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LE NUOVE EVIDENZE VENGONO NASCOSTE
- Subject: LE NUOVE EVIDENZE VENGONO NASCOSTE
- From: "Beatrice Bardelli" <reginadelmare at tiscali.it>
- Date: Tue, 26 Oct 2004 11:03:54 +0200
Inoltro per conoscenza,
Beatrice Bardelli
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Da: cittadiniattivi at libero.it
A: forum-elettrosmog <forum-elettrosmog at yahoogroups.com>
Oggetto: [forum-elettrosmog] LE NUOVE EVIDENZE VENGONO NASCOSTE
Data: lunedì 25 ottobre 2004 16.53
Coordinamento dei Comitati di Roma Nord
www.comiromanord.it – cittadiniattivi at libero.it
COMUNICATO STAMPA del 25 Ottobre 2004
ELETTROSMOG / LE NUOVE EVIDENZE NASCOSTE
ORMAI NON SI POSSONO PIU’ NASCONDERE LE EVIDENZE SCIENTIFICHE DEGLI EFFETTI
SANITARI E BIOLOGICI NEGATIVI DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI. IL KAROLINSKA
ISTITUTE DI STOCCOLMA CONFERMA SOLO ADESSO ALCUNI GRAVI EFFETTI NEGATIVI
DEI CELLULARI CHE ERANO GIA’ STATI SCOPERTI DUE ANNI FA DA ALTRI
RICERCATORI CHE, ALLORA, FURONO CONSIDERATI ALLARMISTI ED IRRESPONSABILI
ANCHE DA ESPONENTI DI QUELL’ISTITUTO. GRANDI RICERCATORI STATUNITENSI, AI
QUALI IN PASSATO FURONO TOLTI FINANZIAMENTI PER RICERCHE SUGLI EFFETTI DEI
TELEFONI CELLULARI POICHE’ I LORO RISULTATI ERANO INVISI ALL’INDUSTRIA
TELEFONICA, DIMOSTRANO OGGI CHE ANCHE I CAMPI MAGNETICI GENERATI DA LINEE
DI TRASMISSIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA O DA CABINE DI TRASFORMAZIONE
POSSONO ESSERE RESPONSABILI DI GRAVISSIMI EFFETTI ANCHE A BREVE TERMINE,
ADDIRITTURA PER VALORI DI CAMPO MAGNETICO DI POCO SUPERIORI A QUELLI CHE,
PER ESPOSIZIONE PROLUNGATA, AUMENTANO IL RISCHIO DI LEUCEMIA INFANTILE E DI
ABORTO. SOLTANTO CHI HA INTERESSE A SOTTOVALUTARE TUTTO QUESTO PUO’ FARE
ANCORA FINTA DI NULLA O LEGIFERARE IN SENSO CLAMOROSAMENTE OPPOSTO
ALL’EVIDENZA SCIENTIFICA.
Come oramai noto da alcuni giorni, il Karolinska Istitute di Stoccolma, che
ogni anno sceglie il premio Nobel per la medicina, ha confermato quello che
si sapeva da due anni. L’esposizione di almeno dieci anni alle radiazioni
emesse da cellulari quadruplica il rischio di neuroma acustico, tumore
benigno del nervo uditivo [1, 2].
Ricercatori dell’Università di Lund (Svezia), guidati dal prof. Leif
Salford, che in precedenza (dal 1992 al 1997) avevano confermato con
esperimenti biologici il danneggiamento della barriera emato-encefalica,
con il possibile pericoloso passaggio di sostanze nocive quali la
siero-albumina (ma potrebbero essere anche i carboidrati, le proteine, i
microorganismi, gli antibiotici) dal sistema sanguigno ai tessuti
cerebrali, hanno recentemente evidenziato che irradiando per 2 ore i
tessuti del cervello di topi con il campo elettromagnetico generato da un
cellulare GSM, con valori da 100 a 1000 volte più bassi di quelli
raccomandati dal Consiglio della Unione Europea per la protezione dagli
effetti acuti (Raccomandazione n. 1999/519/CE, 12/7/99), vengono
danneggiati irreversibilmente i neuroni della corteccia cerebrale,
dell’ippocampo e dei gangli basali [3].
Sempre lo scorso anno, ricercatori dell’Università di Tel Aviv hanno
dimostrato che irradiando "in vitro", alle frequenze della telefonia
mobile, cellule linfatiche umane con livelli di campo elettromagnetico
comparabili a quelli della predetta Raccomandazione, viene provocata
aneuploidia (instabilità cromosomica) che costituisce una importante
mutazione genomica e, quindi, una possibile causa del cancro [4]. Quei
ricercatori hanno anche dimostrato che il fenomeno è indipendente
dall’effetto termico (acuto) causato dalla radiazione elettromagnetica.
Qualche mese fa i ricercatori Henry Lai e Narendra Singh, dell’Università
di Seattle, hanno dimostrato che l’esposizione "in vivo" dei topi al campo
magnetico generato dalla trasmissione e trasformazione dell’energia
elettrica provoca, nelle cellule del loro cervello, la rottura dei
filamenti del DNA, aumenta l’apoptosi (fenomeno del suicidio naturale delle
cellule) e la necrosi. Questo avviene per esposizioni a breve termine di
almeno 24 ore a campi magnetici di 10 microTesla. Gli effetti sono
cumulativi, cioè aumentano con la durata dell’esposizione [5].
Quello che più sconvolge è che il predetto livello di esposizione coincide
con quello stabilito a luglio del 2003 dal Governo italiano per gli
impianti esistenti e che dovrebbe proteggere, secondo gli amministratori
pubblici, addirittura dagli effetti a lungo termine. Invece, la ricerca
epidemiologica mondiale ha dimostrato, con la condivisione della IARC,
organismo dell’OMS, che per esposizioni a valori superiori a 0.4 microTesla
(che è ben 25 volte inferiore al predetto valore) raddoppia il rischio di
leucemia infantile [6]. La recente ricerca epidemiologica ha anche
dimostrato che le donne in gravidanza esposte a campi magnetici, sempre a
frequenza industriale, superiori a 1.6 microTesla incorrono in un rischio
fino a 7 volte maggiore di subire aborto spontaneo [7, 8].
Quello che ancor più sconvolge è che la suddetta Raccomandazione del
Consiglio dell’Unione Europea, stabilita sulla base delle linee guida
dell’ICNIRP, chiede di non esporre la popolazione, per la protezione dagli
effetti acuti, a valori superiori a ben 100 microTesla, cioè un valore 10
volte maggiore di quello che determina i predetti effetti acuti nel
cervello dei topi (10 microTesla) e ben 250 volte superiore al valore di
soglia di raddoppio del rischio di leucemia infantile (0.4 microTesla). Uno
dei massimi esponenti dell’ICNIRP é anche co-autore della ricerca del
Karolinska Istitute, di cui é vicedirettore del Dipartimento di Medicina
Ambientale.
Il nostro grande timore è che per l’esposizione della popolazione ai campi
elettromagnetici si stiano ripercorrendo le stesse drammatiche esperienze
già vissute nel caso dell’amianto, del talidomide, dei cloruri di vinile,
del DDT, della mucca pazza, del tabacco, della combustione degli
idrocarburi, che tante tragedie hanno provocato prima che venisse
riconosciuta "politicamente" la loro pericolosità mortale.
Riferimenti:
[1] Lonn Stefan, Ahlbom Anders, Hall Per, Feychting, Maria, "Mobile Phone
Use and the Risk of Acoustic Neuroma", Epidemiology, Vol. 15, Issue 6,
November 2004, www.epidem.com .
[2] Hardell, L.; Hallquist, A.; Mild, K. Hansson; Carlberg, M.; Pahlson,
A.; Lilja, A., "Cellular and cordless telephones and the risk for brain
tumours", European Journal of Cancer Prevention, 11(4):377-386, August
2002,
http://www.eurjcancerprev.com/pt/re/ejcp/abstract.00008469-200208000-00010.h
tm.
[3] Leif G. Salford, Arne E. Brun, Jacob L. Eberhardt, Lars Malmgren, and
Bertil R. R. Persson, "Nerve Cell Damage in Mammalian Brain after Exposure
to Microwaves from GSM Mobile Phones, Environmental Health Perspectives,
Vol. 111, N. 7, June 2003,
http://ehp.niehs.nih.gov/members/2003/6039/6039.html .)
[4] Maya Mashevich, Dan Folkman, Amit Kesar, Alexander Barbul, Rafi
Korenstein, Eli Jerby, Lydia Avivi, "Exposure of human peripheral blood
lymphocytes to electromagnetic fields associated with cellular phones leads
to chromosomal instability", Bioelctromagnetics, Vol. 22, Issue 2, pages
82-90, February 2003,
http://www3.interscience.wiley.com/cgi-bin/abstract/102523679/ABSTRACT.
[5] Henry Lai, Narendra P. Singh, "Magnetic-Field-Induced DNA Strand Breaks
in Brain Cells of the Rat", Environmental Health Perspectives, Volume 112,
Number 6, May 2004, http://ehp.niehs.nih.gov/members/2004/6355/6355.html.
[6] IARC Press Release, 27 June 2001, www.iarc.fr .
[7] Li, De-Kun; Odouli, Roxana; Wi, Soora; Janevic, Teresa; Golditch, Ira;
Bracken, T. Dan; Senior, Russell; Rankin, Richard and Iriye, Richard, "A
Population-Based Prospective Cohort Study of Personal Exposure to Magnetic
Fields during Pregnancy and the Risk of Miscarriage", Epidemiology,
13(1):9-20, January 2002, www.epidem.com .
[8] Lee, Geraldine M.; Neutra, Raymond R.; Hristova, Lilia; Yost, Michael
and Hiatt, Robert A., "A Nested Case-Control Study of Residential and
Personal Magnetic Field Measures and Miscarriages", Epidemiology,
13(1):21-31, January 2002, www.epidem.com .
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