
Negli Anni Settanta, veniva usato a tonnellate per rendere sicuri contro
gli incendi i palazzi, e tutti sostenevano che era assolutamente innocuo. 
Anzi, le compagnie d'assicurazione pretendevano per stipulare le polizze
antincendio che gli edifici fossero imbottiti da amianto.  Poi si è
scoperto che era una sostanza altamente cancerogena, e si sono dovuti
pagare danni per miliardi di dollari, soprattutto in America. E se con i
telefonini andasse a finire alla stessa maniera?
I contratti, ovviamente, dovrebbero coprire il rischio su scala
internazionale, e ci si preoccupa che una causa venga intentata dagli
utenti magari negli Stati Uniti dove i giudici sono estremamente generosi
nello stabilire i rimborsi. "Abbiamo rifiutato le offerte dei produttori di
telefonini", hanno confermato al quotidiano di Monaco le due più grandi
compagnie di mediazione assicurativa come la "Marsh " e la "Aon".
Le due società conoscono il mercato mondiale perché fanno da intermediarie
tra le compagnie di assicurazione e le grandi industrie. Georg Bräuchle,
direttore commerciale presso la "Marsh Deutschland" ha dichiarato che "per
la prima volta i contratti per i cellulari sono stati esclusi per il 2004."
"Anche noi abbiamo detto no", conferma un portavoce della Aon tedesca. "E
per quanto riguarda noi, già da tempo abbiamo rinunciato a coprire il
rischio dei portatili", rivela il portavoce della Allianz, la più grande
compagnia assicurativa tedesca. Che rispondono i diretti interessati?  Alla
Nokia, Siemens, Motorola, Vodaphone, T-Mobile e 02, sono d'accordo   su un
punto: no comment, non rilasciamo informazioni sui contratti assicurativi. 
Preoccupante. Solo la Vodafone sostiene di essere assicurata "contro tutti
i rischi", radiazioni comprese.

Da "La Nazione" , giovedì 29 gennaio 2004.
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> Da: Omar Minniti  <omarminniti at libero.it>
> A: consumocritico at peacelink.it
> Oggetto: No sponsor multinazionali
> Data: giovedì 6 maggio 2004 11.03
> 
> Provincia di Reggio Calabria
> Gruppo consiliare
> Partito della Rifondazione Comunista
> Via S. Anna II tronco, loc. Spirito Santo - Reggio Calabria
> 
> 
> NO AGLI SPONSOR CON LE MANI MACCHIATE DI SANGUE!
> 
> Il Consiglio provinciale di Reggio Calabria dice "no" agli sponsor
privati
> non rispettosi dei diritti umani e dei lavoratori. E' stato, infatti,
> approvato un regolamento per la gestione dei contratti di
sponsorizzazione
> che permette alle aziende di pubblicizzare nome, marchio e prodotti
durante
> iniziative promosse dall'Amministrazione provinciale. Ma con un
emendamento
> restrittivo proposto dal consigliere provinciale di Rifondazione
Comunista,
> Omar Minniti, che permetterà all'Ente di rifiutare qualsiasi
> sponsorizzazione, "qualora ritenga che l'azienda proponente possa essere
> coinvolta, in qualsiasi luogo del mondo, in attività pericolose per
> l'ambiente e non rispettose dei diritti dei lavoratori, dei minori, delle
> donne, delle popolazioni e dei diritti umani in genere". Minniti ha
citato
> esplicitamente i casi di alcune note multinazionali interessate a
> finanziare attività di Enti locali, che in vari angoli del globo "si sono
> macchiate dei peggiori crimini, dall'uccisione di sindacalisti e
attivisti
> politici al finanziamento di guerre sporche". L'emendamento è stato
> approvato all'unanimità dal Consiglio.
> 
> Reggio Calabria, 4 maggio 2004
> 
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