GLAXO: LA PUNTA DI UN ICEBERG?



Bene hanno fatto la Guardia di finanza e il ministro Sirchia a sollevare il
problema dei rapporti di comparaggio tra un'industria farmaceutica e medici
compiacenti.

Avendo personalmente fatto parte per diversi anni di un Comitato Etico
ospedaliero, mi permetto però di osservare che il controllo andrebbe esteso
non solo a tutte le industrie ma anche a tutte le attività di
sperimentazione clinica dei farmaci promosse dalle stesse nei centri di
ricerca ospedalieri. E magari sui rapporti di sponsorizzazione a favore di
alcune associazioni di consumatori.

Capita che i medici che conducono le sperimentazioni di nuovi
farmaci  abbiano avuto precedenti rapporti con le aziende sponsor
attraverso viaggi di studio all'estero e altri tipi di collaborazione.
A mio avviso, la scelta del medico sperimentatore in probabile "conflitto
di interessi" è un tema altrettanto delicato che investe ad ampio raggio la
Salute dei cittadini.
Mi aspetterei quindi che  il nostro solerte Ministro della Salute e il
Comitato Bioetico Nazionale continuassero fino in fondo l'opera di
moralizzazione su questo misterioso mondo dell'industria farmaceutica.
Si potrebbe così contribuire, per il futuro, all'opera di prevenzione dei
disastri colposi come quelli sui quali sta indagando la Procura di Torino.


Domenico Ciardulli
Segretario Coordinamento Comitati Roma Nord