Attenzione ai Pampers



Gentili amici di Peacelink vi scrivo in merito all'articolo apparso sabato
13 sul manifesto in merito ai pannolini Pampers. VI alllego qui di seguito
la lettera che ho inviato a Greenpeace e poi, uguale per tutte, ad alcune
ditte produttrici di pannolini, compresa la Pampers. Inserisco anche gli
articoli pubblicati dal manifesto.

Credo sia importante diffondere la notizia  in maniera vasta e domandatrsi
se lesostanze delle quali parla l'articolo possano essere presenti anche
nei pannolini  per il ciclo mestruale e  per gli anziani incontinenti.

Grazie Roberto Niccolai

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Cari amici, ho letto sul manifesto di sabato 13 della campagna che
Greenpeace Germania sta conducendo contro i pannolini della Pampers che
conterrebbero - oltre a dibutile e monobutile - il Tbt (tributilstagno),
una sostanza chimica pericolosissima accusata di provocare conseguenze
dannosissime sul sistema immunitario e su quello ormonale.
Oltre ad allegarvi l'articolo suddetto vi chiedo di potermi fornire
informazioni più dettagliate su questa vostra campagna. Da parte mia, visto
che ho una bambina di due mesi che sin dalla sua nascita ha usato, sotto
consiglio anche dell'ospedale, i pannolini Pampers incriminati, ho
intenzione di informare tutti i miei amici con figli e senza figli e di
scrivere alla Pampers, Chicco, Lines, Coop e a tutti coloro che producono
pannolini. Chiederò loro se sono in grado di dimostrare l'assenza di tali
prodotti così da poter  continuare ad usare o sostituire quelli che fino ad
ieri abbiamo utilizzato.
Naturalmente  invierò un sollecito alla rivista Altroconsumo affinché
attivino un'inchiesta in merito. Appena potrò invierò la notizia di tale
"scoperta" anche sui Newsgroups  ambientalisti.

Perché non lo facciamo tutti?

Attendo vostre notizie e consigli.

Roberto Niccolai


Gentili signori, ho letto sul manifesto di sabato 13 della campagna che
Greenpeace Germania sta conducendo contro i pannolini della Pampers che
conterrebbero - oltre a dibutile e monobutile - il Tbt (tributilstagno),
una sostanza chimica pericolosissima accusata di provocare conseguenze
dannosissime sul sistema immunitario e su quello ormonale.
Naturalmento ho immediatamente interrotto l'utilizzo dei Pampers. Vorrei
sapere sei i vostri pannolini contengono tali sostanze o addirittura altre,
se possibile, più pericolose.

In attesa di vostre  notizie, vi ringrazio.

Roberto Niccolai





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Il Manifesto
13 Maggio 2000

Pannolini sporchi
FRANCESCA COLESANTI

La notizia è di quelle che colpiscono, perché riguarda ciascuno di noi in
prima persona e, soprattutto, i nostri bambini. Ma proprio per questo è
bene andarci con i piedi di piombo prima di buttare nel secchio il
(prezioso) pacco di pannolini e correre dal pediatra.
Meglio mettersi sul chi va là e seguire attentamente gli sviluppi della
questione.

Greenpeace denuncia: sono state ritrovate tracce non irrilevanti di Tbt nei
pannolini venduti in Germania di tre diverse case produttrici (vedi
scheda). Il tributilstagno è una delle sostanze chimiche più tossiche che
sia mai stata prodotta dall'industria chimica. Anche in concentrazioni
minime il Tbt può avere conseguenze estremamente dannose sul sistema
immunitario e su quello ormonale.
Va subito detto, proprio per non creare allarmismi, che né in Germania, né
altrove sono stati finora registrati casi di neonati affetti da
qualsivoglia malattia o disequilibrio ormonale direttamente o chiaramente
imputabile all'uso di questi pannolini.
Ciò non toglie però che se la presenza di questa sostanza venisse
comprovata da ulteriori analisi di laboratorio, la faccenda assumerebbe una
gravità non sottovalutabile.
Ieri gli attivisti di Greenpeace hanno manifestato davanti al ministero
dell'economia a Berlino, distribuendo al personale cinquecento pannolini e
sbandierando striscioni che dicevano: "Attenzione, pannolini avvelenati da
Tbt!". Gli ambientalisti, nel corso della manifestazione, hanno anche
chiesto al governo di Berlino di bloccare una volta per tutte le partite di
pannolini "avvelenati".
Il Tbt viene prodotto per l'80 per cento dalla Witco - una fabbrica tedesca
con sede a Bergkamen - e poi esportato e utilizzato in tutto il mondo. La
contaminazione dei pannolini analizzati su richiesta della associazione
ambientalista, varia da un minimo di 4,2 microgrammi di Tbt per chilo di
pannolini, fino agli 8,6 mg/kg di Tbt. Inoltre sono stati ritrovati anche
altri composti organostagnici come il dibutile e il monobutile, proprio
nella parte di pannolino che viene a contatto con la pelle dei bambini.


Domanda d'obbligo: perché mai?

Ma perché queste aziende avrebbero dovuto utilizzare una sostanza così
velenosa per la produzione di pannolini? La risposta arriverà
presumibilmente nelle prossime ore dalle aziende interessate; intanto
l'ipotesi più semplice è che questa sostanza serva a stabilizzare le parte
plastificata del pannolino, che non è solo di cellulosa.
Il Tbt viene infatti generalmente utilizzato come stabilizzante dei
prodotti per evitare il loro deterioramento nel tempo a causa degli agenti
fisici e atmosferici. Infatti viene quasi sempre usato nelle vernici per
dipingere le chiglie delle navi, grazie alle sue proprietà antivegetative.
Greenpeace, che da tempo ha preso di mira questa sostanza chimica, ha
rilevato nei mesi scorsi tracce di Tbt in alcuni manufatti tessili,
soprattutto nell'abbigliamento sportivo, per la preponderanza di fibre
sintetiche e artificiali; nei pavimenti in Pvc; in alcune specie di pesci e
nelle foche; ma soprattutto nelle alghe e nei molluschi, che infatti
generalmente si attaccano alle chiglie delle navi.
Secondo gli studi più recenti il Tbt sarebbe causa di disfunzioni ormonali
importanti, che si manifestano nel sesso maschile con una minore capacità
procreativa, in quello femminile con un accrescimento delle caratteristiche
maschili. Gli effetti del Tbt su alcuni animali hanno chiaramente indicato
che la produzione di estrogeni (ormoni femminili) viene bloccata, lasciando
prevalere così il testosterone, l'ormone maschile. In alcuni casi sono
stati registrati casi di animali con organi genetici di entrambi i sessi.




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Il Manifesto
13 Maggio 2000

Le marche sotto accusa

Ecco i dati rilevati da Greenpeace sulla concentrazione di Tbt e Dbt in
milligrammi per chilo di pannolini:

Pampers Baby-Dry
Tbt 8,6; Dbt 7,1
Pampers Newborn
Tbt 2,0; Dbt 1,4
Pampers Premiums
Tbt 2,0; Dbt 2,4
Pampers Play Times
Tbt 2,4; Dbt 1,4
UC of Benetton
Tbt 4,2; Dbt 6,2
Fixies Ultra Dry
Tbt 4,7; Dbt 6,1
(Analisi del Laboratorio di ricerca Galab di Geestacht, Germania).

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