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Avvertenze on line del 15 gennaio 2004
- Subject: Avvertenze on line del 15 gennaio 2004
- From: Avvertenze Online di ADUC <news.aduc at aduc.it>
- Date: Thu, 15 Jan 2004 09:39:12 +0100
AVVERTENZE ON LINE Per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti, per combattere le arroganze di ogni tipo. Quindicinale telematico sulle politiche dei consumatori, edito da Aduc - associazione per i diritti degli utenti e consumatori (il numero integrale si trova nel file di testo allegato) Avvertenze numero 2004-2 del 15 Gennaio 2004 In Internet: http://www.aduc.it/dyn/avvertenze Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze - tel. 055290606 fax 0552302452 URL: http://www.aduc.it - Mailto: aduc.it at aduc.it A cura dell'ufficio stampa dell'Aduc In questo numero: - Editoriale. Usi, costumi e consigli... per sopravvivere o per vivere? - Le petizioni dell'Aduc - Notizie Telex - News dall'Europa e dall'Italia - Le iniziative nella prima quindicina di gennaio - La scheda. CODICE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI - La pulce nell'orecchio. LA RIDDA DELLE "E" -OVVERO: PIU' CHE 'L DOLOR, POTE' IL DISGUSTO ------------------------------------------- Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura anche due quotidiani e un quattordicinale editi dall'Aduc: - Usi&Consumi-quotidiani http://www.aduc.it/ucquot/ucquot.html Notizie dall'Italia, Europa e dal mondo sulle utenze e consumi - Notiziario Droghe-quotidiano http://droghe.aduc.it Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. - Notiziario Cellule Staminali-quattordicinale http://staminali.aduc.it Quattordicinale di approfondimento e di notizie per fare il punto sulle politiche per la clonazione terapeutica L'ultimo nato e' il sito - "Investire Informati: informazione e consulenza finanziaria". http://investire.aduc.it Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e' stato pubblicato nel periodo. ------------------------------------------- EDITORIALE Usi, costumi e consigli... per sopravvivere o per vivere? Che fine ha fatto l'emergenza pitbull? Tutti ricordiamo l'estate scorsa in cui, questa sorta di flagello nazionale, era minuziosamente descritto dalle cronache locali e nazionali dei media. E il ministro Sirchia che varo' un'ordinanza (tuttora in vigore!) in cui quasi cento razze di cani erano obbligate a circolare con la museruola e guinzaglio non appena mettevano il "musino fuori dell'uscio". Forse questi cani si sono spaventati, cosi' come i loro padroni, ed hanno finito di assalire gli umani? O forse sono notizie che non fanno piu' vendere i giornali? Che fine hanno fatto i pedofilli? Un fenomeno che esiste da quando esistono gli umani e su cui tutti sappiamo che "non dobbiamo accettare caramelle dagli sconosciuti", ma che qualche tempo fa era esploso. Tutti i giorni intere famiglie rovinate, con zii, parenti o amici o sconosciuti che assalivano sessualmente i bimbi. Gli stessi bimbi che se prima incontravamo in uno scompartimento di treno o al bar e davamo loro una carezza sulla testa, mai in quelle settimane e giorni ci saremmo sognati di fare altrettanto per non essere tacciati dell'infame violenza. Puf ... spariti dalle notizie, eppure il pericolo esiste sempre. L'altro giorno al ristorante con amici, con tanto di canino di cui sopra, abbiamo per questo attratto l'attenzione di due bimbe (8-9 anni?) ad un tavolo accanto dove giocavano e mangiavano, mentre i genitori con amici erano ad un altro tavolo. Dopo un po' alcuni di noi, sempre complice il canino, hanno cominciato a comunicare con queste bimbe attraverso smorfie e marameo con tanto di mani sulle punte dei nasi ... una delle due mamme si alzava di continuo dal suo tavolo per dire/ricordare alle bimbe che non si parla con gli sconosciuti, lanciando verso di noi occhiate come fossero coltelli fendenti. Chissa' se i pedofili non fossero spariti dalle cronache, quali sarebbero stati i titoli a noi dedicati ... solo locali o anche nazionali? Che fine hanno fatto le bottiglie di acqua minerale bucate? Di queste c'e' ancora qualche lievissimo strascico nelle brevissime delle cronache locali, ma di fatto sono sparite. Abbiamo ancora tutti negli occhi i poliziotti privati che presidiavano i reparti dell'acqua minerale nei corridoi scaffalati dei supermercati, o gli esperti che ci dicevano come e dove prendere le precauzioni, e noi tutti a fare "gira-e-volta" di tutte le bottiglie che ci capitavano. Al ristorante di cui sopra l'ho visto fare al cameriere in cucina prima di portarci la bottiglia e alla mamma anti-pedofili delle bimbette. E i sassi dai cavalcavia? Bastava che uno si trovasse a passare su un cavalcavia sull'autostrada e magari si fermasse per rispondere al telefonino che, tempo pochi minuti, da una parte all'altra del ponte c'erano gazzelle e pantere delle forze dell'ordine. Oggi ti puoi anche fermare a fare uno spuntino (de gustibus ...) e nessuno ti considera. E' il potere dell'informazione, e la manipolazione della stessa. E quindi la creazione della psicosi piu' o meno di massa dove tutti ci sentiamo una nazione unita nel disprezzo per i cattivi e, quasi come automi, agiamo di conseguenza. E' sintomatico come questo continui ad accadere per i comportamenti legati alla nostra sicurezza e alle nostre passioni, ma si affievolisca sempre piu' per l'aspetto economico. Ne e' dimostrazione il grande comportamento maturo che i consumatori hanno saputo dare per le ultime feste, dove, stufi di essere ostaggio dei commercianti, hanno usato la potente arma del non-acquisto, con tanto di conseguente diminuzione dei prezzi anche prima di quelle gabbie economiche che si chiamano saldi (e che, se aboliti, farebbero la gioia di commercianti e consumatori, grazie ad un mercato in saldo continuo ...). L'economia e le passioni (strutturale e infrastrutturale come parafrasarono gli economisti Marx ed Engels -a mio avviso azzeccandoci poco, ma sicuramente inventarono un modo di dire) non sono dimensioni a se' stanti. La loro armonia e compenetrazione dovrebbero essere gli elementi di certezza, tranquillita' e sicurezza che cerchiamo nella nostra quotidianita'. E proprio oggi, dove tutto e' sempre piu' provvisorio e invisibile -a partire dai punti di riferimento individuali ed istituzionali- credo che dobbiamo farcene forza. Imparando ad usarli uno rispetto all'altro, facendo tesoro della parsimonia e intelligenza che usiamo in economia per trasferirla ovunque, e vedere coi nostri occhi. Informandoci si', ma che gli esempi di sopra ci servano per capire. Forse cosi' riusciremo meglio a vivere nel mondo Parmalat, dei prezzi impazziti, delle istituzioni che pensano solo a se stesse e ai loro rappresentanti, e chi piu' ne ha piu' ne metta. (Vincenzo Donvito) ------------------------------------------- LE PETIZIONI DELL'ADUC Sono quattro, e sul sito c'e' la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle. Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito. ONU / VATICANO La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere consultivo. http://www.aduc.it/dyn/holy PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA RU486 La pillola che consente l'aborto farmacologico http://www.aduc.it/dyn/ru486 PER LA CLONAZIONE UMANA TERAPEUTICA La petizione chiede che sia consentito l'impiego degli embrioni gia' prodotti ai fini della ricerca per la produzione di cellule staminali, che permettera' di curare malattie come la leucemia, l'infarto, i morbi di Alzheimer e Parkinson, il diabete, la sclerosi, l'osteoporosi, l'osteoartrite e i traumi di ossa e tendini. http://staminali.aduc.it/petizione.html PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai http://www.aduc.it/dyn/rai ------------------------------------------- NOTIZIE TELEX USA / New York: solo sigarette auto-spegnenti Ancora un'altra misura anti-fumo a New York: il governatore Pataki ha varato una legge con cui impone che tutte le sigarette vendute nello Stato siano del tipo auto-spegnente. Le sigarette anti incendio sono fatte con cartine speciali che si spengono da sole se nessuno le aspira. La nuova norma entrera' in vigore il 28 giugno 2004, e potrebbe essere l'inizio di un nuovo standard mondiale. MONDO / La classifica dei principali aeroporti Nella classifica redatta dall'Enac nell'ultimo annuario statistico sui maggiori aeroporti mondiali in base al traffico del 2002, la palma del maggior numero di passeggeri in arrivo e partenza spetta allo scalo di Atlanta: il primo al mondo, con 76,8 milioni di persone. Al secondo posto lo scalo di Chicago, con 66,6 milioni. Medaglia di bronzo per Londra, con 63,3 milioni di passeggeri. Bene anche Francoforte e Parigi. L'Italia esclusa. USA / Mangiare poco allunga la vita Mangiare poco allunga la vita. Finalmente e' arrivata una conferma scientifica ai racconti di molti centenari che dicono di aver sempre mangiato pochissimo. Un gruppo di ricercatori del Mit ha pubblicato una ricerca su "Genes & Development": studiando i processi cellulari di un lievito, gli scienziati di Boston hanno constatato che limitare il cibo fa diminuire i livelli di un coenzima e favorisce l'attivazione di un gene anti eta'. GERMANIA / I tedeschi esagerano con le mance Secondo gli esperti di "marketing", i tedeschi esagerano con le mance. Da quando e' in circolazione la moneta unica, i clienti si vergognano a lasciare sul tavolo un mucchietto di centesimi, quindi arrotondano il conto pur essendo consapevoli di eccedere in generosita'. Succede cosi' che quasi nessuno richieda il resto a tre euro per un caffe' che ne costa 2.50. SPAGNA / Creare ovuli fecondabili a partire da cellule sanguigne Due ricercatori spagnoli hanno ottenuto dei buoni risultati con una nuova tecnica di generazione di ovuli in donne che non sarebbero in grado di produrli. La tecnica, molto simile alla clonazione, non serve pero' a creare un embrione clonato, bensi' solo un ovulo che contiene il materiale genetico della donna, e che potra' essere fecondato in vitro con metodi tradizionali. L'ovulo viene creato a partire da cellule sanguigne. GRAN BRETAGNA / Sono in arrivo i cibi che combattono stress e insonnia Sono in arrivo i cibi che combattono stress e insonnia. Il sito Internet della Bbc ha scritto che tra i nuovi prodotti c'e' il gelato della felicita', realizzato dalla Mackie's of Scotland: grazie agli estratti di orchidee riuscirebbe a migliorare l'umore. Dal canto suo, la Red Kite Farms commercializza un latte alla melatonina, che aiuta a prendere sonno e a superare i disturbi legati ai lunghi viaggi in aereo. Altri sono allo studio. MONDO / Il 2003 e' stato un anno nero per la liberta' di stampa Il 2003 e' stato un anno "nero" per la liberta' di stampa, con 42 giornalisti morti durante l'esercizio della loro professione, secondo il bilancio di "Reporter senza frontiere" (Rsf). Si tratta della cifra piu' alta di vittime dal 1995, anno in cui persero la vita 49 giornalisti, di cui 22 in Algeria. L'alto numero di vittime dell'anno scorso si spiega soprattutto con l'eccezionale copertura mediatica della guerra in Iraq. EUROPA / L'Europa dei consumi e' gia' una realta' L'Europa dei consumi e' gia' una realta'. Malgrado le differenze culturali, i consumatori si assomigliano nell'essenziale -indica l'indagine che l'Osservatorio Cetelem ha svolto in Francia, Gran Bretagna, Germania, Belgio, Italia, Spagna, Portogallo e Russia. Sono preoccupati per la situazione generale, non per la propria. Sono piu' pragmatici, si confezionano la quotidianita' su misura, ma senza rinunciare al piacere di fare acquisti. GRAN BRETAGNA / Il salmone da acquacoltura e' pericoloso Secondo uno studio pubblicato sulla rivista "Science" il consumo di salmone da acquacoltura puo' essere pericoloso per la salute, grazie alle concentrazioni di contaminanti organici. Nello specifico sarebbero 14, come il Pcb, Ddt, Hcb, diossina e altri, tutti presenti oltre i livelli consentiti dall'Organizzazione Mondiale della Sanita'. MONDO / Il riscaldamento del clima rischia di decimare la straordinaria ricchezza del pianeta Mentre l'uomo tenta di creare dei santuari per proteggere la diversita' delle specie animali e vegetali, il riscaldamento del clima rischia di decimare la straordinaria ricchezza del pianeta. Lo segnala uno studio internazionale pubblicato su "Nature", il primo tentativo di fare un modello in scala del pianeta sugli effetti del surriscaldamento "made in homo". Con 2 gradi in piu', un quarto delle specie potrebbe sparire entro il 2050. GERMANIA / L'assicurazione sugli acquisti ... se non si possono piu' pagare La societa' di vendita a distanza Neckermann inaugura una nuova strategia per ridurre le insicurezze dei clienti. Presentando il nuovo catalogo 2004 (1.450 pagine, due chili di peso), i responsabili dell'azienda hanno spiegato di avere introdotto l'assicurazione "denaro restituito" nel caso in cui il cliente perda il lavoro e non possa piu' pagare. La formula si traduce in un sovrapprezzo del 7,9% su ogni articolo ordinato. GRAN BRETAGNA / Le sigarette light fanno male come le altre Comprare sigarette a basso contenuto di catrame nella speranza di salvaguardare la salute e' una perdita di tempo. E' la conclusione a cui e' arrivato uno studio Usa pubblicato sul "British Medical Journal". Gli scienziati dell'American Cancer Society fanno sapere che il rischio di contrarre tumore e' il medesimo sia che si fumino sigarette light che le altre. FRANCIA / Zyban, farmaco anti-tabacco, sempre al centro dell'attenzione per i suoi danni Due anni di commercializzazione in Francia, 500.000 pazienti trattati, 1.300 dichiarazioni di effetti collaterali e una quindicina di morti dubbie. Senza essere realmente inquietante, gli ultimi dati di farmacovigilanza relativi a Zyban confermano che il medicinale leader contro la dipendenza da tabacco non e' esente da rischi. Sono stati infatti riscontrati allergie gravi, convulsioni, pulsioni al suicidio, problemi cardiovascolari. MONDO / Malgrado tutte le campagne antifumo, il numero dei fumatori continua a crescere Malgrado tutte le campagne antifumo, il numero dei fumatori continua a crescere, benche' a un ritmo inferiore. Lo segnala un rapporto della Fao, secondo cui entro il 2010 i fumatori saranno 1,3 miliardi contro 1,1 miliardi del 1998. L'uso del tabacco e' in calo nei Paesi industrializzati, ma e' in aumento nei Paesi in via di sviluppo. Il Paese con il maggior numero di fumatori e' la Cina, che ne conta 320 milioni. Il secondo e' l'India. BRASILE / Nel 2003 i brasiliani hanno speso piu' per Internet che in alimenti Nel 2003 i brasiliani hanno speso piu' per Internet che in alimenti. I dati, in apparente contraddizione per un Paese la cui priorita' e' la lotta alla fame, emergono da uno studio realizzato dalla "Fundacion Getulio Vargas" di Rio de Janeiro. Secondo il rapporto diffuso il 9 gennaio, l'1,7% del bilancio familiare e' stato speso per Internet e tv a pagamento, e solo l'1,3% per comprare riso e fagioli, la dieta base in Brasile. MONDO / Classifica della liberta' economica in 155 Paesi: l'Italia e' 26ma Ogni anno la Heritage Foundation stila una classifica della liberta' economica in 155 Paesi. I parametri presi in esame sono molti: dal carico fiscale alla politica commerciale a quella monetaria. L'Italia, pur frenata dal mercato del lavoro troppo rigido, si colloca la 26esimo posto (l'anno scorso al 29esimo) e batte la Francia. Al primo posto si trova Hong Kong, mentre in Europa il voto migliore spetta al Lussemburgo; segue l'Irlanda. GERMANIA / Farmaci: uno sperpero di 800 milioni di euro per prodotti inutili o inutilizzati Secondo l'Oms, meta' dei farmaci prescritti contro le malattie croniche non vengono usati o sono assunti in modo scorretto. In Germania ogni anno finiscono nella spazzatura 4000 tonnellate di medicine, uno sperpero di 800 milioni di euro per prodotti inutili o inutilizzati. La causa principale di questo spreco e' la scarsa informazione che il medico fornisce al paziente sui benefici ma anche sugli effetti indesiderati del farmaco. GERMANIA / Analisi Dna: un bambino su dieci ha un padre diverso da quello ufficiale Da quando l'analisi del Dna e' di routine, i test di paternita' sono diffusissimi: migliaia di tedeschi lo richiedono in forma anonima. Uno studio britannico rileva che un bambino su dieci ha un padre diverso da quello ufficiale, in Germania sarebbero 7000 l'anno. Poiche' le conseguenze del test sono spesso drammatiche, il Governo vorrebbe vietare l'analisi del Dna in assenza del consenso della donna e del figlio divenuto maggiorenne. MONDO / Guerra in Iraq: la Bbc e' la tv che ha informato in modo piu' equilibrato L'Istituto di ricerca sui mezzi d'informazione di Bonn ha effettuato uno studio sull'informazione televisiva nelle prime quattro settimane di guerra in Iraq. Sono state analizzate 13 emittenti -statunitensi, britanniche, tedesche, arabe e sudafricane. Risultato? La Bbc e' la tv che ha informato in modo piu' equilibrato, mentre le tv tedesche sono state piu' critiche perfino di "al-Dschasira" e quelle Usa le piu' "patriottiche". EUROPA / La crescente domanda di prodotti di erboristeria sta mettendo a rischio molte specie vegetali La crescente domanda di prodotti di erboristeria sta mettendo a rischio molte specie vegetali, segnala Wwf. Nella sola Europa, sono 1.300 le piante medicinali utilizzate a scopi commerciali e il 90% di esse vengono reperite in natura. Un esempio e' l'uva ursina, usata per curare problemi digestivi e al fegato, che e' praticamente scomparsa nell'Europa dell'Est. MONDO / Le migliori universita' del mondo L'Universita' di Shangai ha realizzato un enorme studio sulla qualita' degli atenei: 2000 universita' analizzate, 500 quelle classificate per produzione di scoperte e capacita' di formare ricercatori. La graduatoria mostra lo strapotere Usa, con 4 atenei ai primi quattro posti e il 58% nella parte alta della classifica. In ascesa la Gran Bretagna, buon piazzamento per Olanda e Svezia, l'Italia ha solo La Sapienza al 70esimo posto. ITALIA / Si lavora per il fisco fino al 24 giugno La Finanziaria non ha regalato gli attesi tagli all'Irpef. E cosi' nel 2004 la pressione tributaria fara' un piccolo, ma evidente passo in avanti. Il contribuente medio dovra' infatti lavorare due giorni in piu' per pagare imposte, tasse e contributi. Nel 2003 si e' liberato dal giogo fiscale il 22 giugno; nel 2004 dovra' lavorare altre 48 ore per sfamare il Fisco: 174 giorni in totale. CUBA / Nuove limitazioni all'uso di Internet Nuove limitazioni all'uso di Internet. Una legge autorizza l'uso della Rete da casa solo ad un gruppo ristretto di persone -medici, funzionari di Governo e di partito- e stabilisce che la compagnia telefonica Etecsa impedisca l'accesso ai non autorizzati. Il provvedimento, entrato in vigore il 10 gennaio, dovrebbe servire a regolare le connessioni, a proteggere le password, a limitare l'uso fraudolento e non autorizzato del Web. ITALIA / L'informazione e' la tipologia di programmi piu' offerta ai consumatori di tv L'informazione e' la tipologia di programmi piu' offerta ai consumatori di tv. Nel 2003, l'informazione ha rappresentato il 21% del totale dei palinsesti delle sette reti nazionali monitirate da Auditel; le tre reti Rai, le tre reti Mediaset e La7. In valore assoluto sono stati oltre 731 mila i minuti in cui almeno una delle reti ha trasmesso informazione. I Tg serali hanno avuto il maggior numero di spettatori: in media 3 milioni. AFGHANISTAN / La tv pubblica afghana ha trasmesso le immagini di una cantante Il 12 gennaio la tv pubblica afghana ha trasmesso le immagini di una cantante, ed e' la prima volta dalla caduta del regime comunista di Najibullah del 1992. In prima serata dagli schermi della tv nazionale e' apparsa Salma, la star delle canzoni afghane degli anni 70 e 80, che ha cantato una delle sue ballate piu' celebri. E' apparsa sullo schermo indossando un sobrio chemisier rosso e bianco e un semplice velo di tulle in testa. USA / Il feto non e' una persona Un tribunale d'appello della Florida ha respinto l'istanza del Governatore, J.Bush, di nominare un tutore legale per il feto di una disabile mentale. Se la richiesta fosse stata accolta, la giovane non avrebbe potuto abortire e si sarebbe creato un precedente legale per casi analoghi. Di fatto, una restrizione del diritto d'aborto nello Stato della Florida. ITALIA / Scioperi trasporto pubblico: la reazione degli italiani e' di ampia comprensione Il barometro Ipsos ha voluto verificare come siano stati percepiti dagli utenti gli scioperi di dicembre nel trasporto pubblico. I disagi: tra chi era al corrente degli scioperi il 7% ha avuto grossi disagi, l'8% qualche problema. Nonostante cio', la reazione degli italiani e' di ampia comprensione per chi ha scioperato. Anche se gli si chiede un minimo di rispetto delle regole, e quindi che le agitazioni siano annunciate. USA / Cancro: con la prevenzione il 50% in meno di morti Secondo i medici del Memorial Sloan-Kettering's di New York, un centro di prevenzione anticancro a cui si rivolgono 2 mila persone l'anno, cio' che manca e' una politica di prevenzione con accurate analisi mediche e consigli per vivere bene. Se cio' fosse osservato, il 50% di coloro che si ammalano di cancro non lo sarebbero piu'. Mediamente si spendono 2000 Usd per l'assicurazione malattia, ma si continua a fumare e mangiare male. ----------------------------------------------------------------- NEWS Notizie istituzionali dall'Italia e dall'Ue U.E. / L'Europa disunita del servizio postale In fatto di corrispondenza non si puo' certo dire che sia stata raggiunta l'Europa unica. Spedire una lettera ordinaria dalla Germania al Portogallo costa 0,55 euro, ma nella direzione inversa il prezzo sale a 1,75. Secondo un rapporto di Deutsche Post, le differenze sono infatti notevoli. L'invio di lettere e' oneroso oltre che per i portoghesi anche per svedesi e norvegesi (1,11 euro) mentre al lato opposto ci sono i francesi (0,50). GRAN BRETAGNA / Tv interattiva per il Servizio Sanitario Nazionale Il Servizio Sanitario Nazionale (Nhs) lanciera' quest'anno un servizio di tv digitale attraverso il quale gli utenti potranno interagire per avere informazioni e prenotare le prescrizioni. Il Dipartimento della Sanita' vi stanziera' 15 milioni di sterline nell'ambito dei prossimi tre anni. GERMANIA / Il Paese piu' virtuoso al mondo per raccolta e riciclaggio dei rifiuti La Germania e' il Paese piu' virtuoso al mondo in quanto a raccolta e riciclaggio dei rifiuti. Ma e' un primato che, secondo il portavoce del Sistema Duale, potrebbe essere messo in crisi dai "single". I nuclei monopersonali, in continua crescita, sono infatti quelli che piu' utilizzano contenitori usa e getta. GERMANIA / Telefonini ed elettromagnetismo L'ultima indagine svolta dal Dipartimento per la sicurezza elettromagnetica ha individuato grosse differenze tra i 236 modelli di telefonini esaminati. La quota di assorbimento (Sar) con cui si indica l'emissione puo' variare da 0,005 watt al chilogrammo (Lg G7000) a 1,45 watt (Samsung Sgh-Q200). Se e' vero che nessuno dei modelli supera il limite massimo di 2 watt al chilo, e' vero anche che i valori sono tenuti quasi nascosti. U.E. / L'acqua del rubinetto diventa piu' sicura L'acqua del rubinetto diventa piu' sicura. Dal 26 dicembre sono in vigore limiti piu' severi accompagnati da maxi-multe per sostanze a rischio come l'arsenico e il piombo, i bromati, il boro e per i composti radioattivi. Con il giro di vite predisposto da una direttiva europea, l'acqua di casa dovrebbe diventare anche piu' buona giacche' le nuove norme impongono una riduzione delle sostanze a base di cloro utilizzate per la disinfezione U.E. / L'Alta Corte di giustizia europea ha riconosciuto alle coppie transessuali il diritto al matrimonio L'Alta Corte di giustizia europea ha riconosciuto alle coppie transessuali il diritto al matrimonio. E' una battaglia vinta per i transessuali britannici, il cui Governo non puo' negare loro il diritto a sposarsi. La sentenza offre infatti una sponda legale al Parlamento britannico, dove un disegno di legge che riconosce questo diritto langue alla Camera dei Lord. FRANCIA / Verso le narcosale per tossicodipendenti Secondo esperti sanitari, speciali centri in cui i tossicodipendenti si possono iniettare da se' le sostanze (sotto controllo medico), dovrebbero essere aperti in tutto il Paese. I centri, che hanno registrato successi in altri Paesi, sarebbero attrezzati per far fronte a tutti i problemi che ne dovessero derivare incluse le overdose. Saranno inoltre attrezzati con opuscoli informativi per non fare piu' uso di droghe. FRANCIA / Vietata la pubblicita' dei vini Il 6 gennaio, il tribunale di Parigi ha emesso una sentenza di interdizione per la campagna pubblicitaria del "Bureau interprofessionel des vins de Bourgogne": violazione della legge Evin. E' la prima volta che un'associazione interprofessionale di una zona viticola a denominazione d'origine viene attaccata nella sua comunicazione pubblicitaria. Una primizia da quando e' in vigore la legge Evin sulla pubblicita' di alcool e tabacco. SPAGNA / Uno scenario di saturazione nella giustizia civile, amministrativa e penale Alla fine del terzo trimestre dell'anno scorso, i 3011 tribunali spagnoli avevano accumulato 2.141.688 cause pendenti. Facendo un bilancio tra le cause da trattare e quelle risolte si arriva a un'eccedenza di 79.000 cause pendenti. Il rapporto annuale del Consiglio Generale del Potere Giudiziario fotografa uno scenario di saturazione nella giustizia civile, amministrativa e penale (quest'ultima risulta essere la piu' ingolfata). U.E. / Verso le etichette made in Ue? La Commissione Europea sta discutendo se e come introdurre delle etichette con il marchio "made in Ue", mettendo quindi una parola fine alle tradizionali etichette con l'origine nazionale. Si promuoverebbe cosi' meglio l'immagine dell'Ue, ci sarebbero migliori informazioni contro la lotta alla contraffazione. Ma e' sicura l'opposizione di diversi Stati membri e gruppi d'affari, per evitare i nuovi costi a cui si andrebbe incontro. ITALIA / Gli incassi fiscali delle Regioni e degli enti locali sono cresciuti del 6% nei primi nove mesi dell'anno scorso Dall'elaborazione di alcuni dati contenuti nella trimestrale di cassa, aggiornata a settembre 2003, si scopre che gli incassi fiscali delle Regioni e degli enti locali sono cresciuti del 6% nei primi nove mesi dell'anno scorso. In particolare, l'incremento del gettito e' del 7,3% nelle Regioni e del 3,2% nei Comuni e nelle Province. I benefici maggiori sono venuti dall'Irap e dall'addizionale Irpef. U.E. / Due europei su tre sono convinti che le frodi contro il budget della Ue siano un fatto comune Due europei su tre sono convinti che le frodi contro il budget della Ue siano un fatto comune. Un'indagine di Eurobarometro fa sapere che solo un europeo su cinque crede che le istituzioni europee siano effettivamente impegnate nella lotta contro le frodi. L'indagine mette in risalto lo scetticismo nell'abilita' delle istituzioni europee ad amministrare un budget di 100 miliardi di euro. ----------------------------------------------------------------- LE INIZIATIVE dal 1 al 14 gennaio 2004 CONSHUMOURNEWS DEL 1 GENNAIO 2004 Buon 2007! E' uscito il nuovo ConshumourNews, il settimanale satirico dell'Aduc, edito ogni giovedi'. Curato da Alessandro Garzi, a questo indirizzo il numero odierno: http://www.aduc.it/dyn/conshumour/art/singolo.php?id=74724 CAPO DANNO A questo indirizzo la vignetta di Joshua Held: http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=74725 BANCA121/MPS. DA CARNEFICE A VITTIMA PER NON RISARCIRE I RISPARMIATORI. CONTINUIAMO A FARCI MALE? Quanto avevamo intuito e preannunciato, dopo le prime dichiarazione della banca Mps, sta accadendo. La banca senese da carnefice si e' trasformata in vittima ed ha messo in moto un meccanismo che, con l'apparente intenzione di venire incontro ai risparmiatori che le avevano fatto fiducia acquistando alcuni suoi prodotti finanziari, finira' per lasciarli li' dove sono ora, cioe' a perdere i propri soldi. Il Mps ha annunciato possibili azioni giudiziarie per rivalersi di Banca121 rispetto ai prodotti strutturati che quest'ultima ha venduto con nomi accattivanti che li facevano sembrare sicure emissioni dello Stato. La procura di Trani, grazie ad una denuncia di un avvocato che collabora con la nostra associazione, ha disposto il sequestro di questi strumenti finanziari ed ha avviato un'indagine contro l'ex-direttore generale di Banca121 e di Mps, Vincenzo De Bustis. Comprendiamo il presumibile disagio di Mps che l'ha portata a questa improbabile iniziativa giudiziaria. Non possiamo non ricordare che la dovra' fare contro quelli che oggi sono i suoi uomini che, proprio per i meriti acquisiti con Banca121, sono entrati in Mps, e non in posizione secondaria visto l'incarico di direttore generale Mps che e' stato assegnato a chi, proprio come direttore generale di Banca121, aveva fatto la fortuna di quest'ultima anche con i prodotti oggi incriminati. Certamente questi sono problemi di Mps in cui non ci interessa entrare e/o prendere parte, e auguriamo alla banca la migliore soluzione per lei. Ma non ci piace proprio che per queste sue scelte del passato su cui oggi ha un dubbio, debbano essere i risparmiatori a farne le spese. Quando Mps -cosi' come per il "MyWay-4You"- propone un'analoga commissione di conciliazione che verifichi caso per caso il piazzamento dei Btp-Tel, Btp-Index e Btp-Online di Banca121 per adire o meno ad un rimborso degli investitori, fa solo -consapevolmente- pagare i suoi presumibili errori ai risparmiatori. L'indagine della procura di Trani non e' tanto sul piazzamento di questi titoli, ma perche' questi prodotti sono stati concepiti per far guadagnare solo la banca, violando il Testo Unico della Finanza, fino alla truffa. Non solo, ma ci risulta che -con la stessa impostazione di "prodotto buono" / "forse piazzato male"- i pochi casi esaminati dalla commissione "MyWay/4You" hanno dato soluzioni positive per i risparmiatori solo nello 0,44% dei casi. Noi non partecipiamo alla commissione di conciliazione "MyWay/4You", perche' crediamo che anche questi prodotti sono stati concepiti per far guadagnare solo la banca. Per questo, di fronte al muro di indisponibilita' del Mps, abbiamo avviato le prime cause. Cosi' come continueremo in varie sedi coi vari Btp di Banca121, perche' stimolati da cio' che accade a Trani, abbiamo qualche speranza in piu'. Lo abbiamo detto piu' volte, anche a Mps, che non ci interessa la soluzione giudiziaria di per se', ma non abbiamo alternative di fronte a chi non vuole ammettere che nella veste di nuovo padrone di alcuni prodotti finanziari molto dubbi, la cosa migliore sarebbe ammettere la non felice acquisizione e dare ad ognuno cio' che gli spetta. Ne trarrebbe giovamento, oltre agli specifici risparmiatori, anche tutto un sistema finanziario che -e siamo solo agli inizi?- si sta mostrando -Cirio e Parmalat in testa- un po' precario. Con l'unico risultato che gli investitori vi si allontaneranno sempre piu'. Sappiamo che -scuola Bankitalia- le banche "hanno sempre ragione" e anche quando sono sul lastrico non falliscono mai, ma vengono incorporate in altre presumibilmente a galla; col risultato che il marcio, pur col nuovo look, rimane dov'era invece di essere buttato via .... ma, vogliamo continuare cosi'? Qualcuno si stupira' ancora per la prossima Parmalat? SALDI. I CONSIGLI PER FAR VALERE IL PROPRIO POTERE DI CONSUMATORI Dai prossimi giorni in molte citta' italiane sara' possibile acquistare con prezzi a saldo. Certamente nelle numerose offerte che hanno caratterizzato queste ultime feste, gli sconti non sono un novita'. Per fortuna e meno male. Perche' vuol dire che i consumatori, con il comportamento del non-acquisto, hanno cominciato a far valer il loro potere, convincendo i commercianti che, se vogliono vendere, devono prima di tutto avere prezzi concorrenziali. I saldi comunque rappresentano un punto di riferimento, in modo particolare per l'abbigliamento Il decalogo che segue e' in una serie di accorgimenti -prima, durante e dopo l 'acquisto- che possono aiutare, vista la frenesia che spesso attanaglia il consumatore desideroso di "fare l'affare", a non prendere la tradizionale fregatura: PRIMA DI SCEGLIERE L'ACQUISTO 1) non fare acquisti, se non indispensabili, prima dell'avvio dei saldi. Nei giorni pre-saldi sarebbe opportuno fare un giro per i negozi e individuare i prodotti che potrebbero interessare, segnando i prezzi a cui vengono venduti, per poi verificare che nel periodo dei saldi il prezzo sia realmente calato; DURANTE L'ACQUISTO - PREZZI 2) non fermarsi al primo negozio che pratica sconti, ma visitarne diversi e confrontare i prezzi esposti e la qualita' della merce di riferimento (dopo non si potra' rivendicare il cambio di un prodotto perche' il negozio a cento metri piu' in la' vende lo stesso ad un prezzo dimezzato); 3) non lasciarsi ingannare da sconti che superano il 50% del costo iniziale. Nessuno regala niente. Difficilmente un commerciante ha ricarichi superiori al 50% a meno che non si tratti di un artigiano che produca da se' e che nella determinazione del prezzo ha margini e logiche piu' ampie; 4) ricordarsi che prezzi tipo "49,90" euro vuole dire "50,00" e non "49,00", anche se il prezzo indicato induce a pensare piu' a 40,00 che a 50,00; DURANTE L'ACQUISTO - PAGAMENTI 5) le forme di pagamento non differiscono da quelle abituali, perche' siamo in presenza di transazioni commerciali e il prezzo di acquisto non modifica le regole. Quindi diffidare da chi impone il pagamento in contanti pur avendo esposta la segnalazione della convenzione con un istituto di carte di credito o bancomat. Si puo' chiedere di usufruire di questa forma di pagamento, e in caso di diniego segnalarlo all'istituto di credito, che potrebbe anche annullare la convenzione con quel commerciante. DURANTE L'ACQUISTO - QUALITA' 6) guardare le etichette che riportano la composizione dei tessuti: i prodotti naturali costano di piu', quelli sintetici meno. La percentuale di composizione puo' variare notevolmente e incidere sul costo finale; 7) i capi d'abbigliamento riportano l'etichetta con le modalita' di lavaggio e conviene sempre chiedere conferma al commerciante di cio' che e' indicato: la sua esperienza puo' servire a prevenire spiacevoli sorprese dopo che si e' portato il capo d'abbigliamento in lavanderia; 8) essere pignoli. Di un capo verificare se e' di pura lana vergine o di lana. La seconda lana puo' essere riciclata, la prima no. Di un capo di cotone chiedere la provenienza: i prodotti provenienti dai Paesi asiatici possono essere trattati con pesticidi o antimuffe che al contatto con la pelle possono provocare allergie; 9) diffidare dei capi d'abbigliamento disponibili in tutte le taglie e/o colori: e' molto probabile che non sia merce a saldo, ma immessa sul mercato solo per l'occasione e quindi con un finto prezzo scontato; DURANTE E DOPO L 'ACQUISTO 10) diffidare dei negozi che espongono cartelli tipo "la merce venduta non si cambia": esistono regole precise del commercio che impongono il cambio della merce non corrispondente a quanto propagandato o perche' difettosa. Il fatto di essere in saldo, non significa che queste regole non siano valide. Ricordarsi che non esiste il diritto di recesso negli acquisti fatti in un esercizio commerciale: per cui se si e' sbagliata la taglia o si e' semplicemente cambiato idea, e' solo la disponibilita' del commerciante che puo' ovviare al problema, ma non c'e' un diritto del consumatore. Il servizio "SOS-online" dell'Aduc raccoglie le segnalazioni e le richieste di consigli, pubblicando le lettere che riceve e le relative risposte, che vengono inviate e pubblicate entro 48 ore dalla richiesta. UOVA: DAL 1 GENNAIO NUOVA ETICHETTATURA. UNA OCCASIONE PERSA PER TUTELARE I CONSUMATORI Dal 1 gennaio e' in vigore la nuova etichettatura per le uova. Sapremo quindi quale e' il sistema di allevamento delle galline da uova e da quale Paese vengono. Il regolamento comunitario, n. 5/2001, stabilisce infatti l'obbligo di indicare sulle uova e sugli imballaggi, le modalita' di allevamento delle galline ovaiole: all'aperto con sistema intensivo, all'aperto, a terra e in voliera (batteria). In pratica sapremo se le galline sono state allevate in batteria o all'aperto. In Italia ci sono piu' di 40 milioni di galline ovaiole (per un totale di 12,8 miliardi di uova prodotte), per la maggior parte allevate in batteria, in uno spazio piu' piccolo di un foglio A4. Il 90% delle uova prodotte viene da questi allevamenti. Il 70% della produzione e' concentrato al nord, in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Il regolamento semplifica inoltre la classificazione delle uova in A o uova fresche per il consumatore, e B per l'industria della trasformazione. Si e' comunque persa l'ennesima occasione per tutelate veramente i consumator, perche' se e' vero che gli animali sono quello che mangiano, il consumatore non puo' sapere cosa mangiano le ovaiole e quindi cosa c'e' nelle uova che trova nel piatto. Per esempio sa il consumatore che nei mangimi sono aggiunti antibiotici? Sa il consumatore che il bel colore arancione del rosso e' dovuto ad un colorante, la cantaxantina, che e' aggiunta ai pastoni, che ha effetti nocivi sulla retina e che la Commissione europea ha dovuto diminuirne la quantita' del 200% (dal 1.12.2003 il limite e' fissato a 8 mg per kg di becchime)? Infine sa il consumatore di cosa e' composto il mangime? Ovviamente non lo sa ma erano queste le informazioni che dovevano esserci! AUTHORITY PER TUTELARE I RISPARMIATORI. LE BUONE INTENZIONI DELLA TOSCANA? ARIA FRITTA! Il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Riccardo Nencini, si sta dando da fare per realizzare cio' che, a suo avviso, dovrebbe tutelare meglio i risparmiatori. Sulla scia dei casi Cirio, Parmalat e Mps/Banca121, l'intenzione e' una sorta di Authority regionale con "meccanismi di analisi permanente di come gli interessi dei risparmiatori e dei consumatori .... debbano essere tutelati". Iniziativa lodevole e utile? A nostro avviso no! Perche' parte male, e in un contesto di pesante compromesso e commistione economica del pubblico col privato. Il presidente toscano parte dal presupposto che i consumatori/cittadini che hanno eletto i loro amministratori, sono per questo proprietari/azionisti di numerose societa' a capitale pubblico che gestiscono pubblici servizi. Quindi consumatori a loro volta azionisti e utenti, e che per questo avrebbero un duplice interesse: che le aziende siano sane ed efficienti e che i servizi siano validi. Se questo e' un discorso per cercare di far digerire la presenza devastante del capitale pubblico, il rifarsi ad una sorta di populismo sociale e' sicuramente un cattivo metodo. Che sia sua o non sua l'azienda che eroga i servizi (fatto sulla cui percezione e consapevolezza nutriamo piu' che un ragionevole dubbio), cio' che il consumatore chiede e' economicita' e qualita': due prerogative che si possono offrire quando in un mercato c'e' liberta' di scelta. Cioe' proprio il contrario di cio' che accade in alcuni servizi -per esempio energia, acqua e gas- proprio grazie alla presenza di capitale o proprieta' pubblica. Se poi si viene anche a proporre che questo "pubblico" sia quello che dovrebbe decidere le regole del gioco anche per un migliore controllo di se stesso, visto che gia' aveva fatto altrettanto in passato, e proprio perche' per queste regole sono successi i casi tipo Parmalat e Mps/Banca121, va da se' che, almeno in questo contesto, la credibilita' della proposta vada a ramengo. E appaia, piu' che altro, come un tentativo di autoassolversi rifacendosi il look, aggiornato al motivo conduttore del momento: "la difesa del risparmiatore". Il nostro ragionamento e' estremo per un preciso motivo: la fiducia nelle istituzioni, da parte dei risparmiatori, e' vicina allo zero. E per ricostruirla occorrono medicine molto radicali, a partire dalla messa in discussione del sistema grazie al quale si sono generati i mostri che stanno continuando a venire a galla. Nella fattispecie, se la Regione Toscana riuscira' a far rimborsare tutti i risparmiatori che sono incappati nelle fregature "MyWay-4You" e Btp (Tel, Index e Online) dell'attuale proprietario Mps, si puo' cominciare a ragionare. Ma se avvalla la politica morfinizzante del Mps per far pagare i propri errori ai risparmiatori (quell'acquisizione di Banca121 con il suo carico di "mostri finanziari", che lo stesso Mps oggi mette in discussione avendo dato mandato ai suoi legali per eventuali azioni contro quelli che oggi sono tutti suoi uomini) ... se l'iniziativa del presidente Nencini tende a questo, stara' solo facendo gli interessi suoi in quanto parte in causa del Mps, non certo quelli dei "mitici consumatori/azionisti" di cui sopra. Non solo, ma fintanto che i capitali e le energie pubbliche saranno investite in termini imprenditoriali, e non solo di garanzia e controllo, il gioco del controllore che e' la stessa persona da controllare, oltre ad essere palese e guardato con sospetto e disgusto, e' manifestamente dannoso alle istituzioni come ai cittadini/consumatori. Senza queste prerogative, ci sembra che siamo solo in presenza di aria fritta. Il primo aumento tariffario del 2004? Quello postale! Quandio un francobollo commemora 50 anni, ma dura un giorno ... E' uscito "Stupidario Parlamentare", quindicinale edito sul portale Internet dell'associazione. Curato da Donatella Poretti, responsabile dell'ufficio stampa dell'Aduc, e' un osservatorio sui lavori nelle Istituzioni in Europa, con particolare attenzione al Parlamento italiano e a quello europeo, con tutti i documenti integrali. Clicca per l'edizione integrale: http://www.aduc.it/dyn/stupidario/art/singolo.php?id=74777 GIOCATOLI: 550 MILIONI PER LA BEFANA. COME SCEGLIERLI Arriva la Befana con la sacca piena di giocattoli per un valore di 550 milioni di euro. Il dato e' della Confesercenti che, in occasione della ricorrenza, ha stimato acquisti per tale valore. Tanti giocattoli a disposizione ripropongono la questione sicurezza. Le norme sulla sicurezza dei giocattoli, per i minori di anni 14, sono state fissate da una direttiva comunitaria e dal successivo decreto legislativo applicativo (1). Sulla confezione devono essere indicate: * la marcatura CE (Conformita' Europea); * il nome del fabbricante o dell'importatore; * l'indicazione dell'eta' del bambino; * le avvertenze per l'utilizzo. Purtroppo il marchio comunitario "CE" non garantisce un bel nulla. La marcatura viene apposta sui giocattoli dai produttori o dagli importatori, e dovrebbe certificare la rispondenza alle norme di sicurezza europea, ma gli stessi non sono tenuti alla verifica e non sono responsabili in caso di incidenti. La stragrande maggioranza dei giocattoli proviene dai Paesi asiatici dove la garanzia del rispetto delle norme europee lascia piuttosto a desiderare. Situazione assurda per la quale l'etichetta CE non e' una garanzia di sicurezza ma una semplice garanzia giuridica. Il Ministero delle Attivita' Produttive dovrebbe sopperire, ma ci risulta che si muove solo su segnalazione. In Italia ci sono due organismi privati che effettuano test e rilasciano il relativo attestato: l'Istituto per il marchio di qualita' (IMQ), che fa test sui giocattoli elettrici, e l'Istituto italiano sicurezza giocattoli, che esegue controlli. Sottoporsi ai controlli degli Istituti non e' obbligatorio per cui al consumatore, che paga salato un giocattolo per i propri figli, consigliamo di rimboccarsi le maniche e fare test autonomi, verificando la tenuta delle cuciture, dei bottoni, degli occhi e del tessuto. Per un marchio comunitario non c'e' che dire! Direttiva n. 378/1988. D.Legs. n.313/1991 SALDI: I CONSIGLI DEI COMMERCIANTI? "OSTE, COM'E' IL VINO?" Le associazioni dei commercianti stanno facendo circolare una serie di consigli per gli acquisti a saldo, in prossimita' della partenza di queste offerte in alcune principali citta'. Ed e' il preambolo perche', partite le vendite, leggeremo cartelli del tipo "Saldi Sicuri". "Saldi Garantiti". "Saldi Certificati". "Saldi Senza Sorprese". Ai consumatori bisogna percio' precisare alcune cose. I commercianti hanno incassato meno durante queste ultime feste, tant'e' che anche prima delle stesse hanno svenduto alcuni prodotti. Percio' hanno interesse -giustamente- a ripianare questo deficit, e il periodo dei saldi e' un'occasione importante. Ma non regalano niente e i loro consigli e rassicurazioni sono sostanzialmente per vendere di piu' e non per far meglio acquistare. Quindi sono e rimangono quei commercianti che hanno fatto lievitare i prezzi in tutte le occasioni che hanno potuto farlo, ovviamente dando la colpa all'euro. Ovviamente ci sono delle eccezioni, ma sono per l'appunto tali e non l'andazzo diffuso. Che invece e' quello dei saldi sicuri, garantiti, certificati, etc... fino ai consigli per gli acquisti (che nascondono, invece, quelli per le vendite). I commercianti cercano di far credere -ognuno- di essere migliore dell'altro non per la qualita' e la capacita' commerciale, ma solo per una sorta di bollino. Per cui ai consumatori che si stanno apprestando ai loro acquisti a prezzi finalmente un po' piu' decenti (ma sempre acquistando da chi li aveva resi indecenti), al decalogo di consigli che abbiamo diffuso nei giorni scorsi, aggiungiamo un'undicesima indicazione: diffidate di quei negozi che espongono cartelli in cui la parola "saldi" e' affiancata da un aggettivo rafforzativo/esagerativo e, soprattutto, diffidate di quei negozi che dicono di essere piu' interessanti perche' hanno questo o quell'altro bollino, che' praticamente e' come se si chiede all'oste se il vino e' buono ... Di chi deve fidarsi il consumatore? Di se stesso, dei propri interessi e desideri dopo che li avra' misurati con le offerte di un mercato che -e' bene ricordarlo- esiste solo quando e come il consumatore lo determina. ABOLIRE I SALDI! SAREBBE LA FINE DELL'IPOCRISIA. LETTERA AI LEGISLATORI Cominciano le vendite a saldo e cominciano gli affari per consumatori e commercianti? Sembrerebbe di si', almeno stando ai dettami della legge. Ma, quante volte la legge non corrisponde -o addirittura e' un freno- alla quotidianita'? Crediamo che nel caso dei saldi, siamo proprio in presenza di uno di questi casi. Chi, cliente di questo o quell'altro negozio di abbigliamento, non ha ricevuto a casa un messaggio o una telefonata che lo avvisava che gia' da prima dei fatidici saldi sarebbe potuto andare a fare acquisti con prezzi scontati agli stessi livelli dei saldi? E chi, prima e durante le ultime feste, entrando in un negozio non ha notato prezzi scontati o commessi che ad un minimo interesse facevano presente che ai prezzi riportati sui cartellini, c'era da applicare uno sconto di x%? Crediamo sia capitato a molti. E' il segnale di un mercato che e' completamente diverso rispetto alle regole che lo disciplinano. Un mercato che, proprio come dovrebbe essere in un regime di liberta', segue e si modella sulle domande del consumo e dell'offerta, e non con prevalenza di quest'ultima, come invece succede nella logica dei saldi. I consumatori sono molto maturati in questi ultimi anni, e i loro comportamenti non sono solo dettati dall'offerta e dalla relativa pubblicita'. Oggi fanno i conti in tasca con molta piu' attenzione. I commercianti che hanno applicato la regola 1 euro = 1000 lire, non si sono resi conto che avrebbero fatto male a se stessi: della loro avidita' predatoria del momento, dopo poco tempo, ne hanno raccolto i frutti, e i giri d'affari di queste feste hanno registrato livelli negativi per tutti. Va da se' l'anacronismo di una amministrazione che ci deve dire quando possiamo acquistare risparmiando. I risultati positivi di un'assenza di queste regole sarebbero per consumatori e commercianti, liberi di vendere e di acquistare e quindi di fare il mercato piuttosto che subirlo: nell'era dell'informazione totale e della globalizzazione dei mercati e degli scambi, l'esistenza di queste regole serve solo a penalizzare i rapporti economici locali e diretti. Ma, soprattutto, sarebbe la fine dell'ipocrisia di norme che vengono legalmente (e' forse vietato fare uno sconto ai propri clienti?) e illegalmente (quante promozioni sono segnalate alle autorita'?) aggirate da chiunque, pena la crisi piu' nera. In genere le associazioni dei commercianti oppongono a questa abolizione/liberalizzazione il motivo che non ci sarebbero piu' le vendite a prezzo pieno. E, come sempre, hanno gli occhi rivolti all'indietro. Si rifiutano di prendere atto di una situazione diversa, che richiede la dinamica consumo/offerta in ogni transazione e non piu' a comando. Il prezzo fisso o pieno non ha piu' senso. Lo aveva quando c'era un buon rapporto di fiducia tra commercianti e consumatori. Ma oggi non c'e' piu'. Sia perche' i consumatori sono piu' consapevoli, sia perche' i commercianti hanno tirato troppo il filo e alla fine si e' rotto. Quindi, per evitare di farsi tutti male, non c'e' che da ripristinare il commercio cosi' com'era all'origine: un continuo contrattare che non conosceva per niente il concetto di prezzo fisso, figuriamoci le stagioni dei saldi uguali per tutti. E' chiaro che per far questo occorre intervenire a livello legislativo nazionale e regionale. Percio' abbiamo inviato questa nota a tutti gli assessori regionali al commercio, nonche' al ministero delle Attivita' Produttive. Che ne traggano le necessarie e dovute conseguenze. FARMACI: RISPARMIARE IL 35% SI PUO'. IL CASO DELLA GALIZIA L'esperimento di somministrare dosi individuali di antibiotici, con il medico che prescrive e il farmacista che consegna esattamente la dose idonea al paziente e non la confezione intera, ha consentito alla Galizia, regione della Spagna, di risparmiare il 35% della spesa per questo tipo di medicinali. L'esperimento potrebbe essere preso ad esempio dal nostro ministero della Salute e da una regione pilota, visto che la spesa netta del Servizio sanitario nazionale per i farmaci ha toccato quota 8,24 miliardi di euro (circa 16mila miliardi di lire). Secondo l'Osservatorio nazionale sull'impiego dei medicinali del ministero della Salute, nei primi 9 mesi del 2003 la spesa per i farmaci pagati dagli assistiti e' aumentata del 15,9%, causa anche l'introduzione del ticket, mentre la spesa pubblica e' diminuita del 7,1%, dovuta principalmente alla riduzione del prezzo dei farmaci (-6,4%) e non alla razionalizzazione del sistema. Gi antibiotici rappresentano il 13,1% della spesa farmaceutica, per un valore di 1.198 milioni di euro (2.300 miliardi di lire), piazzandosi al secondo posto dopo i cardiovascolari. Risparmiare il 35% del prezzo dei soli antibiotici, come e' stato fatto in Galizia, significa mettere da parte 419 milioni di euro (811 miliardi di lire) in un anno. Altro che risparmi da ticket (piuttosto odiosi)! Sollecitiamo il Ministero della salute a prendere in seria considerazione l'esempio della Galizia. RIMBORSI OBBLIGAZIONISTI E AZIONISTI PARMALAT. NON SONO DIETRO L'ANGOLO E ATTENZIONE AGLI IMBONITORI DELL'OCCASIONE Una settimana fa abbiamo lanciato un servizio di informazione per le azioni da intraprendere con chi, azionista o obbligazionista, aveva fatto fiducia alla Parmalat affidandole parte dei suoi risparmi. I tempi per prendere iniziative in merito sono ancora molto ampi e, piuttosto che partire in quarta, alimentando false aspettative, abbiamo ritenuto opportuno seguire la vicenda con molta attenzione, studiandone tutti gli aspetti relativi agli interessi dei risparmiatori, si' da non far perdere inutile tempo a questi ultimi e partire ben attrezzati. Al servizio di informazioni gratuite hanno gia' risposto in circa 3 mila risparmiatori, che si sono registrati presso il nostro sito e i nostri indirizzi di posta elettronica. Crediamo che la cosa montera' di piu' nei prossimi giorni, sia perche' la vicenda di per se' sta montando e molte persone si risveglieranno dal clima delle feste di fine anno, sia perche', grazie all'informazione diffusa che c'e' in materia, ognuno si sta facendo piu' chiarezza e consapevolezza di cosa sia accaduto e di quelle che saranno le prospettive. Per i risparmiatori e' una fase importante, in cui occorre fare molta attenzione a non cascare nelle lusinghe dell'imbonitore di turno che, piu' o meno alzando la voce magari asserendo le cose piu' incredibili, prospetta soluzioni a breve termine, chiedendo di fare questa o quell'altra tessera, fino a chi si lancia anche nel prospettare un recupero dell'investimento con una sua trattenuta percentuale sullo stesso come una sorta di parcella. Certamente chi esercita la professione forense (collegato o meno a questa o quell'altra associazione, poco importa), essendo "eticamente" vietata la pubblicita', deve inventarsi le cose piu' incredibili per attirare clienti. Ed e' giusto. Ma attirarli con delle decisamente improbabili possibilita', col contorno dell'esborso immediato, ci sembra quantomeno doveroso segnalarlo. Poi ognuno e' libero di aderire a questa o quell'altra iniziativa, ma e' bene che sappia "cosa bolle in pentola" e abbia un quadro il piu' preciso della situazione e delle prospettive. Noi ribadiamo che in questo momento la cosa piu' importante e' tenersi informati, e per questo rafforzeremo il nostro servizio gratuito di informazioni, a cui si puo' accedere compilando questo form: http://investire.aduc.it/php/parmalat.php o inviando una E-mail a investire at aduc.it con i seguenti dati: - i propri riferimenti (nome, cognome, data di nascita, indirizzo, telefono, e-mail); - la tipologia e la quantita' di titoli Parmalat sottoscritti; - una descrizione delle circostanze che hanno portato all'investimento. Noi ci impegniamo ad inviare ogni 15 giorni un aggiornamento sulla situazione e non appena vi sara' l'opportunita' concreta di avviare un'azione risarcitoria, verranno comunicate le specifiche modalita'. RISPARMIARE SULLA SPESA SANITARIA A questo indirizzo la vignetta di Joshua Held: http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=74987 Il farmacista che consegna esattamente la dose idonea di antibiotico al paziente e non la confezione intera, ha fatto risparmiare alla Sanita' Pubblica della Galizia il 35%. CONSHUMOURNEWS DEL 8 GENNAIO 2004 ULTIM'ORA E' uscito il nuovo ConshumourNews, il settimanale satirico dell'Aduc, edito ogni giovedi'. Curato da Alessandro Garzi, a questo indirizzo il numero integrale: http://www.aduc.it/dyn/conshumour/art/singolo.php?id=74986 POLITICHE OMS E TOSCANA. UN BUON LABORATORIO PER I NOSTRI STILI DI VITA La Regione Toscana testera' le politiche Sanitarie dell'Organizzazione Mondiale della Salute (Oms), divenendo una sorta di laboratorio fisso per la valutazione e gli effetti delle indicazioni e politiche di salute pubblica portate avanti dalla stessa Oms, in particolare per quanto concerne lo stile di vita, l'alimentazione, incentivo all'attivita' fisica, lotta ad alcol, droghe e fumo, riduzione delle disuguaglianze. Lo scorso 7 Gennaio e' stato tracciato un piano di collaborazione che stimola molto la nostra attenzione. Crediamo che la Toscana non sia stata scelta a caso, perche' e' il punto di riferimento della Medicina Olistica e Naturale, luogo Verde, dove la cultura degli approcci Naturali, della vita Sana, della buona cucina, e di una certa metodologia di Terapia ancora oggi purtroppo considerata alternativa, sono molto avanti rispetto ad altre Regioni, con il tradizionale divario tra le Regioni del nord e quelle del sud, fanalini di coda in materia di cultura del Naturale. Questa visione frammentaria di "piu' Italie", non e' sfuggita alle verifiche degli organizzatori internazionali delle politiche sanitarie, ma e' visibile a chi con un minimo di esperienza riesce ad entrare nelle verifiche di vendita dei prodotti biologici, e dell'uso del farmaco cosiddetto alternativo, alla quale la Toscana e', insieme alla Lombardia ed il Lazio, la Regione ove se ne consuma maggiormente. Una visione che apre un panorama di ampio respiro, e che fa sperare bene tutti: consumatori, produttori e professionisti del settore. PARMALAT: UN ATTO DI SOLIDARIETA' Chiediamo a tutti i consumatori che compravano prodotti Parmalat, di continuare a acquistarli per non far ricadere sui dipendenti gli effetti del crollo finanziario. Comprendiamo lo stato d'animo dei risparmiatori, il desiderio e il diritto di riavere i soldi investiti (in questo senso abbiamo predisposto un apposito servizio di informazione sul nostro portale nel sito http://investire.aduc.it/php/, al quale si sono rivolti gia' piu' di 3000 risparmiatori), riteniamo pero' che le responsabilita' dei vertici della Parmalat non devono ricadere sui lavoratori dell'azienda che non hanno colpa di quanto e' accaduto e che corrono il rischio di essere licenziati, aggravando una situazione che non ne ha proprio bisogno. Questo appello lo proponiamo oggi, a maggior ragione, in un momento difficile per gli utenti, vessati da scioperi dei servizi dei quali sono spesso vittime volute. NOTIZIARIO CELLULE STAMINALI n.52 ITALIA. DOPO LA LEGGE ... L'OBLIO? E' uscito il numero cinquantadue, anno III, del "Notiziario Cellule Staminali", quattordicinale edito ogni due venerdi' per fare il punto sulle politiche per la clonazione terapeutica. A questo indirizzo il notiziario integrale: http://staminali.aduc.it/php_index_52.html QUANTI TANZI NEI CONSIGLI DI AMMINISTRAZIONE DELLE BANCHE? UNA DOMANDA ALLA BANCA D'ITALIA Quanti Tanzi ci sono nei consigli di amministrazione delle banche? E' noto che il patron della Parmalat sedeva nel Consiglio di amministrazione di Capitalia, cioe' della Banca creditrice della Parmalat stessa. Potremmo affermare che Tanzi prestava i soldi a se stesso. Un evidente conflitto di interessi che non e' mai stato sollevato in termini generali. In sostanza quante imprese si trovano nella stessa situazione nella quale si e' trovata la Parmalat? Cioe' quanti e quali uomini, esponenti di imprese, siedono nei consigli di amministrazione delle banche? E' una domanda che rivolgiamo alla Banca d'Italia. Un'indagine del genere non dovrebbe essere difficile per l'Istituto bancario nazionale e servirebbe a delineare una mappa della commistione esistente nei rapporti tra banche e aziende. Cosa fa il delegato di un'azienda nel consiglio di amministrazione di una banca? Tutela gli interessi dell'azienda stessa, che possono non essere quelli della banca! E' noto a tutti che chiedere un prestito ad una banca significa farsi contare il numero delle sopracciglia, tante sono le garanzie richieste. Tale rigore e' applicato anche alle aziende che hanno un rappresentante in seno ai consigli di amministrazione degli istituti di credito? Abbiamo qualche difficolta' a crederlo. INQUINAMENTO: ALTRO CHE SALMONE INQUINATO! NOI ABBIAMO ANCORA IL DDT NEL SANGUE La notizia dei salmoni inquinati ha avuto notevole risalto nei media. L'inquinamento dovuto alla alimentazione desta non poca preoccupazione e ripropone la vera questione delle etichette alimentari: l'indicazione di cio' che mangia un animale che sara', a sua volta, mangiato dall'uomo. Sapere, come e' successo alle uova, da quale Stato provengono e come sono state deposte e' relativamente importante. Essenziale e' sapere cosa ha mangiato la gallina, o qualsiasi altro animale, perche' questo ci da' la misura di quanto saremo inquinati. Puo' sembrare strano ma nel nostro sangue c'e' ancora DDT. Alla anomala scoperta e' arrivata la Commissaria europea all'ambiente, Margot Wallstrom, che si e' sottoposta ad analisi del sangue, alla ricerca di sostanze chimiche tossiche immesse nell'ambiente e "trasmesse" al corpo umano. Nel sangue della Commissaria sono stati trovati ben 28 prodotti chimici dannosi, che possono provocare tumori, disfunzioni ormonali e riproduttive. Le analisi sono state effettuate presso l'Universita' di Lancaster (GB). L'indagine dimostra, tra l'altro, la persistenza degli inquinanti chimici, visto che il DDt e' stato proibito in Europa fin dal lontano 1983. Le sostanze individuate nel sangue appartengono a tre gruppi: * i policromo difeniletere, * i policloro difenile, PCB, dei quali fa parte la diossina; * i pesticidi a base di cloro. La via di assunzione di queste sostanze e' prevalentemente di carattere alimentare, attraverso il ciclo acqua-terra-animali-uomo. A conferma di cio' ricordiamo che qualche mese fa fu trovata diossina nel latte di bufala, quello con cui si fanno le famose mozzarelle. Motivo? L'inquinamento ambientale causato dalla combustione a cielo aperto di rifiuti: la diossina prodotta ricadeva sul suolo, nel quale pascolavano le bufale. Dalle bufale al latte, dal latte alle mozzarelle e da queste all'uomo. Questa catena la potremmo ripetere per qualsiasi altra sostanza. Potremmo scoprire cosi' che anche il pesce pescato, e tanto agognato, puo' contenere sostanze non proprio benefiche. CAPITALIA RIMBORSA BOND. BEN VENGA L'IMPLICITA AMMISSIONE DI COLPEVOLEZZA. ADESSO MPS SEGUA L'ESEMPIO Dopo la spaccatura del fronte bancario effettuata da Unicredit, Capitalia starebbe per rimborsare i piccoli risparmiatori che hanno investito in obbligazioni. Sebbene non si conoscano i dettagli del piano, il rimborso sarebbe totale nel caso in cui Capitalia abbia partecipato all'emissione e alla sottoscrizione dei titoli in qualita' di responsabile (lead manager) o co-responsabile (co-lead manager), mentre nel caso in cui Capitalia non abbia avuto un ruolo di guida garantira' una partecipazione del 50% nelle perdite. Il lavoro dei vari pubblici ministeri (in prima fila quello di Walter Marpelli di Monza) sta quindi producendo i primi frutti. Questi procuratori hanno prefigurato gli estremi della truffa. E' evidente che Capitalia sia pienamente consapevole delle proprie responsabilita' e che stia cercando di evitare il peggio. Adesso la strada di Capitalia deve essere seguita da tutte le altre banche che hanno partecipato al collocamento di questi bond spazzatura e dagli altri casi di risparmio tradito. Attendiamo che anche il Monte dei Paschi di Siena ammetta le sue colpe nella progettazione e vendita dei prodotti MyWay e 4You. Tali prodotti, infatti hanno tutti gli elementi per configurare il reato di truffa contrattuale. Attraverso i MyWay-4You, le banche del gruppo Monte dei Paschi di Siena vendevano delle proprie obbligazioni, quindi in conflitto di interessi, con un ricarico oscillante tra il 10 ed il 30%. Tale sovrapprezzo e' perfettamente documentabile. Facciamo un esempio concreto che potrebbe configurare il reato di truffa contrattuale. L'ultimo 4You emesso da Banca 121 nel Marzo del 2003 aveva come componente obbligazionaria il "PRESTITO OBBLIGAZIONARIO BANCA POPOLARE DI SPOLETO ZEROCOUPON 03.01.2003 - 03.01.2028 ISIN IT0003410658", nel regolamento del prestito si evince che il prezzo di emissione e' pari a 27,30 centesimi. Nella circolare 2630, release del 05/03/2003 nella quale Banca 121 comunicava a tutti i suoi promotori finanziari il prezzo di vendita dell'obbligazione, si legge che questa obbligazione doveva essere venduta al prezzo di 33,49 centesimi. In soli 5 giorni Banca 121 ha aumentato il prezzo del 23,04%! Non solo, quindi, i prodotti "4You" e "MyWay" sono stati venduti come piani di accumulo a fini previdenziali quando in realta' i contratti erano veri e propri "mutui di scopo" (avendo gia' due condanne per pubblicita' ingannevole), ma questi stessi contratti sono stati anche lo strumento per realizzare quello che potrebbe configurarsi come un "ingiusto profitto" e quindi il reato di truffa contrattuale. Questi elementi, attualmente, sono all'esame dei Procurati della Repubblica di Trani e di Lucca. Riteniamo quindi che sia giunto il momento che il Monte dei Paschi di Siena rimborsi tutti i "MyWay" e "4You" venduti ricavandone un ingiusto e ingiustificato profitto. CARTE DI CREDITO CLONATE. ATTENZIONE AGLI SPORTELLI BANCOMAT La clonazione della carta di credito non e' da augurare ad alcuno, ma, oltre ad essere un pericolo implicito nell'uso stesso (chi ci garantisce da un uso improprio dei dati una volta che si sono comunicati per questo o quell'altro acquisto? Solo l'onesta' del nostro interlocutore), puo' avvenire anche ad insaputa di entrambe le parti che stanno effettuando la transazione economica. Il metodo piu' conosciuto e' sicuramente la cattura di questi dati attraverso la via telematica, con quelle transazioni via Internet che stanno sempre di piu' entrando nella nostra quotidianita'. Ma oggi c'e' un nuovo pericolo, grazie ad un nuovo sistema a cui conviene prestare molta attenzione. E' successo presso uno sportello bancomat di un'agenzia della Banca di Roma della citta' di Latina. Su segnalazione di una persona che stava prelevando dei soldi, la polizia e' intervenuta sequestrando due piccoli marchingegni elettronici che, sistemati sul bancomat, nei pressi della fessura dove si inserisce la carta, come se fossero parte integrante della struttura, servivano in realta' a leggere e memorizzare i dati delle carte con cui venivano effettuati i prelievi di contante presso quello sportello. Poi, con i dati raccolti, la clonazione sarebbe stata cosa semplice. La polizia sta svolgendo indagini, per cui non si sa se, per esempio, questi marchingegni raccogliessero solo i dati che poi avrebbero dovuto essere raccolti fisicamente da chi aveva installato le macchinette, oppure li trasmettessero da qualche altra parte (ipotesi che non ci sembra tanto campata in aria). Comunque queste macchinette sono state rinvenute e siamo propensi a credere che non si possa trattare di un ritrovato estemporaneo, "fai-da-te" di un ladruncolo di zona, ma di qualcosa di presumibilmente piu' esteso e, per questo, ripagante ad un adeguato livello l'impegno profuso per concepirle, costruirle e applicarle. Per questo sara' bene che ognuno faccia molta attenzione agli sportelli automatici dove va a svolgere qualunque operazione che presuppone la digitazione del proprio codice segreto, di una qualunque delle varie carte che esistono in materia. E segnalarlo subito alle autorita' di polizia, si' da facilitare anche indagini che ci auguriamo portino alla repentina individuazione dei responsabili. Che -ripetiamo perche' si capisca l'importanza di questo appello- visto il notevole dispiego tecnologico, non ci sembra abbia le caratteristiche di una fatto circoscritto. SALDI, PARMALAT, SCIOPERI. IL CONSUMATORE VESSATO Al danno la beffa. La frase racchiude in sintesi le vicende che riguardano il cittadino consumatore e utente. L'ultima e' quella dei saldi fasulli. I prezzi aumentavano pochi giorni prima dell'inizio dei saldi per poi essere scontati: alla fine il prezzo era quello iniziale. L'invito ad effettuare un controllo dei prezzi e' stato ripetutamente fatto dalla nostra associazione e proprio ieri un quotidiano ha fotografato la "furbizia" dei commercianti, rendendo pubblico, se mai ce ne fosse stato bisogno, un andazzo che durava da un bel po' di tempo. Che dire del caso Parmalat? Ferma restando la responsabilita' penale dei vertici aziendali, quando verra' definita, rimane quella delle banche che hanno trasferito agli ignari risparmiatori titoli che avevano il valore della carta sulla quale erano stampati. Mentre sono scarse le speranze di riavere i soldi dalla Parmalat, piu' consistenti appaiono le probabilita' di riaverli aprendo un contenzioso con gli istituti di credito, alcuni dei quali, sentendo odor di bruciato, sono arrivati a piu' miti consigli e si dichiarano disponibili ad un rimborso. Sul fronte dei servizi pubblici non va meglio: tra scioperi "tradizionali" e selvaggi chi ne fa le spese e' l'utente, preso per il collo come un pollo. Piu' strillera' piu' rapidamente gli scioperanti potranno raggiungere i propri obiettivi. Che il danneggiato sia l'utente "nun je ne po' frega' de meno a nessuno". Che fare? Non tutto e' possibile, che' occorrerebbe armarsi di spada e scudo e menar fendenti. E' opportuno pero' non farsi fregare cedendo alle lusinghe e agli inviti ad aderire a commissioni, consigli, comitati e tavoli permanenti (e' la logica dei partiti che facevano parte dei comitati di gestione delle Usl o dei sindacati che partecipano ai consigli di amministrazione di vari enti, con la scusa del controllo e della gestione "democratica"). Partire con il piede sbagliato e' un errore strategico che bisognerebbe evitare. Si puo' discutere con tutti, definendo pero' i ruoli. Da una parte del tavolo ci sono i commercianti, le banche, i sindacati, ecc., dall'altra i consumatori. GIUSTIZIA E SUO FUNZIONAMENTO UNA DEBACLE CON L'AUMENTO DEL 9,3% DEI REATI CONTRO IL PATRIMONIO. A CUI, IN ATTESA DELLE RIFORME, PER EVITARE L'ESPLOSIONE C'E' SOLO UN RIMEDIO D'EMERGENZA E PURTROPPO PARZIALE: 24 ORE SU 24 DI LAVORO La relazione del procuratore generale della Cassazione, Francesco Favara, per l'inaugurazione dell'anno giudiziario, e' purtroppo la conferma di quella fotografia che -ogni giorno sul campo di battaglia- abbiamo gia' del settore: una débacle totale. Dove al primo posto c'e' quell'80% di reati che rimangono impuniti e che, nonostante un miglioramento di 1 punto percentuale rispetto al periodo precedente, e' drammaticamente un 80%. Subito seguito dalla denuncia di scarsa efficienza e della durata eccessiva dei processi. Facciamo notare, inoltre che, se nel periodo 1 luglio 2002 / 30 giugno 2003 le denunce sono complessivamente diminuite dell'1,3% (2.782.252), questo non vuol dire che la qualita' della nostra sicurezza e giustizia sia migliorata. Perche' a parte la diminuzione dell'1,7% delle denunce per omicidi tentati e consumati, e altrettanta diminuzione del 21% per quelle di violenza sessuale, per il resto e' tutto in aumento. Inoltre facciamo notare che, per queste in calo, non e' da escludere che, mentre per gli omicidi di fatto e' quasi impossibile che non siano denunciati, non e' cosi' per le violenze sessuali; e che la non-denuncia sia legata alla percezione della vittima di fare un gesto inutile, potrebbe trovare conferma nell'80% di impuniti di cui sopra. E che aumento. Se guardiamo i reati contro il patrimonio, i numeri schizzano in alto in modo esponenziale: +9,3% (che e' la percentuale complessiva dell'aumento delle denunce in merito a rapine -9,5%-, estorsioni -8%-, bancarotta -4%-, truffe -21%- e furti -4%), dove, in clima di reati finanziari a go-go, quel 21% delle truffe (.. e, rispetto al periodo di rilevamento, non era ancora scoppiato il caso Parmalat) fa la sua presenza trionfale. Ora tutti ci proporranno riforme di qua e di la', proprio come avevano fatto e detto negli anni passati e che hanno contribuito a scuotere leggermente le percentuali di impunita', ma certamente non quelle delle denunce. Noi non ci accodiamo al coro generale che in questo momento si levera'. Facciamo una sola proposta, pratica pratica, per recuperare tempo, con gli strumenti che ci sono a disposizione, senza doversi attorcigliare per anni sulle disquisizioni che -talvolta giustamente- sono alla base dell'approvazione di nuove leggi: il funzionamento delle attuali strutture giudiziarie 24 ore 24. Un recupero di tempo e credibilita' che presuppone solo un investimento economico (che non escludiamo che, in parte, possa anche essere chiesto ai cittadini che ne sono coinvolti: perche' non pagare di piu' per una giustizia impegnata ad essere migliore?). Investimento economico che potrebbe essere recuperato grazie al generale arricchimento che si potrebbe trarre dal conseguente aumento di fiducia degli italiani nella giustizia e relativo calo di reati. Ci rendiamo conto che questo sarebbe solo un rimedio parziale, ma per il momento non vediamo altre alternative, se non ritrovarci l'anno prossimo, alla prossima apertura dell'anno giudiziario, ad intrecciarci intorno a "zero virgola" o "uno" per cento. SCIOPERO DEI TRASPORTI A MILANO: UNA SOLUZIONE C'E' Si immagini che le modalita' dello sciopero attuato oggi dagli autoferrotranviari milanesi sia applicato alla sanita'. Le fasce di rispetto per i trasporti sono l'equivalente del servizio di pronto soccorso per la sanita'. Cosa direbbe un cittadino, compreso l'autoferrotranviere di Milano, che trovasse il pronto soccorso chiuso per sciopero? A chi dovrebbero essere addebitate le responsabilita' civili e penali di una tale scelta? Alla amministrazione ospedaliera o agli scioperanti? E se gli amministratori decidessero di fornire comunque un servizio di pronto soccorso di quali accuse sarebbero oggetto? Il personale sanitario sarebbe incolpato di crumiraggio? Queste domande le potremmo trasferire pari pari alla situazione milanese. Il "bello" di questa situazione e' che chi ci guadagna e' l'azienda milanese dei trasporti perche' non paga stipendi e costi mentre chi ci rimette sono gli scioperanti che non prendono lo stipendio, gli utenti che non usufruiscono dei servizi e la collettivita' cittadina che perde 380 milioni di euro (dati Camera di Commercio di Milano). Come strategia sindacale non c'e' male! Che fare dunque? Una soluzione c'e'. Come e' noto coloro che non rispettano la precettazione sono passibili di una multa fino a 516 euro (un milione delle vecchie lire) al giorno. Con quei soldi la Prefettura puo' organizzare un servizio di trasporto pubblico essenziale, magari limitato a quelle fasce orarie di rispetto che non sono onorate. Sarebbe l'equivalente del servizio di pronto soccorso di cui abbiamo accennato. Forza Prefetto, ci mostri cosa sa fare! PARMALAT: LA VIA DEL RISARCIMENTO NON SARA' BREVE E SEMPLICE. COSA FARE E COSA NON FARE In questi giorni continuiamo ad essere inondati di richieste per il servizio d'informazione gratuito sul caso Parmalat. Questo ci fa molto piacere (anche se ci comporta qualche problema organizzativo) perche' siamo consapevoli che queste persone, quantomeno, potranno evitare di rimanere delusi dalle molte iniziative che si vedono in giro e che sembrano organizzate piu' per approfittare della situazione che non per fornire un aiuto concreto. Fra le moltissime notizie che ogni giorno si accavallano (interrogatori, nuovi indagati, la scoperta di nuove -e piu' fantasiose- tecniche distrazione di fondi, etc.) non vi e' ancora nessuna concreta iniziativa che sia sensato fare in questo momento. Esposto in procura o alla guardia di finanza Chi vuole farlo lo faccia, magari utilizzando lo schema pubblicato nell'ormai famosa pagina predisposta dalla procura della repubblica di Milano all'indirizzo http://www.procura.milano.giustizia.it/parmalat.html. E' pero' importante essere consapevoli che questa denuncia non significa "mettersi in lista per ottenere il risarcimento". Si da' semplicemente comunicazione alla procura di cio' che e' successo chiedendo quindi di indagare. E' noto, pero', che la procura sta gia' indagando abbondantemente ed a meno che non si ritenga di avere elementi nuovi ed utili per le indagini, questo esposto rischia di essere una semplice perdita di tempo. Quindi e' bene non farsi false aspettative. Iscrizione al passivo Altri risparmiatori, piu' informati, ci chiedono consigli circa l'opportunita' di iscriversi al passivo. Questo e' un atto formale che e' gia' molto piu' sensato rispetto al precedente, ma riteniamo che sia ancora prematuro. Ci sono ancora alcuni mesi davanti a noi prima che scada questa opportunita' (che vale solo per alcuni obbligazionisti del gruppo) e ci sembra molto piu' opportuno avere ben chiaro il quadro della situazione prima di prendere questa o quella strada. Le responsabilita' delle banca Alcuni chiedono se possono agire legalmente contro le banche. Nella stragrande maggioranza dei casi, riteniamo che questa strada non sia opportuna. Salvo rari casi, infatti, riteniamo che la responsabilita' degli intermediari finanziari, nel caso Parmalat, sia talmente limitata che in un processo civile finirebbero per avere ottime probabilita' di spuntarla ed il risparmiatore, oltre al danno, avrebbe la beffa. Si potrebbe prendere in considerazione la strada dell'azione legale contro l'intermediario finanziario solo nel caso di importi veramente molto significativi, che rappresentavano la quasi totalita' degli investimenti detenuti presso quella banca. Le speranze per gli azionisti E' bene che tutti gli azionisti sappiamo che, per loro, le speranze di riavere qualche centesimo sono ridotte al minimo. Se mai dovessero ottenere dei risarcimenti, non sara' certo dalla Parmalat. Le sole speranze derivano dall'accertamento delle responsabilita' di terzi (a partire dai Tanzi, dagli amministratori, dai revisori, etc.) che dovrebbero quindi risarcire con i loro beni. Le speranze per gli obbligazionisti Costoro hanno maggiori speranze di ottenere un risarcimento parziale. E' bene pero' che sappiano che la soddisfazione dei loro crediti e' subordinata a quelli che vantano lavoratori, Stato, nuovi fornitori, vecchi fornitori e banche. E' necessario attendere il piano di ristrutturazione di Bondi per iniziare ad avere informazioni piu' concrete sulle speranze di riottenere parziali rimborsi. I tempi E' inutile nasconderci che questa vicenda non durera' settimane, non durera' mesi, ma durera' diversi anni. Tutti i casi passati, dai piu' recenti come l'Argentina e le Cirio a quelli storici, ci dimostrano che questi casi, purtroppo, vanno avanti molti anni. E' molto duro da accettare, ma e' un dato di fatto Il ruolo dell'Aduc In questa brutta, bruttissima storia, "Aduc-Investire Informati" sta cercando di ricoprire un ruolo d'informazione oggettiva che non alimenti illusioni ne' false speranze. Vediamo, purtroppo, che ci sono in giro molte persone che si stanno approfittando di questa storia (come prima si sono approfittati degli altri casi che hanno sperperato i risparmi degli italiani) per ottenere piccoli vantaggi personali. Una piccola cosa concreta che noi possiamo fare, in questa circostanza, e' evitare che i risparmiatori che gia' hanno ricevuto un danno dalla Parmalat vengano anche ulteriormente sfruttati da questi personaggi. Per questo abbiamo predisposto il servizio di aggiornamento gratuito ai sottoscrittori di azioni e/o obbligazioni Parmalat. Per usufruirne e' sufficiente compilare questo form: http://investire.aduc.it/php/parmalat.php Lo scopo, in primo luogo, e' di informare tempestivamente i risparmiatori quando (e se) vi saranno iniziative concrete che potranno aumentare in qualche modo la probabilita' di ottenere un risarcimento totale o parziale. Chi si iscrivera' a questo servizio, ricevera' ogni 14 giorni la newsletter di Investire Informati che conterra' gli aggiornamenti piu' importanti sull'evoluzione della vicenda. MYWAY-4YOU: NUOVO SUCCESSO DELLE INIZIATIVE GIUDIZIARIE CONTRO IL GRUPPO MPS UN'ORDINANZA DI UN GIUDICE PER SOSPENDERE I PAGAMENTI E REVOCA DELLA SEGNALAZIONE IN CENTRALE RISCHI: TRASMESSI GLI ATTI ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA Il tribunale di Lecce (sezione distaccata di Tricase) nella persona del dott. Umberto De Giovanni, con procedimento d'urgenza (ex-700 c.p.c) ha accolto le richieste di un risparmiatore che aveva acquistato il prodotto finanziario "MyWay" dalla Banca del Salento (poi diventata Banca121 e oggi assorbita dal gruppo Monte dei Paschi di Siena). Il risparmiatore era difeso dall'avv. Giuseppe Romano del foro di Lecce, che collabora con l'Aduc e che ha gia' imbastito circa 200 procedimenti di risparmiatori di Lecce e province limitrofe incappati nelle maglie dei prodotti "MyWay-4You", rigettando il principio della valutazione "caso per caso", propugnando la nullita' dei piani di finanziamento in parola. Il dispositivo del giudice dice testualmente: "... va disposta l'immediata sospensione della esecuzione, da parte della ricorrente, del pagamento dei ratei mensili dovuti alla resistente, in esecuzione del contratto impugnato, sino alla pronuncia definitiva di merito. Va altresi' ordinato, alla resistente, di segnalare alla Centrale Rischi della Banca d'Italia il presente provvedimento ai fini della revoca della segnalazione fatta a suo tempo, secondo obbligo istituzionale." Sono da rilevare le considerazioni che il giudice fa in relazione al cosiddetto "fumus boni iuris". Il giudice, infatti, oltre a rilevare i molti elementi di nullita' e/o annullabilita' del contratto, ritiene anche non prive di fondamento i rilievi di carattere penale. Si legge nell'ordinanza: "Tanto specie al cospetto della nutrita serie di eccezioni di nullita' e/o annullabilita' del contratto di finanziamento sollevate e richiamata, nonche' all'istanza di trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica, per le eventuali valutazioni sui punti di penale interesse in ricorso prospettati con riferimento alle ipotesi criminose di cui agli artt. 640 e 61 n* 7 e 11 nonche' art. 644 C.P." Cio' detto il giudice ha ordinato alla cancelleria di trasmettere gli atti alla Procura della Repubblica di Lecce. Il giudice, quindi, pur non entrando nel merito delle violazioni civili e/o penali evidenziate dal risparmiatore che ha fatto ricorso (giudizio che verra' espresso nel corso del processo di merito) ha ritenuto che e' la struttura stessa del prodotto ad essere censurabile. Al di la' di tutte le considerazioni giuridiche che si possono fare, il problema e' che non si ravvisa nessun interesse nel sottoscrivere un contratto come il "MyWay-4You". Questo e' il nodo del problema, per usare le parole del giudice: "... fanno insorgere pesanti dubbi sulla congruita' della scelta suggerita o imposta rispetto alle esigenze del cliente che, al di la' delle mere apparenze formali gia' evidenziate, in realta' nella circostanza altro intento ed interesse non aveva se non quello di conseguire una forma di investimento "protettiva" del proprio risparmio e non di mero rischio". Non possiamo che accogliere con soddisfazione questo ulteriore successo delle iniziative giudiziarie contro il "MyWay-4You". Questo provvedimento non e' il primo e non sara' certamente l'ultimo. Fra qualche settimana verra' sciolta la riserva per un altro provvedimento d'urgenza del tribunale di Lecce e le procure della repubblica di Trani e Lecce stanno gia' indagando su questi prodotti (oltre che su altri prodotti contestati di Banca 121). Quando comprendera' la Banca che sarebbe molto piu' opportuno seguire l'esempio di altre banche che in questi giorni stanno annunciando rimborsi e predisporre un piano di risarcimento per tutti i sottoscrittori del "MyWay - 4You"? Speriamo presto, nel frattempo andiamo avanti con le azioni legali. TUTELA DEL RISPARMIO. LE BUONE INTENZIONI DELLA REGIONE TOSCANA SI INFRANGONO SUL CONFLITTO DI INTERESSI E SULL'APPIATTIMENTO ALL'INUTILE E DANNOSA STRATEGIA MPS ... SEMPRE SE L'OBIETTIVO FOSSE STATO LA TUTELA DEI RISPARMIATORI... Ieri (13 gennaio) il Consiglio regionale della Toscana si e' riunito per affrontare la questione della tutela del risparmio, in virtu' del fatto che una delle principali banche nell'occhio del ciclone, Mps, e' un pilastro del territorio che lo stesso Consiglio rappresenta. Posto nella tradizionale dicotomia destra/sinistra - governo/opposizione, il confronto non e' stato interessante per qualita' di argomenti e argomentazioni, tutte viziate per l'appunto da questa dicotomia. Per capire, basti ricordare che l'amministrazione (governo di centro-sinistra) per difendersi dalle accuse dell'opposizione (centro-destra), non ha avuto niente di meglio che tirare in ballo che per l'acquisto di Banca121 da parte di Mps c'era anche il parere favorevole -nel 1999- di quattro societa' di consulenza tra cui lo studio Tremonti dell'attuale ministro, e che cio' che accade contro i risparmiatori oggi, e' dovuto anche alla legge che depenalizza il falso in bilancio. Repliche -a nostro avviso- a livello di ignoranza (voluta o meno, poco importa) e da "bar dello sport". E infatti la conclusione non avrebbe potuto essere altro -com'e' stato- che la sottolineatura positiva dell'accordo del Mps con alcune associazioni di consumatori per il tavolo di conciliazione sui prodotti "MyWay-4You" e per quello preannunciato sui falsi Btp etc.. Il contesto in cui avviene questo appiattimento sull'inutile (dal punto di vista dei risparmiatori, non certo della banca) e dannosa strategia/commissione del Mps (che ha risolto solo lo 0,44% dei casi analizzati), e' quello di conflitto di interessi. Perche' e' bene ricordare che la Regione Toscana e' parte in causa nella proprieta' del Mps e, come quando si chiede all'oste se il vino e' buono, non poteva che rispondere "ottimo e abbondante". Se questo era l'obiettivo del presidente del Consiglio regionale Riccardo Nencini, quando ha auspicato una maggiore tutela dei risparmiatori con iniziative della Regione stessa, siamo in alto mare. Non solo, ma e' anche la conferma di quanto avevamo gia' rilevato nell'iniziativa del presidente Nencini: "aria fritta", in quanto carente di caratteristiche (indipendenza, autonomia, con totale assenza di commistione economica e politica) per far si' che l'iniziativa non sia giudicata dai risparmiatori come la solita per auto-assolversi dagli errori del passato e del presente. Il Consiglio regionale non avrebbe quindi dovuto far niente prima di portarsi fuori dal capitale e dalla gestione del Mps? In attesa di questa necessaria decisione, avrebbe potuto fare l'unica cosa possibile per dare un segnale forte, di un nuovo indirizzo: chiedere a Mps il rimborso totale di tutti i prodotti finanziari oggi nell'occhio della magistratura civile e penale. Non lo ha fatto ed ha preferito auto-incensarsi sposando in toto la strategia Mps. Non solo, ma l'opposizione che aveva chiesto il confronto, non lo ha chiesto neanche lei, preferendo portare il tutto solo su un livello di scontro politico tra le parti. Cioe' quello che, agli occhi del risparmiatore beffato, e' solo un parlarsi addosso a discapito delle sue tasche e della credibilita' delle istituzioni. Continuiamo a farci male? AUTORITA' DEL RISPARMIO. VERSO UN GRANDE INCIUCIO CON LA PALESE VIOLAZIONE DELLA SEPARAZIONE DEI POTERI DELLO STATO? L'incontro che c'e' stato nei giorni scorsi presso l'Aspen Institute di Roma, in cui esponenti di Governo e altrettanti di opposizione si sono confrontati per raggiungere una intesa sulle nuove norme per la tutela del risparmio, ci sembra che parta con molti dubbi e punti oscuri. A noi ci stava bene -grossomodo- la proposta originaria del ministro dell'Economia Giulio Tremonti, con una super-Consob + i nuovi e diversi poteri di Bankitalia e Antitrust, pur avendo rilevato che rimaneva il problema del segreto d'ufficio dietro il quale la Consob in tutti questi anni si e' trincerata, per giustificare il suo rifiuto ad intervenire nelle specifiche questioni sollevate dai singoli risparmiatori. Ma i poteri dovevano compensarsi tra di loro, cosi' come quelli di Governo e opposizione, per cui siamo al risultato odierno, sui cui sviluppi, per il momento, siamo tutti in attesa. E su cui, avere il timore di un grande inciucio, sulle tasche dei risparmiatori, ci sembra spontaneo. Ci sono alcuni ma, dalla parte dei risparmiatori e del diritto, su cui chiediamo lumi. Il piu' importante e' la presenza a questo incontro presso l'Aspen del pm della procura di Milano Francesco Greco, che indaga sui conti Parmalat. Che ci faceva li' un magistrato cosi' coinvolto nelle indagini dello scandalo del momento che ha generato in modo forzoso la necessita' di revisione delle regole del gioco? Cosa c'entra il potere giudiziario con quello politico? Non e' la separazione dei poteri la garanzia alla base del nostro sistema? Comprendiamo che i poteri si devono anche ascoltare fra di loro e, perche' no, anche darsi consigli. Ma era proprio il caso di interpellare un pm cosi' al centro di una indagine da cui -senza essere visionari ed estremisti- e' altamente probabile ci sara' una gigantesca ricaduta a birillo di vari coinvolti, in tutti gli ambiti dei vari poteri dello Stato? E quali garanzie di autonomia ed equidistanza dalle parti potra' ora fornire il pm Greco nello svolgimento della sua difficile funzione? Non ci piace pensarlo e dirlo, ma ci sembra proprio di essere nel bel mezzo di uno di quei sistemi "sudamericani" (e' un modo di dire che non ci piace, ma ci sembra che renda il concetto) di un tempo non tanto lontano dove i concetti e le pratiche di separazione dei poteri non esistevano, e dove l'accorpamento dei poteri in un solo ambito ha portato a disastri che, purtroppo, molti stanno ancora vivendo. A questo punto ci e' venuto piu' che un ragionevole dubbio se i nostri risparmiatori che dovrebbero essere tutelati, lo saranno veramente. ------------------------------------------- LA SCHEDA PRATICA CODICE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI E' entrato in vigore il 1 gennaio 2004 il decreto legislativo n.196 del 30 giugno 2003, "Codice in materia di protezione dei dati personali". E' il primo tentativo di comporre in modo organico le disposizioni, succedutesi in questi anni, relative alla privacy. Il Testo Unico stabilisce nuove garanzie per i cittadini, razionalizza le norme esistenti, semplifica gli adempimenti, e sostituisce la legge "madre" sulla protezione dei dati, la n. 675/1996. Il Codice e' diviso in tre parti: - la prima, e' dedicata alle disposizioni generali, riordinate in modo tale da trattare tutti gli adempimenti e le regole del trattamento con riferimento ai settori pubblico e privato; - la seconda, e' dedicata a specifici settori. Oltre a disciplinare aspetti in parte inediti (informazione giuridica, notificazioni di atti giudiziari, dati sui comportamenti debitori), completa anche la disciplina, attesa da tempo, per il settore degli organismi sanitari e quello dei controlli sui lavoratori; - la terza, affronta la materia delle tutele amministrative e giurisdizionali con il consolidamento delle sanzioni amministrative e penali. Sanita' Il Codice semplifica l'informativa da rilasciare agli interessati, e consente di manifestare il necessario consenso al trattamento dei dati con un'unica dichiarazione resa al medico di famiglia o all'ospedale. Sono state codificate alcune misure per il rispetto dei diritti del paziente: distanze di cortesia, modalita' per gli appelli in sala di attesa, certezza e cautele nelle informazioni telefoniche e nelle informazioni sui ricoverati, estensione della riservatezza anche per gli operatori sanitari non tenuti al segreto professionale. Dal 1 gennaio 2005 saranno introdotte le ricette impersonali, ossia non sara' sempre identificabile il nome del paziente, ma solo se necessario. Per i dati genetici e' previsto il rilascio di un'apposita autorizzazione del Garante, sentito il ministro della Salute. Per le cartelle cliniche sono previste particolari misure per distinguere i dati del paziente da quelli eventualmente riguardanti altri interessati, e specifiche cautele per il rilascio a persone diverse dall'interessato. Trattamento dati personali in ambito giudiziario Nel Codice sono meglio garantiti i diritti della personalita' delle parti. E' previsto che l'interessato chieda nel processo, di apporre sulla sentenza un'annotazione con la quale avvisi che, in caso di pubblicazione del verdetto su riviste giuridiche, su supporti elettronici o di diffusione telematica, i suoi dati siano omessi . Con una espressa disposizione si tutelano maggiormente i minori, non solo nel processo penale, ma anche nei procedimenti civili e amministrativi. Pubblica amministrazione Il Codice impone la regola della busta chiusa per la notifica effettuata a persona diversa dal destinatario. Liste elettorali Non possono essere piu' usate per promozioni commerciali, ma solo per scopi collegati alla disciplina elettorale e per finalita' di studio, ricerca statistica, scientifica o storica o a carattere socio-assistenziale. Telecomunicazioni I cittadini potranno piu' specificatamente decidere se essere inseriti nell'elenco telefonico e le modalita' con le quali comparirvi, ovvero se il numero di telefono e l'indirizzo possano essere adoperati per ricevere informazioni commerciali o solo per comunicazioni personali. Sono previste misure per combattere il fenomeno delle chiamate di disturbo. Confermato il diritto a ricevere, su richiesta, le fatture dettagliate (con le tre ultime tre cifre "in chiaro"). Spamming L'invio di messaggi attraverso sistemi automatizzati richiede il consenso degli interessati. Il cliente deve essere informato, dall'azienda, della possibilita' di opporsi ai "messaggi indesiderati". Internet, videosorveglianza, direct marketing, centrali rischi private Per settori cosi' delicati, il Codice conferma la necessita' di appositi codici deontologici. Sanzioni Sanzioni pecuniarie e penali aumentate per chi viola la privacy, in particolare per l'uso dei dati senza consenso degli interessati, per il mancato adempimento di un provvedimento del Garante, per la mancata informativa di cosa si intenda fare dei dati. Notificazione E' semplificato l'atto con cui le imprese, il professionista o la Pubblica Amministrazione segnalano all'Autorita' cosa intendano fare dei dati in proprio possesso. La notifica e' necessaria solo per il trattamento di dati sensibili (specie se sanitari), per quelli particolarmente a rischio effettuati con strumenti elettronici, nel campo della "schedatura" dei consumatori, nelle procedure di selezione del personale e ricerche di marketing, nelle ipotesi di utilizzo di informazioni commerciali e relative alla solvibilita' del cliente. Diminuiscono le ipotesi di notifica obbligatoria e ne sono snellite le modalita'. Consenso Nel Codice e' sviluppato il principio del bilanciamento degli interessi, con uno snellimento degli adempimenti a carico delle aziende. Resta sostanzialmente confermata la necessita' del consenso, ma sono previste delle ipotesi di esonero per alcuni settori. Informativa Rimane fermo l'adempimento dell'informativa preventiva al trattamento dei dati. Il Garante puo' individuare una modalita' semplificata, in particolare per i servizi telefonici d'assistenza e d'informazione al pubblico (es. per i call center). (Katia Moscano) ------------------------------------------- LA PULCE NELL'ORECCHIO Articoli e riflessioni con il preciso scopo di mettere il dubbio -con l'informazione- sulla solidita' di diffuse certezze o distrazioni sui nostri consumi o sui servizi di cui usufruiamo. LA RIDDA DELLE "E" -OVVERO: PIU' CHE 'L DOLOR, POTE' IL DISGUSTO Da qualche anno sono arrivata a scoprire che, per nutrirmi bene, non ho bisogno di chiedere la vita ad alcun animale. Cio' che la stessa tradizione italiana, specialmente, della cosiddetta "cucina povera", mi offre -pane e pasta, cereali e legumi, qualche uovo e un po' di formaggio, verdure e frutta- mi assicura, a quanto sperimento, una dieta varia e sufficientemente ricca per i miei bisogni alimentari di persona ormai di una certa eta'. La carne, tuttavia, la mangio, se me la offrono le persone che mi invitano a pranzo, o la cucino io stessa, nel modo piu' semplice, le rare volte che invito a casa mia persone per le quali non esistono proprio alternative. Del resto, la carne, non e' che non mi piaccia; oltretutto sono cresciuta in una casa in cui la carne si sapeva cucinare, tutto il resto, specialmente le verdure, assolutamente no. E talora mi prende la nostalgia -che so- di una rosticciana, o, piu' semplicemente, di una bella salsiccia alla brace..... Come e' successo qualche giorno fa. Non mi piace crearmi da sola motivi di nevrosi, imprigionandomi in imposizioni e divieti che poi -lo so bene- mi si ritorcono contro, e, dato che ero al supermercato, mi sono diretta al banco della macelleria per comprare una salsiccia fresca, perche' quelle preincartate suscitano in me istintivamente diffidenza e un sovrappiu' di tristezza -come se l'animale fosse stato ammazzato due volte. Non so perche', ma e' cosi'. C'era gente in coda e, mentre aspettavo il mio turno, pregustando la vista, il profumo e il sapore di questa bella salsiccia arrostita con polenta, piatto per me ormai del tutto inusitato, lo sguardo si e' posato sul cartellino con la lista degli ingredienti, che faceva bella mostra di se' (com'e' giusto che sia) sopra il festone di salsicce adagiato nel banco refrigerato. Piu' per ingannare il tempo che per altro, mi sono messa a leggerlo: "SUINO, SALE, AGLIO" -va bene. Poi: "SPEZIE" -ma quali? Pepe, immagino. E poi: "SACCAROSIO, DESTROSIO, LATTOSIO" - ohibo', ma questa e' roba che so che devo evitare. Ma come: scelgo di mangiare qualcosa che, come dice la parola, ha a che vedere col "sale", e mi ritrovo a che fare con una sfilza di zuccheri? Boh! Andiamo avanti. Ma, nel rigo di sotto era in agguato un'altra sorpresa ancora piu' agghiacciante che, per qualche istante, mi ha fatto temere per la salute dei miei occhi. Che cosa stava succedendo? Ci vedevano doppio, triplo? Mi davano i numeri? Ho inforcato gli occhiali. No, non era cosi'. La vista faceva, da brava, il suo dovere. A dare i numeri, intessendo una sorta di ridda di "E", era la realta' -la costituzione della mia agognata, succulenta salsiccia: "E 262" (correttore di acidita') -"E 301" - "E 302" (antiossidante) -"E 120" (coloranti) -"E 252" (conservanti). Mi e' passata la voglia. Sull'istante. Senza rimpianti. E me ne sono andata, mentre qualcosa dentro di me sorrideva con un certo compiacimento davanti all'ironia della sorte, e adattava molto liberamente all'occasione l'eco di un celebre verso dantesco: "piu' che 'l dolor (per l'animale) pote' il disgusto (per gli additivi)". NOTA "Poscia, piu' che 'l dolor, pote' 'l digiuno" e' la tragica chiusa dell'episodio del Conte Ugolino, il nobile pisano condannato, per tradimento della patria, a morire di fame con i giovani figli e nipoti. Il fatto, che era avvenuto nel 1288, e' narrato da Dante Alighieri nel canto XXXIII dell'"Inferno" dalla prospettiva dello stesso conte Ugolino, che non nega di essere stato un traditore (del resto e' punito proprio per questo peccato), ma denuncia tutta la disumanita' della pena a cui era stato condannato, l'orrore di aver ceduto alla fame, cibandosi della carne di uno dei giovinetti morti prima di lui. ------------------------------------------- La rivista Avvertenze e' gratuita, ma i contributi sono graditi. Se ci credete utili, sosteneteci con l'adesione di Euro 25,00 o un contributo a scelta: ccpostale 10411502 oppure cc bancario 7977/00 Abi 06160 cab 02817 oppure tramite carta di credito, direttamente dal portale dell'associazione ------------------------------------------- ------------------------------------------- legge sulla privacy. 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