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R: Comunicato stampa - esito incontro con ditta Angelini
- Subject: R: Comunicato stampa - esito incontro con ditta Angelini
- From: "Beatrice Bardelli" <reginadelmare at tiscali.it>
- Date: Tue, 4 Nov 2003 13:10:38 +0100
Egregio Andrea Mazzi, il suo ragionamento non fa una piega. Come certi ragionamenti di Berlusconi che sono costruiti con il meccano a tavolino e stanno sempre in piedi, confondendo gli interlocutori con il cervello un pò annebbiato dai nonsense televisivi. Anche il suo ragionamento è un nonsense. E glielo spiego. Lei parla di consumo etico. Bene. Partiamo dal concetto di <consumo>. Quando si parla di consumo si intende l'atto del consumare, che comprende la scelta di un prodotto tra tanti (mele stark, granny smith, gold, renette ecc.), l'acquisto in uno dei tanti luoghi dove la merce viene venduta (negozio, supermercato, mercatino all'aperto ecc.) ed il conseguente consumo personale per soddisfare un bisogno. Un atto che può essere fatto da tutti, uomini e donne, senza distinzione di età, sesso, religione o altro, e che può essere reiterato ovvero si può ripetere nell'arco della giornata, della settimana, del mese, dell'anno. Come può essere il mangiare della frutta con o senza pesticidi, bere dell'acqua in bottiglia o di sorgente, indossare un abito colorato con sostanze tossiche o innocue ecc. ecc. Lei pretende ed intende identificare come <prodotto di consumo> un prodotto farmaceutico che per sua stessa natura può essere assunto ESCLUSIVAMENTE in casi eccezionali ed UNICAMENTE da donne che hanno DECISO (espressione di una volontà personale) di rivolgersi ad un MEDICO (unico referente abilitato a prescrivere il farmaco) perché PRESCRIVA loro una RICETTA (senza ricetta il farmaco non può essere venduto) da consegnare in FARMACIA (unico referente che può vendere il farmaco) per ritirare il <prodotto> da lei messo sotto accusa. I farmaci, lei mi insegna, non sono considerabili certo <prodotti di consumo> a meno che lei non creda che le donne siano, per la loro specifica natura sessuale, farmacodipendenti. Con o senza quell'anima che la Chiesa ha riconosciuto alle donne solo da qualche secolo. E passiamo all'etico. Il suo ragionamento non è etico perché nega un presupposto fondamentale dell'etica in senso etimologico ovvero che sia un fatto di costume (da ethos, costume). L'eccezionalità del caso che porta una donna a rivolgersi ad un medico per poter acquistare il prodotto farmaceutico messo da lei sotto accusa fa sì che tale scelta non possa essere considerata come un <fatto di costume> ma come un <fatto raro>. Basta chiedere ad una qualsiasi farmacia (come ho fatto io) per sapere che di quel farmaco vengono vendute pochissime confezioni non al giorno ma addirittura al mese. Ora lei pretende di impedire questa scelta ergendosi ad unico giudice delle libere scelte di donne che, credo lei lo sappia, possono essere cattoliche, cristiane, musulmane, atee, agnostiche ecc. Ma credo che lei intenda boicottatore questo farmaco pensando che tutte le donne siano cattoliche e che tutte le donne credano nella esistenza dell'anima in un <feto> appena concepito. Le assicuro che non è così. La libertà di pensiero, di espressione e di religione è costituzionalmente garantita, almeno, e per ora, in Italia. Anche per le donne. Ma lei pretende di sostituirsi alla libertà di espressione, anche religiosa, delle stesse donne cattoliche le quali, se credono che assumere quel farmaco, comporti l'uccisione del <feto> appena concepito hanno la GRANDE LIBERTA' di non ricorrere al medico per farsi prescrivere la ricetta per quel prodotto che lei vuole boicottare. Ma forse lei considera le DONNE CATTOLICHE delle ribelli disobbedienti o peggio dei soggetti deboli che hanno bisogno di TUTELA, ovvero di non trovare quel farmaco in farmacia. Ma se lei si è arrogato il diritto di ergersi a paladino delle donne cattoliche vorrei sapere con quale diritto lei ha deciso di ergersi a paladino di donne che non sono cattoliche praticanti e che non le riconoscono questo ruolo? Come a <pigliatutto> lei non fa distinzione e per la sua ERRATA concezione della LIBERTA' di SCELTA delle DONNE lei pretende di imporre il suo punto di vista a tutte le donne. Come nei paesi a dittatura totalitaria. Ma non in Italia, cordialmente, Beatrice Bardelli libera cittadina italiana ---------- > Da: Andrea Mazzi <apg23mo at comune.modena.it> > A: consumocritico at peacelink.it > Oggetto: RE: Comunicato stampa - esito incontro con ditta Angelini > Data: martedì 4 novembre 2003 1.30 > > Se ho inviato il comunicato a questa lista e' perche' penso che questa > campagna rientri a pieno titolo tra gli argomenti di questa lista. > > Infatti la "Campagna di pressione sull'Angelini" e' una campagna di > pressione nei confronti di una ditta che sta commercializzando un prodotto, > il Norlevo, che causa la morte di migliaia di bambine e bambini appena > concepiti; la Campagna vuole mettere in atto una serie di azioni di > pressione di tipo nonviolento, tra cui l'ultima potrebbe essere il > boicottaggio dei prodotti della multinazionale farmaceutica, per giungere > al ritiro di questo prodotto dalla circolazione (e come tutte le campagne > di questo tipo, per ora ha fatto il primo passo: incontrare i vertici > dell'azienda per esporre le proprie richieste). E' dunque una campagna di > consumo etico a tutti gli effetti, in cui appunto un gruppo di consumatori > mette in discussione una ditta e in particolare un suo prodotto per ragioni > etiche; anzi una delle piu' importanti, in quanto al centro della campagna > c'e' la difesa di un diritto umano fondamentale. > > Si tratta senza dubbio di una nuova frontiera del consumo critico, in > quanto interessa un ambito, quello della vita nascente, che finora non era > stato toccato da campagne di questo tipo, ma che ora e' necessario avviare, > in quanto sta diventando sempre piu' un settore oggetto degli interessi > economici delle ditte farmaceutiche, a danno dei piu' deboli. > Per inciso, il nome e gli scopi della Campagna non sono legati a una > particolare confessione. Questa e' una campagna a difesa della vita, e la > vita non ha colore, ne' bandiera. > > Leggo dal sito di Peacelink che tra gli argomenti di questa lista ci sono > "le questioni del consumo etico " e "il potere economico che ognuno di noi > ha come consumatore nello scegliere e non scegliere certi prodotti e quindi > riguarda anche i boicottaggi per ragioni etiche", e infine "denuncia e > boicottaggio di prodotti che (...) sono venduti da compagnie o privati la > cui strategia economica e' in contrasto con i diritti dell'uomo o con > qualsivoglia principio etico o morale." Non e' proprio quello che sta > facendo questa campagna? > > Ovviamente come in qualunque realta' pluralista probabilmente ci sono > iscritti a questa lista che non condividono i principi, gli scopi o il > metodo di questa campagna. Ma questo non fa venire meno il rispetto per le > opinioni e i punti di vista degli altri iscritti. > > Saluti di pace > Andrea Mazzi > > At 08.29 03/11/03 +0000, you wrote: > >Buongiorno > >Non Le sembra che questa mail sia abbondantemente fuori tema? La ML si chiama > >"consumo etico", e non trattiamo usualmente (sono iscritta da molti mesi) > >temi legati strettamente ad una morale solo cattolica. > >La prego di astenersi nell'inviare nuovamente mail su tale argomento, che > >non andrà trattato in questa sede. > >Cordiali saluti > >Caterina > > > > > > > > > -- Messaggio originale -- > > > Date: Mon, 03 Nov 2003 00:20:20 +0100 > > > To: consumocritico at peacelink.it > > > From: Andrea Mazzi <apg23mo at comune.modena.it> > > > Subject: Comunicato stampa - esito incontro con ditta Angelini > > > Reply-To: consumocritico at peacelink.it > > > > > > > > > > > > Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII > > > Servizio Maternità Difficile > > > > > > Rimini, 29 ottobre 2003 > > > > > > COMUNICATO STAMPA > > > > > > Si è tenuto ieri a Roma alle ore 10 presso la sede della ditta Angelini > >un > > > > > > incontro tra alcuni responsabili della ditta e rappresentanti della > > > "Campagna di pressione sull'Angelini", a riguardo della diffusione da > >parte > > > > > > della ditta del Norlevo, la cosiddetta "pillola del giorno dopo". > > (...) > > > > ----------
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