Pioppi e viti ogm in Lombardia con soldi pubblici




COMUNICATO STAMPA

La Fondazione Bussolera Branca diventa centro di ricerca per ogm vegetali
 LA LOMBARDIA CI APPIOPPA IL PIOPPO GENETICAMENTE MODIFICATO

Milano, 5 aprile 2004 - La Fondazione Bussolera Branca di Mairano di
Casteggio
(Pv) è diventata un ente per la ricerca biotecnologica, che opera sotto
il controllo diretto della Regione Lombardia.
È quanto denuncia l'associazione Verdi Ambiente e Società (Vas) rilevando
che la Fondazione, da ente autonomo per il sostegno all'agricoltura di
qualità,
è diventata un centro di finanziamenti per la ricerca biotecnologica
vegetale,
cioè di sperimentazioni socialmente indesiderate. Dai documenti a nostra
disposizione, infatti, emerge che la Fondazione Bussolera ha erogato fondi
per la sperimentazione del pioppo transgenico senza polline, nonché per
modificare geneticamente le viti garganega e barbera.

"Con queste scelte, il futuro dell'agricoltura lombarda e della sua filiera
agroalimentare sono in grave pericolo- afferma Ivan Verga, vicepresidente
nazionale, e Paolo Fassina del coordinamento lombardo di Verdi Ambiente
e Società -. In tutta Europa, con l'Italia in prima fila, i consumatori
non vogliono prodotti alimentari ogm. Alcune multinazionali del biotech
vanno in controtendenza, infatti, Pioneer Hi Bread e la Kws  hanno aderito
al progetto "Semina Sicura" della Coldiretti per  garantire l'assenza di
ogm nelle sementi di mais e soia. Recentemente anche in Gran Bretagna la
Bayer ha deciso di rinunciare alla commercializzazione di un tipo di mais
transgenico che solo tre settimane fa aveva avuto il via libera dal governo
Blair.
Le amministrazioni di gran parte delle nostre regioni, in un recente
passato,
hanno deciso di non far coltivare, sul proprio territorio, specie con il
dna modificato. Vas chiede che anche la Lombardia, analogamente a quanto
fatto dal Piemonte, si dichiari in modo esplicito e senza tentennamenti
contro l'uso in agricoltura degli organismi geneticamente modificati per
diventare una Regione "ogm free". Soltanto in questo modo potrà
salvaguardare
la biodiversità, l'agricoltura di qualità, l'economia di migliaia di aziende
agricole e i diritti dei consumatori".

Ufficio Stampa VAS Lombardia


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