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Svizzera: un terzo delle batterie finisce ancora nella spazzatura
- Subject: Svizzera: un terzo delle batterie finisce ancora nella spazzatura
- From: "fra.castracane" <fra.castracane at libero.it>
- Date: Fri, 13 Feb 2004 00:51:39 +0100
SVIZZERA Batterie: una su tre finisce ancora nella spazzatura E' piccola, la butto Secondo il direttore di INOBAT, Hanspeter Jordi, c´è pure un altro motivo per cui la popolazione elvetica è meno diligente nella raccolta separata delle batterie rispetto ad altri materiali riciclabili: "chi paga la tassa sul sacco dei rifiuti si guarda bene dal riempirlo con oggetti ingombranti, come giornali, bottiglie di vetro o di PET. Mentre una pila occupa uno spazio talmente piccolo che la si butta nella spazzatura senza pensarci". BERNA - Campioni del riciclaggio di vetro, alluminio e carta, gli svizzeri non si comportano altrettanto bene con le pile: una su tre finisce ancora nel sacco delle immondizie, pari a un totale annuo di oltre 1300 tonnellate, sulle 3800 tonnellate vendute. Metalli pesanti quali cadmio e piombo inquinano così l´ambiente. Circa i motivi che spingono i consumatori a gettare nelle pattumiere un terzo delle pile usate, il 16% ha invocato "il lavoro" per la raccolta e la consegna e l´11% la propria pigrizia. Qualche miglioramento è stato conseguito, precisa oggi in un comunicato l´Organizzazione d´interesse per lo smaltimento dei rifiuti (INOBAT), che opera su mandato della Confederazione. La proporzione di pile riciclate nel 2003 è salita al 64,4 rispetto al 61,2 % dell´anno precedente. Un piccolo progresso incoraggiante, ma non ancora sufficiente. L´obiettivo dell´INOBAT è infatti un tasso di riciclaggio dell´80 %. Questa mancanza di sensibilità ecologica appare peraltro in contrasto con il sostegno della stragrande maggioranza della popolazione a uno smaltimento delle batterie rispettoso dell´ambiente. In due sondaggi condotti lo scorso anno in febbraio e in novembre, le 300 persone intervistate nella Svizzera tedesca e romanda sono state unanimi nel ritenere estremamente importante la raccolta separata delle pile. Le due inchieste hanno messo in luce anche un altro auspicio dei consumatori: quello di un´informazione sistematica per ricordare l´esistenza degli appositi punti di raccolta. Se la raccolta differenziata per altri materiali riciclabili è entrata a far parte degli automatismi della popolazione svizzera, per le batterie non è ancora il caso. Gli intervistati ritengono necessari ulteriori sforzi per "rinfrescare la memoria" dei consumatori. INOBAT ha già lanciato nel marzo 2002 una campagna nazionale di informazione che si protrae sull´arco di tre anni. Essa è rivolta sopprattutto alle persone tra i 16 e 34 anni, che sono le maggiori utilizzatrici di pile. Dalle inchieste è pure emerso che gran parte della popolazione non sa che i consumatori hanno il dovere di consegnare le batterie usate e i venditori l´obbligo di riprenderle. In tutti i negozi in cui sono vendute, i consumatori possono consegnare gratuitamente le pile esauste. La tassa per lo smaltimento è già pagata anticipatamente al momento dell´acquisto poiché è compresa nel prezzo delle batterie. Sovente però i "contenitori per la raccolta sono contrassegnati male e collocati in modo poco visibile", lamenta INOBAT. Gli interventi dell´organizzazione sono perciò volti anche a sensibilizzare i venditori per ottenere miglioramenti a questo livello. INOBAT mette inoltre a disposizione dei consumatori buste per il riciclaggio e opuscoli informativi. ATS
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