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rassegan stampa: REWE ENTRA IN CONAD. DELHAIZE PUNTA SU ESSELUNGA



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da "Repubblica" - 2 dicembre 2004
REWE ENTRA IN CONAD. DELHAIZE PUNTA SU ESSELUNGA
I tedeschi entrano come nono socio nel consorzio italiano, aprendo uno
scenario nuovo nel mondo della GDO. In Billa e Standa più prodotti biologici
italiani.
Esselunga: avanzano i belgi di Delhaize
Il panorama della grande distribuzione organizzata italiana, sottoposta in
questo anno difficile alla grave pressione di una crisi che erode fatturato
e margini, sta cambiando con rapidità sorprendente.
Sono proprio la contrazione dei volumi, con il mutamento genetico dei
consumatori di casa nostra, e il drastico calo degli utili a spingere i
giganti della Gdo italiana a cambiare volto, cercando nuove strategie e
alleanze per garantirsi ancora un futuro.
"Giganti" tra le mura amiche, ma piccoli in Europa e piccolissimi nel mondo
(basti pensare che la sola Wal-Mart americana fattura tanto quanto tutta la
grande distribuzione italiana) e quindi assolutamente incapaci a resistere,
da soli, a un attacco esterno.
E´ questa la logica che ha portato all´ultimo accordo destinato ad avere
forti ripercussione sul mercato nazionale: quello tra Conad e Rewe. Il
gruppo tedesco, secondo in Europa nel settore, con i suoi 40 miliardi di
euro di fatturato nel 2003, ha aderito al consorzio italiano attraverso la
sua controllata Rewe Italia Spa, diventando così il nono socio di Conad.
Il patto con i tedeschi - che in Italia operano con i marchi Standa, Billa e
i discount Penny - per ora si limita a produrre cicli virtuosi negli
acquisti e nella logistica, ma non può sfuggire un dato significativo: sia
Conad che Rewe (così come Le Clerc, l´altro alleato del consorzio italiano
nella gestione degli ipermercati) sono società cooperative, nate e cresciute
con le stessa cultura aziendale della tutela dei soci-imprenditori e dei
consumatori.
«Il nostro fine non è il profitto annuale conseguito per valorizzare la
società in Borsa, come è naturale che sia per le grandi aziende della Gdo
quotate nei vari listini internazionali - spiega Frank Hensel,
amministratore delegato di Rewe Italia Spa - Anche per questo Conad
rappresenta per noi l´alleato ideale in Italia. Noi rispondiamo prima ai
nostri soci che al mercato azionario».
Queste prime sinergie fanno pensare a uno sviluppo, non così lontano nel
tempo, di una strategia che porterà alla creazione di una centrale europea
di acquisto che comprenderà le più grandi cooperative del Vecchio
Continente. «Ma per adesso fermiamoci qui - sottolinea Camillo De
Berardinis, vice presidente e amministratore delegato di Conad - Con Rewe
abbiamo fatto un primo passo che porterà a significativi risparmi negli
acquisti e nella logistica. Non creeremo una nuova super centrale per gli
acquisti, tanto per intenderci, ma intendiamo sicuramente razionalizzare
l´esistente».
In sostanza, i marchi resteranno autonomi, così come le scelte commerciali,
ma sicuramente questo è un primo passo che prelude a scenari più
interessanti. Intanto Conad e Rewe Italia si attestano, oggi, al 12% del
mercato e le due catene potranno, tra breve, sviluppare operazioni
sinergiche per rafforzarsi nelle rispettive zone deboli, senza farsi
concorrenza, ma anche senza pensare a fusioni o acquisizione di centri.
«Esiste, questo sì, un diritto di prelazione tra i soci - spiegano Hensel e
De Berardinis - ma nulla più».
A prima vista, però, l´ingresso di Rewe, che fino a ieri in Italia deteneva
una quota di mercato vicina al 2,5%, potrebbe danneggiare l´industria e i
fornitori in generale, vista l´aumentata capacità di contrattazione.
«Noi invece pensiamo - replica De Berardinis - che questa sia una
opportunità nuova per i nostri fornitori. E´ vero che noi miglioreremo i
margini di acquisto, ma è anche ancor più esatto che potremo aprire nuovi
mercati all´industria alimentare italiana. Così come abbiamo fatto con Le
Clerc, che oggi in Francia distribuisce la nostra linea "I sapori del gusto"
con un notevole successo in termini di vendite. Tanto che stiamo per
lanciare una campagna "Viva l´Italia 2" per sostenere ancor di più il
progetto. E questo francese, così come accadrà con Rewe, era un mercato che
i nostri fornitori raggiungevano con difficoltà».
L´apertura dei canali esteri è confermata anche da Rewe Italia: «Abbiamo 200
prodotti biologici a marchio proprio in vendita nelle nostre catene. Fino a
oggi, abbiamo acquistato solo referenze austriache e tedesche, ora contiamo
finalmente di integrare l´offerta con prodotti italiani».
In attesa che l´accordo Conad-Rewe, che sarà presentato oggi in Centromarca,
muova i primi passi sul mercato, il mondo della Gdo italiana resta in
fibrillazione per le voci di cessione su Esselunga.
La trattativa tra Bernardo Caprotti, presidente e proprietario del gruppo, e
Wal-Mart sembra segnare il passo, forse anche per i risultati molto negativi
ottenuti dal gruppo americano nella sua esperienza tedesca.
Si registra un nuovo tentativo di Coop, tramite Unipol, ma, in realtà, la
trattativa più avanzata sarebbe quella con il gruppo belga Delhaize,
intenzionato a rafforzarsi di nuovo sul Continente, dopo aver puntato molto,
e con successo, negli Stati Uniti.
Il vero nodo del contendere non sarebbe, ora, quello della valutazione del
marchio Esselunga, bensì quella del patrimonio immobiliare.
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