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R: Nuova Nestlè e Coop e il Salvatempo
- Subject: R: Nuova Nestlè e Coop e il Salvatempo
- From: "Beatrice Bardelli" <reginadelmare at tiscali.it>
- Date: Sat, 1 May 2004 10:41:10 +0200
Ecco un'altra "chicca" dell'Unicoop Firenze. Sono Beatrice Bardelli e da anni sto combattendo contro il proliferare indiscriminato di fonti di onde elettromagnetiche. La mia "specialità" sono le antenne di telefonia mobile per cui potete intuire come mi sono sentita quando ho saputo, nel 2000, che l'Unicoop Firenze aveva deciso di introdurre nei suoi Supermercati e nei Piccoli negozi il Salvatempo, uno strumento di lettura dei prezzi che va ad onde elettromagnetiche (infatti nel soffitto dei negozi è stato installato un sistema di antenne che trasmettono ad onde radio). La mia indignazione partiva da due presupposti: 1) sono socia Coop dal 1974; 2) sono stata referente giornalista per l'Unicoop Pontedera prima ed Unicoop Firenze poi per l'"Informatore". Per cui mi sentivo "in famiglia". E come ogni buona "figlia" mi sono ribellata ad una scelta che andava in controtendenza con lo spirito della Coop in quanto introduceva un inquinante in un luogo di lavoro invece di fare il contrario, ovvero eliminare o quantomeno ridurre la/le fonti di inquinamento Risultato? Ho perso la collaborazione. Era il 2000, ma nel 2003 sono tornata a contattare il direttore dell'Informatore per una collaborazione giornalistica. All'inizio (maggio 2003) ci siamo anche visti nel suo ufficio a Firenze ed abbiamo concordato un progetto per i 10 numeri del 2004 (dovevo scrivere sui Parchi ed aree protette). Poi, nei mesi successivi, i contatti si sono tramutati in silenzi incomprensibili, sia la telefono che via e-mail. Chiamavo, scrivevo ma nessuna risposta. Ho fatto una piccola indagine tramite amici "interni" all'Unicoop Firenze e la risposta lapidaria è stata : "Fumata nera. Hai contestato il Salvatemmpo per cui non puoi collaborare". Sono stata esclusa dalla famiglia Unicoop Firenze perché "ribelle". Ed ora mi voglio divertire. Cercherò. ed aiutatemi in questo, di sensibilizzare i responsabili della sicurezza dei lavoratori dei negozi Coop perché facciano misurare i valori dei campi elettromagnetici di: 1) barriere antitaccheggio all'ingresso ed alle casse, quelle dove si appoggiano anche i bambini perché sono fatrte a scaletta (anche 30 microtesla, e chi lo sa capisce!); 2) casse destinate al Salvatempo; 3) antenne al soffitto. I lavoratori più che i soci possono richiedere queste misurazioni. Fatelo presente. Comunque sarebbe un bel dibattito da aprire nelle sezioni dei Soci Coop. Vi ringrazio per l'eventuale collaborazione, Beatrice Bardelli ---------- Da: darkvcla <darkvcla at inwind.it> A: ccritico <consumocritico at peacelink.it> Oggetto: Nuova Nestlè e Coop Data: giovedì 29 aprile 2004 13.28 Guardate cosa hanno risposto quelli della Coop alla lettera di un socio mandata anni fa... da http://www.coopfirenze.it/info/art_1510.htm Premiati o boicottati Sento il dovere di manifestare, anche come socio della Coop, tutto il mio disappunto derivante dalla presenza, fra i cosiddetti 'super sponsor' della raccolta punti giugno 1999/marzo 2000, di alcune marche che sono oggetto di boicottaggio a vario titolo, e più precisamente: Nestlè, Vera e Levissima (gruppo Nestlè), Coca Cola, Parmalat, Findus e Bertolli (gruppo Unilever). Ebbene, mi sembra a dir poco incredibile che la Coop sia incorsa in questa macroscopica contraddizione: da una parte sostiene la Global March contro lo sfruttamento minorile e pone sui propri scaffali il caffè del commercio equo e solidale, dall'altra incentiva l'acquisto di prodotti di società con comportamenti antitetici, premiando gli acquisti dei loro prodotti con un maggior numero di bollini. Mi rendo conto che la Coop non può togliere dai propri scaffali questi prodotti, ma certamente dovrebbe evitare di favorirne un "super" consumo. Silvia Ragionieri - Firenze Risposta: Mentre per i punti sullo scontrino è la Coop a sostenerne la spesa, per i prodotti "sponsor" è il fornitore che contribuisce a pagare il costo del punto (o dei punti) in più che vengono riconosciuti al socio. In pratica si tratta, per le ditte, di una promozione efficace per lanciare i propri prodotti. D'altra parte il socio ha il vantaggio di vedere accelerata la propria raccolta, per questo la cooperativa ha cercato di coinvolgere il maggior numero di fornitori per dare più punti ai soci. Su 36 "super sponsor" ci sono i prodotti Coop (che hanno ottenuto la certificazione etica), piccole e medie imprese toscane, grandi imprese nazionali, poi ci sono le grandi marche e le sette citate dalla socia. Insomma ci pare che il numero alto delle occasioni offerte, permetta ai soci di scegliere anche cosa non comprare in base alle proprie convinzioni, senza perdere un gran numero di vantaggi. La Coop dev'essere un luogo per tutti i consumatori, anche per quelli che ignorano o non condividono le posizioni che la stessa Coop porta avanti. Solo così, ci sembra, si evita di diventare un organismo chiuso nel suo ambito ideologico e quindi con la possibilità di allargare la platea dei consumatori che credono nella solidarietà e nel consumo equo. ----------
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