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Rassegna Stampa : "L'allarme dei commercianti "Rischio di deriva argentina"
- Subject: Rassegna Stampa : "L'allarme dei commercianti "Rischio di deriva argentina"
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Thu, 1 Apr 2004 13:08:28 +0200
In allegato vi proponiamo un articolo che si basa sull'analisi della Confcommercio proposta da Billè al convegno annuale di Cernobbio che abbinata ai dati percentuali della indagine Censis-Confcommercio presenta una situazione molto critica del "sistema Italia". a cura di AltrAgricoltura Nord Est ------------------------------------------------ Da "la Repubblica" - sabato 27-03-2004 (Luca Pagani) L'ALLARME DEI COMMERCIANTI " RISCHIO DI DERIVA ARGENTINA" CERNOBBIO - L'anno scorso aveva parlato di pericolo recessione. Dodici mesi dopo, Sergio Billè è ancora più pessimista : " Per l'economia italiana è ormai allarme rosso : se il governo non interviene in tempi rapidissimi rischiamo di essere una specie di deriva argentina dell'europa". Un avvertimento senza mezze misure quello del numero uno di Confcommercio, tra le più potenti lobby economiche del paese che ogni anno ad inizio primavera presenta, sulle rive del lago di Como, le sue previsioni sulla situazione economica. Il rapporto 2004, diffuso ieri nella prima delle tre giornate di lavoro, potrebbe essere archiviato come catastrofista: "Siamo di fronte a una situazione di alta pericolosità per tutto il sistema, simile a quella in cui si è venuta a trovare la Torre di Pisa : ha raggiunto un pericoloso angolo di pendenza. O il governo si sveglia oppure rischiamo di finire nella serie B dei paesi europei". A comprovare la sua tesi, Billè ha snocciolato i dati di una indagine sui consumi commissionata al Censis e ha raddoppiato con l'analisi del Centro Studi Confcommercio. Per quest'ultimo, nel 2004 la crescita del Pil non supererà lo 0,8% ( + 1,3% nel 2005). I consumi difficilmente supereranno una crescita dello 0,6% (+ 1,3% nel 2005). L'occupazione aumenterà solo di 100 mila unità, con un ulteriore ridimensionamento dei tassi degli ultimi due anni. Stando così le cose ha gioco facile il Censis a raccontarci che gli italiani sono sempre meno ottimisti sul loro futuro economico. Il 75,4% degli intervistati pensa che nel breve periodo il reddito del nucleo familiare resterà stabile, mentre nel 2001 questa fascia rappresentava il 78,9%. Crescono le persone che temono che il loro reddito diminuisca : passano dal 10,7% al 16,1%. Al contrario, coloro che ritengono che i loro guadagni siano destinati a salire scendono dal 10% del 2001 all'8,5% del 2004. Risultato : i pessimisti sono il doppio degli ottimisti. Tutto ciò non può che influire sui consumi, destinati a diminuire mentre aumenta il ricorso alle offerte speciali (lo ha fatto l'83,5% del campione), ha ridotto le spese per il tempo libero (80,2%), utilizza i risparmi per le spese quotidiane (60%). Fotografata la situazione, Billè ha chiamato in causa il governo : "Faccia autocritica nonché una seria ed attenta riflessione sugli errori di strategia e di approccio ai problemi che possono essere stati commessi. Si sarebbe dovuto mettere subito mano ad una diversa calendarizzazione di priorità anche sul versante delle riforme e non è stato purtroppo fatto". E l'aumento dei prezzi ? "Non è colpa nostra, ma dei rincari dei servizi, dalle autostrade alle banche, alle assicurazioni". Che fare allora? La ricetta di Billè sta in un'espressione inglese : "Occorre un crash program, misure che possano avere un impatto immediato e siano in grado di dare un messaggio forte che rigeneri la fiducia di famiglie ed imprese": Nel concreto? Contributi alle famiglie e non alle imprese, cominciando con la riduzione dell'Irpef. Oggi la risposta di Tremonti, domani tocca al presidente del Consiglio. ------------------------------------------------- (Indagine sugli acquisti. L'80% taglia le spese per il tempo libero) (Stretta ai consuli, Pil allo 0,8% PER Confcommercio la crescita del Pil nel 2004 non arriverà all'1%) PIU' PESSIMISTI SUL PROPRIO REDDITO Percentuale di persone che prevede un aumento o una diminuzione del proprio reddito nel corso del 2004 NORD OVEST aumenterà diminuirà 8,7% 15,5% NORD EST aumenterà diminuirà 10,0% 17,4% CENTRO aumenterà diminuirà 5,2% 17,1% SUD ISOLE aumenterà diminuirà 9,1% 15,2% TOTALE CAMPIONE aumenterà diminuirà 8,4% 16,1% DOVE SI FA LA SPESA Ripartizione percentuale della spesa alimentare tra differenti canali di vendita SUPERMERCATO IPERMERCATO 65,6% NEGOZIO VICINO CASA 19,2% MERCATO RIONALE 9,5% DISCOUNT 5,8% I CONSUMI DA SACRIFICARE Percentuale di persone che prevede di diminuire la spesa nel 2004 nelle seguenti voci SPESE MEDICHE 7,0% LIBRI SCOLASTICI, CORSI DI AGGIORNAMENTO 15,9% PRODOTTI ALIMENTARI 16,9% PRODOTTI TECNOLOGICI 36,1% BENI DUREVOLI 37,0% ABBIGLIAMENTO 46,3% L'INDAGINE L'inchiesta sui redditi e i consumi degli italiani realizzata da Censis-Confcommercio è stata effettuata attraverso una indagine telefonica che ha raggiunto un campione di 1.500 persone dai 18 anni in su. Le interviste sono state realizzate attraverso il sistema C.a.t.i. nel mese di febbraio 2004. ------------------------------------ N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a altragricoltura at italytrading.com
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