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R: No sponsor multinazionali
- Subject: R: No sponsor multinazionali
- From: "Beatrice Bardelli" <reginadelmare at tiscali.it>
- Date: Thu, 6 May 2004 13:50:24 +0200
Mi auguro che la decisione del Consiglio provinciale di Reggio Calabria sia di esempio (DA SEGUIRE) in tutta Italia. Gli amministratori (comunali, provinciali e regionali) non devono dimenticare che tra gli sponsor più agguerriti e più potenti in Italia ci sono anche i gestori di telefonia mobile (TIm, Wind, Omnitel, H3G, 3...) che hanno immesso sul mercato il pacchetto indivisibile "cellulare-antenna di telefonia mobile" per puri interessi di "impresa privata" ed in assenza di qualsiasi documento di "innocuità". A chi insiste nel proporre un uso totalitario del cellulare (ultima trasmissione di Fiorello che dagli schermi RAI ha quasi minacciato gli italiani se non inviavano 1 euro di solidarietà tramite cellulare...), a chi insiste nel dire che i campi elettromagnetici non fanno niente ricordiamo che: 1) gli effetti biologici e sanitari dei cem ad alta frequenza sono noti da decenni (vedi Relazione del prof. Angelo Gino Levis, già docente di Mutagenesi Ambientale all'Università di Padova e fondatore in Italia della Società di Mutagenesi Ambientale, già membro dello IARC ecc. in wwww.applelettrosmog.it); 2) le Assicurazioni di tutto il mondo, da quest'anno, si sono rifiutate di assicurare le ditte produttrici di cellulari perché "Il rischio che un domani un utente, o i suoi eredi, possa fare causa per danni "è giudicato incalcolabile". In chiaro l'articolo de "La Nazione" del 29 gennaio 2004. Cordialmente, Beatrice Bardelli Coordinamento Comitati Toscani contro l'elettrosmog +++++++++++++++++++++++++++++++++++++ NIENTE ASSICURAZIONI Telefonini "senza rete" di Roberto Giardina Squillo d'allarme per chi usa troppo i telefonini. Fanno male, sono innocui? Chissà... La, notizia giunge da Monaco: nessuna società d'assicurazione al mondo è disposta più ad assicurare le imprese che producono cellulari. Il rischio che un domani un utente, o i suoi eredi, possa fare causa per danni "è giudicato incalcolabile". Meglio dunque lasciar perdere, anche a costo di rinunciare a contratti milionari. Come sappiamo bene, gli assicuratori sanno fare bene i, loro conti. La rivelazione appare con enorme risalto in prima pagina dalla "Süddeutsche Zeitung ", uno dei più autorevoli giornali di Germania. "Benché manchino ancora sicure prove scientifiche sulla pericolosità dei cellulari", gli assicuratori preferiscono andare su sicuro. Gli scienziati non sono ancora d'accordo, anzi molti sostengono che si può chiacchierare per ore, finché le orecchie diventano roventi, senza correre il minimo pericolo? Bene, noi non ci fidiamo, spiegano le compagnie assicurative, siamo già rimaste scottate dall'amianto. Negli Anni Settanta, veniva usato a tonnellate per rendere sicuri contro gli incendi i palazzi, e tutti sostenevano che era assolutamente innocuo. Anzi, le compagnie d'assicurazione pretendevano per stipulare le polizze antincendio che gli edifici fossero imbottiti da amianto. Poi si è scoperto che era una sostanza altamente cancerogena, e si sono dovuti pagare danni per miliardi di dollari, soprattutto in America. E se con i telefonini andasse a finire alla stessa maniera? I contratti, ovviamente, dovrebbero coprire il rischio su scala internazionale, e ci si preoccupa che una causa venga intentata dagli utenti magari negli Stati Uniti dove i giudici sono estremamente generosi nello stabilire i rimborsi. "Abbiamo rifiutato le offerte dei produttori di telefonini", hanno confermato al quotidiano di Monaco le due più grandi compagnie di mediazione assicurativa come la "Marsh " e la "Aon". Le due società conoscono il mercato mondiale perché fanno da intermediarie tra le compagnie di assicurazione e le grandi industrie. Georg Bräuchle, direttore commerciale presso la "Marsh Deutschland" ha dichiarato che "per la prima volta i contratti per i cellulari sono stati esclusi per il 2004." "Anche noi abbiamo detto no", conferma un portavoce della Aon tedesca. "E per quanto riguarda noi, già da tempo abbiamo rinunciato a coprire il rischio dei portatili", rivela il portavoce della Allianz, la più grande compagnia assicurativa tedesca. Che rispondono i diretti interessati? Alla Nokia, Siemens, Motorola, Vodaphone, T-Mobile e 02, sono d'accordo su un punto: no comment, non rilasciamo informazioni sui contratti assicurativi. Preoccupante. Solo la Vodafone sostiene di essere assicurata "contro tutti i rischi", radiazioni comprese. Da "La Nazione" , giovedì 29 gennaio 2004. ---------- > Da: Omar Minniti <omarminniti at libero.it> > A: consumocritico at peacelink.it > Oggetto: No sponsor multinazionali > Data: giovedì 6 maggio 2004 11.03 > > Provincia di Reggio Calabria > Gruppo consiliare > Partito della Rifondazione Comunista > Via S. Anna II tronco, loc. Spirito Santo - Reggio Calabria > > > NO AGLI SPONSOR CON LE MANI MACCHIATE DI SANGUE! > > Il Consiglio provinciale di Reggio Calabria dice "no" agli sponsor privati > non rispettosi dei diritti umani e dei lavoratori. E' stato, infatti, > approvato un regolamento per la gestione dei contratti di sponsorizzazione > che permette alle aziende di pubblicizzare nome, marchio e prodotti durante > iniziative promosse dall'Amministrazione provinciale. Ma con un emendamento > restrittivo proposto dal consigliere provinciale di Rifondazione Comunista, > Omar Minniti, che permetterà all'Ente di rifiutare qualsiasi > sponsorizzazione, "qualora ritenga che l'azienda proponente possa essere > coinvolta, in qualsiasi luogo del mondo, in attività pericolose per > l'ambiente e non rispettose dei diritti dei lavoratori, dei minori, delle > donne, delle popolazioni e dei diritti umani in genere". Minniti ha citato > esplicitamente i casi di alcune note multinazionali interessate a > finanziare attività di Enti locali, che in vari angoli del globo "si sono > macchiate dei peggiori crimini, dall'uccisione di sindacalisti e attivisti > politici al finanziamento di guerre sporche". L'emendamento è stato > approvato all'unanimità dal Consiglio. > > Reggio Calabria, 4 maggio 2004 > > > -- > Mailing list Consumo Critico dell'associazione PeaceLink. > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html > Archivio messaggi: http://www.peacelink.it/webgate/consumocritico/maillist.html > Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/consumo > Si sottintende l'accettazione della Policy Generale: > http://www.peacelink.it/associazione/html/policy_generale.html
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