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R: Aggiornamenti (Messico, Nicaragua) - Clean Clothes Campaign
- Subject: R: Aggiornamenti (Messico, Nicaragua) - Clean Clothes Campaign
- From: "Corrado GIamboni" <corgiam at libero.it>
- Date: Fri, 15 Jun 2001 18:26:04 +0200
Vi prego per il momento di cancellarmi dalla presente lista grazie Corrado Giamboni ----- Original Message ----- From: Ersilia Monti <ermont at tin.it> To: peacelink <pck-consumatori at peacelink.it> Sent: Friday, May 18, 2001 6:26 PM Subject: Aggiornamenti (Messico, Nicaragua) - Clean Clothes Campaign > Di seguito trovate aggiornamenti, con qualche buona notizia, sui casi: 1) > Kukdong/Nike (Messico); 2) Chentex (Nicaragua). > Ciao. Ersilia Monti > > AGGIORNAMENTI > > 1) KUKDONG/NIKE (MESSICO) > RIEPILOGO DEL CASO: nel gennaio scorso, gli 800 lavoratori della Kukdong, > azienda coreana che produce per Nike in Messico, scendono in sciopero per > migliori condizioni di lavoro e per il riconoscimento di un sindacato > indipendente. Lo sciopero si conclude con il ferimento di 15 persone da > parte della polizia e il licenziamento di numerosi attivisti. Il caso assume > rilievo internazionale: alla Kukdong si confezionano felpe Nike per almeno > 14 universita' nordamericane che hanno aderito a organismi volontari per il > monitoraggio dei codici di condotta universitari (Workers' Rights Consortium > (WRC)) o dei codici di condotta per il settore dell'abbigliamento e > calzature sportive (Fair Labor Association (FLA), di cui anche Nike fa > parte). Seguono due ispezioni indipendenti che accertano le violazioni dei > codici e suggeriscono rimedi. La campagna di pressione internazionale e' > efficacemente guidata dai gruppi studenteschi nordamericani che si > riconoscono nella rete United students against sweatshops. > NOVITA': i lavoratori della Kukdong hanno compiuto le formalita' necessarie > per costituire un sindacato di fabbrica indipendente che ha assunto il nome > di Sitekim (Sindicato independiente de trabajadores de la Empresa Kukdong > International de Mexico). La presenza all'incontro costitutivo di un > avvocato, di attivisti di gruppi locali e di rappresentanti della rete > studentesca nordamericana ha scongiurato il rischio di azioni intimidatorie > aggressive da parte del sindacato legato alla direzione della fabbrica che > si e' limitato a filmare l'ingresso dei partecipanti. I risultati di > un'ulteriore ispezione effettuata dall'azienda di social auditing Verite' ha > convinto Nike a sottoporre alla Kukdong un piano correttivo che comprende > garanzie per il rispetto delle liberta' sindacali e l'adeguamento della > fabbrica agli standard di sicurezza. Restano pero' alcune questioni insolute > di non poco conto: i privilegi accordati al sindacato ufficiale compromesso > con la direzione, il rientro al lavoro tuttora negato ad alcuni attivisti. > (per maggiori informazioni: Campaign for labor rights (clrdc at afgj.org)) > > 2) CHENTEX/KOHL'S (NICARAGUA) > RIEPILOGO DEL CASO: la Chentex , fabbrica ubicata nella zona economica > speciale di Las Mercedes nei pressi di Managua, di proprieta' del consorzio > taiwanese Nien Hsing, impiega 1800 persone, in maggioranza giovani madri > senza marito, che producono 25 mila paia di jeans al giorno per un compenso > di 20 centesimi di dollaro al paio. I jeans sono venduti negli Stati Uniti > dalla catena Kohl's per 30 dollari al paio. Nella primavera dello scorso > anno, 700 persone, fra cui 9 dirigenti sindacali, furono licenziate per > essersi unite a un sindacato che reclamava 8 centesimi di dollaro di > aumento. Da allora una campagna di solidarieta' internazionale non ha dato > tregua ai proprietari taiwanesi e ai distributori nordamericani. > NOVITA': il 4 aprile scorso, una sentenza definitiva del tribunale di > Managua, in risposta al ricorso presentato dal Centro nicaraguense per i > diritti umani (Cenidh), impone alla Chentex di reintegrare i 9 dirigenti > sindacali. Il loro rientro nella fabbrica e', nelle intenzioni del > sindacato, la premessa per il ritorno di tutti i licenziati. Inizialmente, > la direzione taiwanese non vuole cedere e minaccia la chiusura, ma il 10 > maggio firma con il sindacato sandinista dei lavoratori tessili e > dell'abbigliamento un accordo che garantisce il rientro di 4 dirigenti > sindacali, scelti dal sindacato stesso, e 17 lavoratori licenziati, mentre i > restanti 5 dirigenti sindacali riceveranno un adeguato compenso. Il > sindacato ha preferito raggiungere un accordo di compromesso per consentire > il rientro anche a parte dei licenziati. Tenuto conto delle condizioni > oggettive in cui deve operare il sindacato in Nicaragua, e della battaglia > difficile che e' stata condotta, i risultati raggiunti sono da considerarsi > un successo, e come tali sono stati salutati da tutti i gruppi che hanno > partecipato alla campagna di solidarieta', fra cui Cenidh (Nicaragua), > presente alla firma dell'accordo, Taiwanese solidarity for Nicaraguan > workers (Taiwan), Campaign for labor rights e United students against > sweatshops (USA), Clean clothes campaign (Europa). Pedro Ortega, segretario > generale del sindacato dei lavoratori tessili e dell'abbigliamento chiude la > conferenza stampa dichiarando: "Questa e'una vittoria per tutti noi". > (per maggiori informazioni: Campaign for labor rights (clrdc at afgj.org)) > > --------------------- > Chi vuole essere escluso dalla lista o vuole ricevere informazioni sulla > Clean Clothes Campaign, puo' inviare un messaggio a : ermont at tin.it > Ersilia Monti (Coordinamento lombardo nord/sud del mondo) > P.le Governo Provvvisorio 6 > 20127 Milano > tel.02-26140345 > email: ermont at tin.it > ------------------- > > > > > > > > >
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