CAMPAGNA KAPPA: le parole di Boglione - Clean Clothes Campaign
- Subject: CAMPAGNA KAPPA: le parole di Boglione - Clean Clothes Campaign
- From: "Ersilia Monti" <ersilia.monti at mclink.it>
- Date: Wed, 5 Mar 2003 19:53:43 +0100
CAMPAGNA KAPPA: le parole di Boglione – Clean Clothes
Campaign
La campagna ha totalizzato 2500 cartoline e 5000 email spedite. A Torino il presidente di BasicNet annuncia una ‘pausa di riflessione’: sospendera’ temporaneamente l’approvvigionamento di capi di abbigliamento dalla Birmania. Il 19 febbraio 2003, a Torino, nell’ambito dell’iniziativa “Olimpiadi 2006 e responsabilita’ sociale” organizzata dalla Campagna Biancaneve, si e’ tenuto un incontro pubblico fra Francesco Gesualdi del Centro Nuovo Modello di Sviluppo e Marco Boglione, presidente di BasicNet/Kappa. Nel 2002, la Rete di Lilliput ha promosso una campagna di pressione pubblica per chiedere a BasicNet di non rifornirsi piu’ da produttori localizzati in Birmania, prevedendo nel contempo delle forme di indennizzo per i lavoratori delle fabbriche interessate, in accordo con le richieste del sindacato e dell’opposizione democratica birmani. Marco Boglione ha riconosciuto che il governo birmano e’ uno dei peggiori regimi oppressivi e che in Birmania si violano i diritti umani. Cio’ nonostante ha affermato che non spetta alle imprese assumere iniziative per fare cambiare il comportamento dei governi. Secondo Boglione questo compito spetta alle istituzioni internazionali (che in realta’ si sono gia’ espresse per la sospensione delle relazioni commerciali con il paese, vedi OIL, e per denunciare il lavoro forzato, vedi ONU) e, in assenza di misure coercitive da parte loro, le imprese hanno solo l’obbligo di rispettare le leggi dei paesi in cui operano, anche se sono in contrasto con le convenzioni internazionali. Boglione non ha dichiarato come cio’ si concili col codice di condotta assunto da BasicNet che la obbliga a rifornirsi solo da imprese che rispettano i fondamentali diritti dei lavoratori compreso il diritto ad organizzarsi in libere associazioni sindacali. Boglione ha anche messo in discussione la validita’ degli embarghi come forma di pressione a difesa dei diritti umani, mentre ha esaltato l’investimento perche’ promuove lo sviluppo e l’occupazione. Ad ogni modo ha dichiarato di volersi prendere una pausa di riflessione sospendendo per il momento l’approvvigionamento di capi di vestiario in Birmania. A Boglione sono state fatte alcune proposte (SA8000, adeguamento al protocollo sui codici di condotta del CCNL, scelta di cooperative) per migliorare il codice di condotta di BasicNet e la ricerca dei fornitori. La campagna continua. Per chi ha voglia di leggere le argomentazioni di Boglione in ‘presa diretta’, mi chieda la trascrizione della registrazione sonora del dibattito. Ciao. Ersilia Monti --------------------- Per essere esclusi dalla lista o ricevere informazioni sulla Clean Clothes Campaign, inviate un messaggio a : Ersilia Monti (Coordinamento lombardo nord/sud del mondo – Rete di Lilliput Nodo di Milano) P.le Governo Provvvisorio 6 20127 Milano tel.02-26140345 email: ersilia.monti at mclink.it ------------------- |
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