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Pagine Arcobaleno - seconda edizione
- Subject: Pagine Arcobaleno - seconda edizione
- From: Sabrina Ponsi <saabsista at iperbole.bologna.it>
- Date: Fri, 17 Jan 2003 11:37:39 +0100
salve a tutt* è in preparazione la seconda edizione delle Pagine Arcobaleno di Bologna e dintorni, la piccola guida agli stili di vita sostenibili e all'economia solidale per la città e la provincia se non avete idea di cosa siano le pagine arcobaleno, visitate www.bfsf.it/consumocritico se qualcuno ha voglia di collaborare a questo "lavorone" anche soltanto attraverso segnalazioni di possibili attività da includere nella nuova edizione, può contattarci all'indirizzo consumocritico at bsf.it oppure può direttamente iscriversi alla mailing list visitando http://liste.bfsf.info/wws/info/paginearcobaleno e cliccando su "iscrizioni" le categorie per la prossima edizione sono: 1) ALIMENTAZIONE - produttori (agricoltori, allevatori, trasformatori) con vendita al dettaglio - rivenditori (negozi, mercati, gruppi d'acquisto, commercio equo) - ristorazione (ristoranti, agriturismi, bar, osterie) 2) ABBIGLIAMENTO - produttori, vendita al dettaglio - rivenditori 3) ABITAZIONE - costruzione - impianti - arredamento - elettrodomestici 4) BENESSERE - prodotti - servizi 5) RISPARMIO - credito - assicurazioni 6) MOBILITA' - mezzi privati ecologici - servizi pubblici 7) CONTROINFORMAZIONE - giornali - radio - tv - internet 8) CULTURA - libri - musica - cinema 9) INFORMATICA - software - hardware 10) TURISMO - ecoturismo locale - turismo sostenibile 11) ARTE - arte indipendente - artigianato artistico 12) VARI tutto ciò che manca! se volete maggiori informazioni sui criteri di inclusione, contattateci al solito consumocritico at bfsf.it di seguito una breve descrizione del progetto grazie e scusate per la mole del messaggio, che vi prego comunque di diffondere il più possibile sabrina Presentazione Pagine Arcobaleno Bologna Le Pagine Arcobaleno (PA) di Bologna e Provincia nascono nella primavera 2002 all'interno del Bologna Social Forum come esperienza di lavoro inter-gruppi che ha coinvolto alcune associazioni che si muovono a Bologna nell'ambito del movimento contro la globalizzazione neoliberista su tematiche ambientaliste, di solidarietà sociale, di giustizia economica, di libera circolazione del sapere. I gruppi sono: Gruppo d'Acquisto Solidale di Bologna - GASBO (Associazione La Madia) Bologna Free Software Forum - BFSF Bottega del Mondo Ex-Aequo Gruppo di Lavoro sull'Impronta Ecologica e Sociale e Nodo di Bologna della Rete di Lilliput Ogni gruppo ha contribuito alla realizzazione delle PA secondo le proprie specificità di area di interesse e di tipo di attività. Le PA infatti non vogliono essere un'altra associazione ma un incrocio sempre aperto di esperienze individuali e collettive diverse ma che condividono progetti per un'economia alternativa al modello attualmente imperante del neoliberismo selvaggio. Al momento l'economia "diversa" si costituisce di frammenti di risorse individuali e territoriali, per cui le PA rappresentano anche un tentativo di dare un contributo allo sviluppo di una rete locale dell'economia solidale, portato avanti individuando possibilità di collaborare e facendo germinare domande e intrecci sempre più complessi. Gli snodi di questa rete da una parte debbono quindi mantenere una necessaria libertà, diversità, spontaneità e creatività di pensiero, dall'altra, invece, necessitano di opportuni spazi comunicativi comuni per formarsi e organizzarsi reciprocamente, per saper dialogare al meglio, nell'intento di provare a perseguire più efficacemente gli scopi condivisi. Allo scopo è attivata una mailing list aperta a chi intenda contribuire al progetto, alla quale è possibile iscriversi visitando http://liste.bfsf.info/wws/info/paginearcobaleno e cliccando sul menù "iscrizioni". SCOPI DELLE PAGINE ARCOBALENO Le PA sono in primo luogo una risorsa informativa con uno scopo pratico, quello di colmare il vuoto di sistematicità riscontrabile nelle informazioni dello stesso tipo facilmente reperibili dalle più svariate fonti. In secondo luogo le PA vogliono contribuire al processo di cambiamento sociale ed hanno perciò uno scopo politico che cercano di perseguire agendo su due livelli interrelati, quello micro-sociale dei comportamenti individuali e quello macro-sociale dell'economia e della cultura. A tale proposito sono fondamentali i due concetti di "stile di vita sostenibile" e di "economia solidale". Lo stile di vita sostenibile va inteso come l'insieme delle pratiche di consumo/fruizione di prodotti/servizi e dei comportamenti o non-comportamenti individuali che tengono in considerazione le problematiche poste dal modello capitalista di sviluppo e sono di conseguenza orientati all'eliminazione o riduzione del danno nei confronti di sé stessi e della collettività, sia nella dimensione locale che in quella globale. Per quanto riguarda l'ambito dei comportamenti ci si rifà ai concetti di cittadinanza partecipativa, di responsabilità individuale e di solidarietà sociale. E' implicita una visione della società umana come associazione di individui che necessita di un loro orientamento alla collaborazione per assicurare il mantenimento del benessere generale e individuale. Per quanto riguarda l'ambito dei consumi, il concetto più utile è quello di consumo critico o etico, che si esprime concretamente in due maniere distinte. Da un lato, si tratta di evitare l'acquisto di prodotti e servizi che non corrispondano a determinati requisiti di eticità e qualità. In particolare, il boicottaggio, che in genere prende di mira marchi specifici, nasce dalla volontà di criticare la condotta di determinate aziende o gruppi di aziende e di conseguenza proibire/modificare quei processi produttivi che sono palesemente: - dannosi per l'ambiente, dal punto di vista delle modalità di approvvigionamento delle materie prime, del trasporto/imballaggio delle stesse o del prodotto finito, dell'impatto dei modi di lavorazione, ecc. - dannosi per le realtà territoriali e sociali nelle quali si inseriscono, perché basati sullo sfruttamento della manodopera per quanto riguarda le condizioni lavorative e salariali e la redistribuzione dei profitti nei territori della produzione. - dannosi per il consumatore dei prodotti finiti, in termini di qualità e di rapporto qualità/prezzo, di danni alla salute, di limitazioni della possibilità di scelta dovute a situazioni di monopolio, di informazione sulle caratteristiche dei prodotti stessi. - riconducibili, anche in maniera indiretta, ad attori economici che adottano comportamenti non etici, ad esempio finanziando altri tipi di produzione o usando il proprio potere economico o militare per condizionare i sistemi politico-amministrativi dei territori sui quali sono presenti. Dall'altro lato, consumare eticamente significa anche operare scelte attive, cioè scegliere di acquistare soltanto quei prodotti e servizi che offrano una garanzia di eticità e che si conformino ai requisiti di un'economia solidale. In questo senso, è importante sottolineare la necessità di orientarsi su produzioni che siano realmente alternative e non semplicemente abbinate a campagne di marketing o di etichettatura del tipo "greenwash" che le presentano come tali. Con la pubblicazione delle PA, che forniscono indicazioni concrete con una particolare attenzione alle scelte attive di consumo, si vuole favorire la diffusione di tali stili di vita, così come il dibattito e l'approfondimento delle problematiche ad essi connesse. Alla base di tale scelta sta la considerazione generale secondo cui l'individuo singolo ha comunque la possibilità di esercitare un potere sulla realtà economica e sociale nel quale è inserito perché può scegliere in certa misura come spendere i propri soldi ed il proprio tempo. L'economia solidale consiste nella rete che connette tra loro e con i consumatori le realtà produttive che scelgono settori di attività e modi di produzione attente all'ambiente e alla persona, nella consapevolezza che l'economia è solo uno strumento funzionale ad assicurare un positivo sviluppo umano e non il fine di tale sviluppo. Parlare di un modello economico sostenibile in tutti i suoi aspetti, cioè a basso o nullo impatto ambientale, efficiente, equo, essenziale, calibrato in base ai reali bisogni delle persone e non soltanto al profitto presuppone una revisione del concetto di benessere o qualità della vita che sia frutto della riflessione su bisogni e necessità che spesso sono indotti dal sistema culturale ed economico dominante e non corrispondono alle reali esigenze in campo. Infatti nelle società industrializzate, nonostante l'apparente benessere che le caratterizza, le abitudini acquisite e gli standard culturali diffusi sono essenzialmente funzionali alla perpetuazione di un sistema di privilegi di cui beneficia una oligarchia di ricchi e potenti . La qualità della vita non può più essere semplicemente identificata con la disponibilità di risorse economiche, ma comprende molte altre dimensioni, in primo luogo la vivibilità e salubrità del territorio, ma anche il grado di apertura e solidarietà nelle relazioni sociali o l'accessibilità alle risorse materiali e culturali necessarie allo sviluppo equilibrato e completo della persona. La consapevolezza dell' interdipendenza delle azioni umane conduce a rigettare la cultura competitiva dell'individualismo (ma non dell'individualità) che produce comportamenti "miopi", orientati esclusivamente alla massimizzazione dell'interesse immediato e personale e perciò spesso dannosi per la collettività e di conseguenza per il singolo stesso. Le pratiche dell'economia solidale si identificano in primo luogo per la non condivisione del modello economico attuale e per la loro tensione verso pratiche solidaristiche che si caratterizzano per: - il rispetto per le persone in termini di condizioni di lavoro, salute, formazione, giustizia e inclusione sociale, partecipazione democratica, garanzia dei beni essenziali, da realizzare attraverso relazioni basate su principi di cooperazione e reciprocità - il rispetto per l'ambiente naturale in quanto presupposto primo per lo sviluppo equilibrato e la vita stessa della specie umana - lo sviluppo di legami partecipativi al territorio locale in quanto unità politica di base per la gestione intelligente delle attività umane, anche attraverso l'utilizzo dei profitti per valorizzare e contribuire alla crescita armoniosa di tale territorio (rete locale) - lo sviluppo di legami partecipativi al contesto globale attraverso la promozione di reti allargate di comunicazione con altri attori dell'economia solidale per rafforzare la diffusione e quindi l'incisività della proposta politica condivisa (rete globale) In questo ambito, le PA sono un canale per favorire il consolidamento e l'allargamento delle reti di economia solidale fornendo un framework comunicativo che faciliti la possibilità di relazionamento tra le diverse realtà economiche locali e quindi la nascita di progetti comuni. Per mantenere la coerenza del prodotto-PA ai suoi contenuti, le PA sono state stampate dalla cooperativa sociale Arcobaleno su carta riciclata, vengono distribuite secondo la formula del copy-left con un prezzo-base di costo. Inoltre sono consultabili gratuitamente dal sito www.bfsf.it/consumocritico Per informazioni e comunicazioni consumocritico at bfsf.it
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