Ogm: domani Ue potrebbe dare il via libera al mais Bt11



(ANSA) - BRUXELLES, 17 FEB - Bruxelles torna all'attacco per
ottenere il via libera all'importazione in Europa di un nuovo
mais transgenico. L'Italia pero' non ci sta ed e' pronta a
votare contro la richiesta, ma l'esito del confronto tra i
partner europei e' ancora incerto.
    Dopo il no alla vendita del mais Ogm Bt11 per la produzione
di pop-corn e merendine ed il rinvio della decisione al
Consiglio dei ministri europei dell'agricoltura, la Commissione
Ue chiedera' domani agli stati membri di autorizzare
l'importazione e la trasformazione del mais transgenico Nk603 di
Monsanto.
   Il prodotto, che ha gia' ottenuto un parere favorevole da
parte dell'Agenzia europea per la sicurezza alimentare, se
autorizzato, verrebbe destinato soprattutto alla produzione di
mangimi e in misura minore per gli alimenti.
    Il dibattito si svolgera' al Comitato europeo di
regolamentazione delle autorizzazioni delle Ogm che riunisce a
livello tecnico i rappresentanti degli stati membri. Se il
Comitato riunira' una maggioranza qualificata di paesi in favore
della richiesta, Bruxelles potra' formalizzare il via libera. In
caso contrario, la Commissione dovra' rivolgersi - come e'
avvenuto per il mais Bt11 - al Consiglio dei ministri europei.
    L'Italia, secondo quanto appreso da fonti comunitarie, ha
gia' annunciato che intende votare contro la richiesta, ma
l'esito della votazione appare ancora incerto.
    L'ampio schieramento di paesi che ha respinto a gennaio la
richiesta di vendita del Bt11 in Europa (ossia Francia, Grecia,
Danimarca, Austria, Portogallo, Lussemburgo con l'astensione
dell'Italia) non dovrebbe riproporsi nella votazione di domani.
    La delegazione francese, secondo quanto appreso, sembrerebbe
favorevole ad accogliere la richiesta per l'importazione del
mais NK603. La Germania invece sarebbe pronta ad astenersi,
mentre voterebbero contro insieme all'Italia, l'Austria, la
Danimarca e il Lussemburgo e forse qualche altro paese.
Insomma, la decisione di domani rappresenta, secondo gli
esperti, un nuovo importante banco di prova in quanto dal 1998
nessun prodotto transgenico e' stato piu' autorizzato in Europa.
    Ora pero' Bruxelles ritiene che sia giunto il momento di
rilanciare le autorizzazioni in sospeso.
    'La nostra legislazione - ha indicato il 28 gennaio il
presidente della Commissione Romano Prodi a termine di un ampio
dibattito al collegio dei commissari - garantisce che gli Ogm
autorizzati nell'Ue sono adatti al consumo umano e possono
essere disseminati nell'ambiente''. Inoltre, ''delle regole di
etichettatura chiare permettono agli agricoltori di scegliere
cosa piantare, e ai consumatori cosa acquistare''. E' quindi
logico, ha aggiunto, ''che questo sistema sicuro continui ad
essere applicato e che l'Ue continui a trattare le
autorizzazioni in sospeso''.
    Nel 2003 nel mondo, sono stati coltivati quasi 68 milioni di
ettari di prodotti geneticamente modificati, con un aumento del
15% rispetto all'anno precedente. In particolare, il 63% degli
Ogm viene coltivato negli Usa, il 21% in Argentina, il 6% in
Canada, il 4% rispettivamente in Cina e in Brasile. La
produzione dell'Ue si colloca ad un livello inferiore allo 0,1%.
(ANSA).

     LEN