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Engagement stakeholder- collaborazione imprese ong?



A che punto è la collaborazione imprese-ONG per rendere sostenibile la catena 
dei fornitori?
Estratto dal primo documento realizzato dalla Nordic Partnership, basato sulla 
discussione di ONG e imprese in merito alla reale possibilita' di interagire 
per migliorare la sostenibilita' lungo la catena di fornitura
Fonte: No writing on the wall report – Discussione paper based on a nordic 
partenership survey
13 maggio 2004
http://italy.peacelink.org/consumo/articles/art_4937.html
***


Nordic Partnership è una rete di ONG ed imprese danese creata al fine di 
rendere la sostenibilità un affare economicamente vantaggioso.

La rete Nordic Partnership ha provato a identificare dilemma e barriere 
presenti nella gestione della catena di fornitori sostenibile, bilanciando 
tra le esigenze delle imprese ed il punto di vista delle ONG.
Nonostante vengano identificati alcuni punti chiave, per ora la conclusione è 
letteralmente che non si può "scrivere nulla sul muro", che non si e’ ancora 
giunti a niente di fatto.
I consumatori non sono cosi’ attenti come dichiarano, i governi esitano e 
mancano di una reale motivazione ad agire, gli investitori sono interessati 
ma non riescono a misurare gli effetti di tali azioni, infine le imprese 
vorrebbero agire ma non riescono a capire se ne avranno un vantaggio 
economico nel farlo.

Molte imprese stanno cominciando a vedere la catena dei fornitori come 
un’opportunita’ di innovazione e non solo in un’ottica di taglio dei costi
Ma se molte industrie, ONG ed autorità concordano che è necessario agire sulla 
catena di fornitura, perché tutto procede così lentamente?
I motivi risiedono nel fatto che la catena di fornitura è ancora troppo 
complessa e la conoscenza a riguardo disponibile è molto scarsa. I 
consumatori, al di là delle dichiarazioni, non sono ancora realmente 
interessati alla catena dei fornitori; al massimo, si limitano a punire chi 
si comporta male, piuttosto che premiare chi si comporta bene. Non esiste 
ancora la strada vincente a poco costo ed infine le imprese e le ONG si 
guardano ancora reciprocamente con un timore antagonista.

Il lavoro sulla sostenibilita’ richiede una percezione a lungo termine, poco 
praticata in particolare durante i periodi di recessione.
L’aspetto del lungo tempo richiesto non deve essere sottovalutato.
Le ONG e le imprese non sono abituate a lavorare insieme, pertanto ci vorrà 
del tempo affinché imparino a parlarsi. Investire del tempo iniziale nella 
reciproca conoscenza, comprensione e nell’individuazione degli obbiettivi, 
sarà estremamente utile, poiché poi le soluzioni tecniche arriveranno di 
conseguenza più facilmente.

Ci sono molte ragioni per cui le imprese e le ONG dovrebbero collaborare per 
migliorare la gestione della catena dei fornitori.
Vantaggi per le imprese:
- ottenere conoscenze profonde viceversa difficili da rilevare
- avere la percezione politica della realtà, esterna all’impresa
- ottenere aiuto dalle ong su molti aspetti che le imprese non possono 
goverare
- migliorare l’immagine
- farsi aiutare dalle ong per velocizzare i cambiamenti nell’azienda
- identificare posizioni comuni da porre sul tavolo politico verso le autorità

Da parte delle ONG invece i vantaggi possono essere:
- contribuire a creare soluzioni durevoli ben agganciate all'impresa
- capire più profondamente come è gestito un commercio
- comprendere meglio ciò che l’impresa può fare e ciò che non può fare
- raggiungere posizioni condivise da proporre sul tavolo politico

La piattaforma finale consigliata per le imprese che volessero mettersi sulla 
strada della collaborazione attiva con le ONG potrebbe ricalcare i seguenti 
punti:

- costruire un piano specifico di collaborazione direzionato alle catene di 
fornitura
- selezionare una catena specifica
- identificare e coinvolgere gli attori chiave in quella catena di fornitura
- mappare le competenze delle ONG e delle imprese connesse al progetto
- sviluppare una linea di raccomandazioni da fissare con gli stakeholder, 
affinché si riesca a giungere ad un processo chiaramente definitivo e noto, 
che si possa “scrivere sul muro”, e che comporti un vantaggio economico per 
le imprese che cerchino di costruire una catena di sviluppo sostenibile.
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il serpente cerchera' di cambiare pelle per sopravvivere 
speriamo si trasformi prima in puma e poi in condor 
passando, seguendo la scala inca, dal mondo degli inferi a quello dell'umano 
ed infine a quello dello spirito