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Rassegna stampa: SVIZZERA, LA COMMISSIONE ETICA: OGM, MONOPOLI INGIUSTIFICATI
- Subject: Rassegna stampa: SVIZZERA, LA COMMISSIONE ETICA: OGM, MONOPOLI INGIUSTIFICATI
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Mon, 20 Sep 2004 19:37:00 +0200
a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da "Green Planet" - 16/9/04
SVIZZERA, LA COMMISSIONE ETICA: OGM, MONOPOLI INGIUSTIFICATI
All'unanimità «L'idea secondo cui l'ingegneria genetica potrebbe migliorare
la sicurezza alimentare è una semplificazione della realtà»
La Cenu, la commissione federale d'etica per la biotecnologia nel settore
non umano, ha appena pubblicato un opuscolo sugli Ogm nel Terzo Mondo.
La commissione, il cui compito specifico è proprio quello di fornire
consulenze sugli aspetti etici dell'ingegneria genetica, raccomanda un
allargamento del dibattito su questo tema, per abbracciare questioni che
non siano puramente tecniche.
Il parlamento svizzero dovrà in futuro discutere una revisione della legge
sui brevetti riguardanti gli Ogm.
Ma anche la principale agenzia svizzera di aiuto allo sviluppo (Dsc),
impegnata in diversi progetti nel Terzo Mondo, può trarre vantaggio da
questo studio.
Esso arriva in risposta ad un rapporto pubblicato in giugno dalla FAO,
l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura,
in cui si parla degli effetti positivi degli Ogm.
La Cenu giudica all'unanimità «una semplificazione della realtà» «l'idea
secondo cui l'ingegneria genetica potrebbe notevolmente migliorare la
sicurezza alimentare». Una risposta certa non è possibile.
Il problema non è tanto quello di una offerta insufficiente di cibo, ma
quello dell'accesso all'alimentazione.
Non è dunque solo un problema tecnico, fa notare la commissione, ma anche
politico e socioeconomico.
Sono quattro gli aspetti considerati dalla commissione e illustrati giovedì
a Berna in un dibattito pubblico: il diritto ad un'alimentazione
sufficiente e sana; il diritto di scelta del proprio nutrimento; la
protezione della biodiversità; il mantenimento della pace sociale.
Sicurezza alimentare
Oggi il 46 per cento dell'umanità vive sotto la soglia di povertà di 2
dollari al giorno fissata dalla Banca mondiale. Più di 1,2 miliardi di
persone non va neppure oltre il dollaro quotidiano e, secondo la FAO, 842
milioni soffrono attualmente di malnutrizione.
Il «principio essenziale» della dignità umana - sottolinea la Cenu -
implica il diritto individuale e sociale all'autodeterminazione, anche su
ciò che si mangia. «La sovranità alimentare deve essere rispettata anche se
le possibilità di procurarsi il cibo sono fortemente ridotte», aggiunge la
commissione, accennando ai recenti conflitti causati dalla distribuzione di
alimenti transgenici in Zimbabwe, Zambia, Angola e Sudan.
«È importante determinare se il ricorso a prodotti geneticamente modificati
favorisca la sovranità di questi paesi, o, al contrario, la restringa o
addirittura l'annulli», aggiunge la Cenu.
Monopoli ingiustificati
Nel rapporto vengono anche denunciati i «monopoli ingiustificati».
Attualmente sei multinazionali controllano il 98 per cento del mercato
delle piante transgeniche e oltre il 90 per cento delle sementi 'trans'
vengono dalla sola Monsanto!
Anche la preservazione della biodiversità - afferma la commissione -
costituisce un «dovere etico»: «le generazioni future hanno diritto a
condizioni di vita comparabili alle nostre».
La Cenu non è unanime però nel giudicare se l'ingegneria genetica abbia
un'influenza positiva o negativa a questo riguardo. La maggioranza propende
tuttavia per la negativa, rilevando ancora una volta il problema dei
monopoli e il rischio di favorire le monoculture.
La Cenu propone una serie di raccomandazioni.
In particolare: divieto di disseminazione di Ogm nei centri d'origine delle
piante da coltura, protezione dell'agrobiodiversità con progetti di
commercio equo e con microcrediti ai piccoli coltivatori, incoraggiamento
della libera circolazione delle risorse genetiche nell'ambito della coltura
e della ricerca.
Pace sociale
Un ulteriore elemento da considerare è quello della pace sociale, afferma
la Cenu, rilevando come anche nei paesi del Terzo Mondo le opinioni
divergano sull'impiego di Ogm nell'agricoltura e come non siano mancate
finora le forme di opposizione radicali, per esempio in India e in
Indonesia.
Affinché nel dibattito sugli Ogm sia preservata la pace sociale, la
commissione auspica una «informazione dettagliata ed equa» della
popolazione, che presenti svantaggi e inconvenienti facendo ricorso a fonti
multiple.
La Cenu rammenta che in molti paesi l'agricoltura non è soltanto economia
del suolo, ma una «vera cultura, ancorata in rappresentazioni del mondo
religiose, mitiche e culturali».
Le innovazioni tecnologiche devono tenerne conto e si deve cercare il
dialogo con le comunità religiose, se si vogliono evitare tensioni
suscettibili di mettere in pericolo la pace sociale.
Swissinfo, 10 settembre 2004
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