Biologici, equosolidali e coraggiosamente etici: gli agricoltori e apicoltori di Mediterrabio raccontano la storia dei loro prodotti al Sana 2003



Comunicato stampa

 Biologici, equosolidali e coraggiosamente etici: gli agricoltori e
apicoltori di Mediterrabio

raccontano la storia dei loro prodotti al Sana 2003





Bologna, 11 settembre 2003. Il legame fra chi produce biologico e il
consumatore non è mai stato così forte e trasparente. Grazie a
Mediterrabio, la società bolognese che commercializza i marchi biologici
Alce Nero, Mielizia da Conapi, quello equosolidale Mondovero e i prodotti
Libera Terra provenienti dai terreni confiscati alla mafia. Mediterrabio è
presente al Sana 2003 con uno stand dove sono gli stessi agricoltori e
apicoltori a raccontare la storia dei loro prodotti.

Francesco Panella, Giorgio Fraulini, Luca Bonizzoni, Rosy Boveri e Marica
Parandero sono ad esempio alcuni degli apicoltori di Conapi che hanno
permesso di tradurre in realtà l'idea de "Il nostro miele": la prima linea
di mieli "bio" con la carta d'identità stampata sull'etichetta, grazie alla
quale il consumatore può conoscere il nome dell'apicoltore che ha raccolto
il miele, la provincia di provenienza, la data di raccolta, i consigli
d'uso, la numerazione progressiva del vaso e del lotto. Con la stessa
filosofia è stata creata la linea "I grandi mieli d'Italia" con percorso di
tracciabilità on line.

Daniele Manzo e Giorgio Pinarelli sono invece fra gli artefici dei nuovi
risi biologici - baldo liscio e integrale, vialone e arborio - del
vercellese di Alce Nero, anche questi muniti di "carta d'identità".

La gamma di prodotti equosolidali Mondovero, garantiti dal marchio
TransFair Fairtrade, sia convenzionali che biologici, a sua volta si
arricchisce di nuove referenze. Come il caffè monoprovenienza che la
cooperativa La Alianza coltiva negli altopiani del Costarica, o il 100%
arabica cresciuto, in Nicaragua "debajo de la sombra" (sotto l'ombra degli
alberi) a 1000-1500 metri e raccolto da  Moreno Santos e dagli altri soci
di Prodecoop.

Fra le nuove proposte di Mondovero anche un miele d'altura, particolarmente
puro, che Luis Herrera e i suoi colleghi apicoltori riuniti nella
cooperativa Copiasuro in Guatemala ottengono da api allevate in zone
incontaminate, e lo zucchero di canna integrale biologico dei 2200 soci di
Cepicafè, nella Sierra de Piura in Perù.

Infine dalla cooperativa Placido Rizzotto di Corleone arriva un'ottima
nuova pasta artigianale tipica a marchio Libera Terra: Gianluca Faraone -
presidente della cooperativa - e gli altri soci lavorano i cento ettari un
tempo proprietà del boss della mafia Totò Riina e di un suo prestanome,
terreni confiscati e sui quali ora si coltiva un grano buono per chi lo fa
e per chi lo consuma.

In ognuna di queste realtà si privilegia l'unicità della provenienza
territoriale, dando vita a prodotti lavorati in un'area ben determinata da
singole cooperative di agricoltori secondo il metodo dell'agricoltura
biologica e rispettando, come sempre, l'ambiente, le persone e il loro
lavoro. "Creazioni" opera di persone che condividono il medesimo obiettivo:
portare sulle tavole degli italiani alimenti di qualità, genuini,
biologici, che esprimono fino in fondo la tipicità agricola e alimentare
dell'area da cui provengono. Agricoltori di territori anche molto distanti
fra loro, ma che operano insieme e distribuiscono direttamente sul mercato
prodotti con un "doc" molto speciale.









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