Da Firenze per la Giornata mondiale del non acquisto



Buonasera a tutti,
siamo i compadrit* del gruppo consumo critico e boicottaggio del Forum
Sociale Fiorentino, i Noglobar!
Sabato 24 Novembre, per la GIORNATA DEL NON ACQUISTO, organizzeremo una
mattina in Via CALZAIUOLI a Firenze, la via più In di una delle città più
commerciali d'Italia, per dissuadere i frenetici shoppisti a fare compere,
o meglio li inviteremo a riflettere che il mondo è bello e buono anche se
non è in vendita e non è comprabile!!!!
Sono previsti momenti di animazione e di informazione, vi faremo sapere
come è andata!
ciao a tutti
Noglobar




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Una rivoluzione silenziosa
24-11-2001 Giornata mondiale del non acquisto
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COS'E'?


E' l'invito simbolico fatto a ogni persona affinché si riappropri del mondo
che gli appartiene, senza essere schiacciata dalla frenesia consumistica
dell'acquisto privo di reale motivazione.

Chiedere di non comprare anche solo per un giorno è lasciare uno spazio
alla presa di coscienza dell'enorme forza economica e morale che si ha ogni
volta che si mette mano al portafoglio.
Consumare e fare la spesa sembrano fatti banali che riguardano solo noi
consumatori, i nostri gusti, le nostre voglie, il nostro portafoglio, il
nostro diritto a non essere imbrogliati. Eppure il consumo è tutt'altro che
un fatto privato e non può essere affrontato badando solo al prezzo e alla
qualità.
La banana che sto per comprare è stata prodotta usando pesticidi pericolosi?
Quale salario è stato pagato agli operai che hanno costruito questo
giocattolo?
La colla usata per le mie scarpe ha avvelenato i polmoni di chi le ha prodotte?

Con questa mentalità il consumo può diventare uno strumento decisivo per
condizionare le imprese attraverso due opzioni, una distruttiva e una
costruttiva: il boicottaggio e il consumo critico.

"Il boicottaggio è un'azione straordinaria e consiste nell'interruzione
organizzata e temporanea dell'acquisto di uno o più prodotti per forzare le
società produttrici ad abbandonare certi comportamenti.
Il consumo critico è un'iniziativa più silenziosa, paragonabile ad
un'abitudine di vita. I criteri per l'acquisto che diventano fondamentali
sono la storia del prodotto (cioè come e attraverso quali vie è stato
realizzato) e la condotta della casa produttrice.
Il consumo è il nostro voto più influente.)" (Francesco Gesualdi,
responsabile del centro nuovo modello di sviluppo)



L'esperienza dimostra che dove i consumatori si fanno sentire, le imprese
sono disposte a cambiare, non perché si convertono all'ambiente e alla
giustizia, ma perché non vogliono perdere quote di mercato.

Scelta etica, sociale e politica


Da anni associazioni come quelle del Commercio Equo (CTM) sono impegnate
nell'attività di costruzione di un "altro mercato" che garantisca dignità e
sicurezza ai produttori e all'ambiente di produzione.
"Il commercio equo è una partnership commerciale, basata sul dialogo, la
trasparenza e il rispetto, che promuove una maggior equità nel commercio
internazionale. Esso contribuisce allo sviluppo sostenibile offrendo ai
produttori marginalizzati del Sud migliori condizioni e assicurazioni sulle
regole. Gli attori del Commercio Equo e i consumatori sono attivamente
impegnati nel supportare i produttori, far crescere la consapevolezza e in
campagne di opinione per cambiare le regole e la pratica del commercio
internazionale convenzionale" Fonte: Relazione a cura di CTM ALTROMERCATO
(30-6/1-7 2001, Roma)
L'equità è una necessità nell'attuale situazione internazionale
La ricchezza dei 358 uomini più ricchi del mondo è superiore al reddito
annuo del 45% degli abitanti più poveri, quasi 2 miliardi e mezzo di
persone
Il volume d'affari della General Motors è più vasto del prodotto nazionale
lordo della Danimarca, quello della Ford più del PNL del Sud Africa, quello
della Toyota sorpassa di gran lunga il PNL della Norvegia  (Ignacio
Ramonet, In Le Monde Diplomatique 1/1997 #15)

Il progresso delle multinazionali non implica il progresso delle nazioni
sviluppate.
"Anzi al contrario, maggiore è il loro profitto, maggiore è il livello di
povertà che si distribuisce anche in queste nazioni (Negli Stati Uniti,
l'1% degli americani più ricchi hanno conquistato tra il 61.6% della
ricchezza complessiva nazionale tra il 1983 e il 1989. l'80% dei più poveri
condividono solo l'1.2%. In Gran Bretagna il numero di senza casa è
cresciuto: il numero di bambine che vivono grazie allo stato sociale sono
andati dal 7% nel 1979 al 26% nel 1994" (Subcomandante Marcos, "The Seven
Loose Pieces of the Global Jigsaw Puzzle", 1997)
"Nei paesi sotto il giogo delle multinazionali la forza lavoro soffre di
una realtà precaria: estrema mobilità, lavoro senza contratti, salari
irregolari, in generale inferiori al fabbisogno vitale" (Alain Morice.
"Foreign workers, advance sector of instability." LMD. Gennaio 1997)
In agricoltura l'uso massiccio di fertilizzanti e pesticidi sta avvelenando
le falde acquifere e sta rendendo sterili vaste estensioni di terra. I
liquami emessi dalle stalle industriali alterano fiumi e terreni. I
prodotti chimici che ci vengono venduti per tenere le case così linde,
avvelenano le zone di produzione con sostanze tossiche di ogni tipo. La
carta, che utilizzata ormai per tutti gli scopi, sta provocando un pauroso
impoverimento di boschi e foreste a livello planetario
"Il dramma è che facciamo pagare il prezzo ambientale anche a quei popoli
che non partecipano al nostro banchettoŠ"(Guida al consumo Critico, EMI
2000)

PRODOTTO	% CONSUMATA DAL NORD	QUANTE VOLTE IL CONSUMO PROCAPITE DEL
                                        NORD SUPERA QUELLO DEL SUD

Alluminio       86%                     19
Carta           81%                     14
Legno           76%                     10
Energia         75%                     10
Carne           61%                     6
Fertilizzanti   60%                     5
Cereali         48%                     3
Acqua potabile  42%                     3

Fonte: Alan Durning, "Quanto basta?", Franco Angeli, Milano, 1994

Siamo le prime vittime del consumismo; perché siamo sommersi dai rifiuti,
ci troviamo addosso le malattie da sovralimentazione, siamo affetti da
centomila nevrosi a causa delle insoddisfazioni e della vita frenetica che
conduciamo
 La sobrietà è uno stile di vita che sa distinguere i bisogni reali da
quelli imposti, che si organizza a livello collettivo per garantire a tutti
il soddisfacimento dei bisogni fondamentali con il minor dispendio di
energia, che dà alle esigenze del corpo il giusto peso senza dimenticare le
esigenze spirituali affettive, intellettuali e sociali della persona umana.

Il 20% della popolazione mondiale consuma l'80% delle risorse del pianeta

Nel 1999 nelle piantagioni di ananas di Del Monte in Kenya, un bracciante
guadagnava solo 3000 al giorno, quanto bastava per comprare appena 3Kg di
farina di mais.
Nel 1998, in Indonesia, nelle fabbriche che producono per la multinazionale
Nike, gli operai lavoravano 270 ore al mese ed erano pagati meno di 64.000
mensili (30000 lire se si trattava di un bambino). Questa somma, anche se
corrispondeva al salario minimo stabilito dal governo, copriva appena il
31% dei bisogni vitali di una famiglia di quattro persone.
Dal 1997, grazie ad una concessione illegale da parte di autorità
governative, la Shell-Premier minaccia operazioni di notevole impatto
ambientale nel parco nazionale del Kirthar, il più grande del Pakistan.
(In Guatemala) le donne del settore tessile sono pagate meno di un dollaro
al giorno e subiscono frequenti abusi sessuali. Nella fabbrica Lucasan,
ogni 15 giorni sono messe in fila e sono colpite alla pancia per scoprire
chi è incinta. Chi lo è viene licenziata in tronco."(The New
Internationalist, Novembre 1992)

Che fare?


Per non essere complici dei crimini delle multinazionali abbiamo un poter
decisivo: non comprare i loro prodotti.

Per non essere complici dello spreco di risorse del nostro sistema
consumista possiamo fare azioni precise e significative.

Le 4 "R":
Ridurre lo spreco energetico:
mangiamo troppo e buttiamo via troppi avanzi, accumuliamo troppi vestiti,
usiamo l'automobile quando potremmo andare a piedi o in bicicletta, usiamo
troppo lo scaldabagno e lasciamo la luce o la Tv accese inutilmente.
Recuperare attraverso il riciclaggio:
abbiamo riserve di rame per 36 anni, riserve di zinco per 20, di piombo per
21. In Italia si ricicla solo il 20% della carta, 53% del vetro, il 25%
delle lattine di alluminio
Recuperare attraverso il riutilizzo:
dobbiamo chiedere alle imprese attraverso le nostre scelte di privilegiare
prodotti con confezioni leggere e in materiale riciclato, preferendo le
bevande in bottiglie di vetro, acquistando prodotti sfusi invece che
prodotti confezionati
Riparare invece che sostituire:
nel Sud del mondo riparare è una cosa normale, e crea occupazione locale
che non può essere messa in pericolo dalle multinazionali. Aggiustarsi le
cose da soli significa anche essere più padroni della propria vita.



Dietro al prodotto c'è uno stile di vita, dietro a un nostro acquisto ci
sono i nostri valori.


Piccole grandi conquiste


Negli Stati Uniti la pressione dei consumatori e dell'opinione pubblica ha
indotto multinazionali famose come Levi's e Reebok ad adottare un codice di
comportamento per il rispetto dei diritti dei lavoratori del Sud del mondo.
In Europa Ikea, catena di supermercati svedese, ha deciso di vendere solo
tappeti che garantiscano il non utilizzo di lavoro minorile.
Typhoo è un marchio del te della Hillsdown holdings che garantisce che il
tè proviene da piantagioni che assicurano ai lavoratori determinati
standards sociali ed economici.


Elenco delle società che hanno ottenuto i migliori punteggi dal punto di
vista etico:


CTM- Commercio Equo COOP- Grande distribuzione CONAPI-Cooperativa
produttori miele BONDUELLE- Verdure in scatola, congelate e fresche RITTER-
Cioccolata ALSO - Farmaci e integratori energetici AMBROSOLI- Produzione
Miele BALOCCO- Prodotti dolciari BAULI - Prodotti da forno, pandori,
panettoni DECO - Cooperativa: alimentari e detersivi GRANAROLO - Latte e
derivati ILLY - Caffè LUCART- Carta OROGEL- Settore agroindustriale, gelati
e surgelati
POMPADUR- Infusi e tè SANGEMINI- Acque minerali SCHIAPPARELLI - Cosmetici,
Farmaci, Prodotti Dietetici (Aggiornamento: Ottobre 2001)


Per un consumo equo e solidale


Un'autorevole responsabile al marketing di un'importante azienda americana
ha dichiarato (Washington Post, luglio 2001) "I consumatori sono come
scarafaggi: dopo un po'l'insetticida solito non basta più, li devi
spruzzare con roba più forte"

- acquistate ciò di cui avete bisogno
- non siate solo un target
- riprendetevi il vostro tempo
- distinguete tra bisogni e desideri
- sfuggite a gli stili di vita consumisti venduti in televisione
- riscoprite la gratuità delle relazioni umane e la solidarietà come
risorsa economica





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