Salento: ceneri come fertilizzanti, irregolararità in bioaziende



(ANSA) - LECCE, 27 GEN - Ceneri dannose impiegate come
fertilizzanti nelle campagne, irregolarita' nella conduzione
dell' agricoltura biologica: sono alcuni degli esiti dei
controlli che il Corpo forestale dello Stato di Lecce ha svolto
per conto del ministero delle politiche agricole e dell' Agea,
l' agenzia per le erogazioni in agricoltura. I controlli sono
stati compiuti presso agricoltori e aziende agricole che hanno
ricevuto contributi dalla Comunita' europea con lo scopo di
accertare il possesso dei requisiti prescritti e la corretta
utilizzazione delle somme ricevute.
   Nell' ambito dei controlli, particolari risultati sono stati
registrati per quanto riguarda l' emergenza da Encefalopatia
spongiforme bovina. L' Agea, in particolare, eroga un contributo
a fondo perduto per lo smaltimento di farine animali che non
possono piu' essere usate per la loro alimentazione e quelle
provenienti da molte regioni italiane vengono smaltite in
provincia di Lecce nello stabilimento Copersalento di Maglie.
Nello stabilimento, dove vengono bruciate le farine, sono stati
fatti 69 controlli, relativi alla distruzione di 7.974
tonnellate di materiale. Una informativa e' stata inviata alla
procura della Repubblica per quanto riguarda la destinazione
delle ceneri derivate dalla bruciatura: verrebbero infatti
utilizzate come fertilizzanti. I metalli pesanti presenti nelle
ceneri sono considerati pericolosi e pertanto devono essere
smaltiti in appositi stabilimenti. Per questa ragione il pm
Marco D' Agostino ha nominato due periti che stanno compiendo
prelievi.
   Nel settore dell' agricoltura biologica, che prevede
contributi per la riduzione dell' impiego dei concimi e dei
fitofarmaci, sono stati fatti 106 controlli, di cui 77 positivi,
cioe' dove sono state riscontrate gravi irregolarita', 28
parzialmente negativi, dove sono state registrate irregolarita'
parziali, e uno negativo, dove tutto e' risultato in regola.
   Per le irregolarita' riscontrate sono state elevate 26
sanzioni amministrative per un totale di circa 50mila euro ed e'
stata inviata una comunicazione di notizia di reato di frode
comunitaria alla magistratura. Gli agricoltori interessati, tra
l' altro, dovranno restituire anche le somme percepite
illecitamente.
   Altri controlli hanno riguardato gli allevamenti che
usufruiscono di finanziamenti comunitari: 55 in quelli
ovicaprini (di cui 27 positivi, 17 parzialmente positivi, 11
negativi). Nel settore bovino sono stati fatti 71 controlli (62
con esito positivo e 9 con esito parzialmente positivo).
Trentadue sono stati i controlli fatti nei macelli della
provincia, tutti con esito positivo. Per tutti i controlli
parzialmente positivi, l' Agea riduce all' allevatore il
contributo europeo in proporzione al numero dei capi non trovati
presenti in azienda all' atto di controlli. (ANSA).

Articolo raccolto da Francesco Castracane