[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

[ACEA #860] Dopo mucca pazza anche maiale pazzo?



Agenziastampa per i Consumi Etici e Alternativi
-----------------------------------------------------------------------------

Comunicato n. 860 del 28-02-2001

Dopo mucca pazza anche maiale pazzo?
Il tour LAV della scrofa "libera": la denuncia degli allevamenti intensivi
in un drammatico video LAV-CIWF, una petizione europea.
Sull'industria intensiva di suini non incombe solo il rischio BSE, come
denunciato da una ricerca pubblicata pochi giorni fa dal quotidiano tedesco
Bild: questi animali sono sottoposti ad un sistema di allevamento-lager che
imprigiona sei milioni di scrofe in Europa in gabbie di gestazione con
sbarre metalliche talmente strette che viene impedito loro qualsiasi
movimento. E dopo il parto, per l'allattamento vengono portate in altre
gabbie ancora più strette. Anche i maiali destinati all'ingrasso sono
costretti in spazi ridotti e a dolorose mutilazioni come la castrazione ed
il taglio della coda. Per chiedere al Governo italiano di sostenere in sede
europea nuove norme per il rispetto dei bisogni più elementari dei maiali
di allevamento.
In collaborazione con Compassion In World Farming, la LAV ha prodotto il
video "Un problema da porci" che documenta la sofferenza di milioni di
maiali destinati al consumo umano e sta distribuendo i moduli di una
petizione indirizzata ai ministri italiani della Sanità, delle Politiche
Agricole e delle Politiche Comunitarie.
"La recente proposta di modifica della direttiva europea 91/630/CEE che
stabilisce standard minimi "per la protezione dei maiali di allevamento"
prevede finalmente l'abolizione progressiva delle gabbie di gestazione per
le scrofe gravide a partire dal 2012 e la proposta di concedere maggiori
spazi, materiali per grufolare ed una pavimentazione non interamente
grigliata, ma la LAV chiede che i tempi di transizione previsti per
introdurre queste nuove misure vengano abbreviati in sede di Parlamento
Europeo e Consiglio dei Ministri, considerando che le gabbie sono già
fuorilegge in Gran Bretagna e in Svezia e nei prossimi anni anche in
Finlandia, Olanda e Danimarca -ha dichiarato Adolfo Sansolini, consigliere
direttivo LAV- la crisi BSE dimostra che la qualità della vita degli
animali di allevamento non è indipendente dalla qualità della vita umana:
degli oltre 80 chili di carne consumata ogni anno dagli italiani ben 30
chili sono di carne suina, con tutte le conseguenze sulla salute umana
delle "incognite chimiche" legate a mangimi, estrogeni, antibiotici e alle
tossine generate dall'animale nei momenti di terrore dovuti alla prigionia
e precedenti la morte". In Europa attualmente solo il 5% delle scrofe da
riproduzione vive in allevamenti estensivi all'aperto dove la possibilità
di movimento può aiutare a superare i problemi di stress, aggressività e
depressione che possono manifestarsi negli allevamenti intensivi. Oltre
alla ristrettezza delle gabbie, negli allevamenti intensivi la mancanza di
lettiera impedisce alle scrofe di soddisfare l'istinto di preparare un
giaciglio per il parto. Lettiere e materiali per grufolare permettono a
questi animali di soddisfare comportamenti naturali, mentre l'abolizione
della pavimentazione grigliata per i maiali allevati all'ingrasso
eviterebbe loro di ferirsi e renderebbe meno innaturale l'ambiente in cui
vivono. Anche i piccoli, poco dopo la nascita, vengono costretti in recinti
sovraffollati, dove lo stress aumenta l'aggressività portando a mordere le
code dei loro compagni di sventura. Per ovviare a questo inconveniente,
invece di aumentare lo spazio a loro disposizione viene amputata la coda.
In altri casi, a ciò si aggiunge la limatura dei denti per prevenire danni
ai capezzoli della scrofa durante l'allattamento. I maiali vengono
regolarmente castrati nei primi giorni di vita per evitare che con la
maturità sessuale si alteri il sapore della carne.
A sostegno di questa campagna, SABATO 31 marzo e DOMENICA 1 aprile la LAV
sarà presente in più di 200 piazze nazionali con la campagna intitolata "UN
PROBLEMA DA PORCI" per invitare i cittadini a firmare la petizione
indirizzata al Governo e sostenere tutte le iniziative legislative
necessarie a mettere fine alle grandi sofferenze di questi animali.
Disponibile il video LAV "Un problema da porci" (betacam e vhs - 10 min.)
info email:ufficiostampa@infolav.org - sito internet: http://www.infolav.org
Il tour della scofa LIBERA proseguirà nelle seguenti città secondo il
presente calendario:
1/3 Viareggio - Via Cesare Battisti (angolo Via Verdi)
2/3 Pisa - Corso Italia (fronte Upim)
3/3 Cuneo - invito già trasmesso per email
5/3 Pavia - Piazza della Vittoria
7/3 Torino - Via Garibaldi (angolo Piazza Castello)
9/3 Mantova - Piazza Mantegna (pressi APT)
10/3 Milano - Piazza San Babila
13/3 Brescia - Piazza Loggia
14/3 Verona - Via Mazzini (fronte BNL)
15/3 Vicenza - Piazzale De Gasperi
16/3 Treviso - Piazzeta Battistero
17/3 Venezia-Mestre - Piazza Ferretto
22/3 Firenze - Piazza Strozzi
23/3 Arezzo - Piazza San Jacopo (portici Morini)
24/3 Perugia - Piazza della Repubblica
Seguiranno altre tappe del tour nel mese di aprile.

(Fonte AceA)




Vi preghiamo di pubblicare ove vi sia possibile e nella forma possibile
(anche in forma di pubblicita` con una riga di ringraziamento all'editore
per la pubblicazione gratuita) questa nostra comunicazione.Per maggiori
informazioni contattare l'organizzazione promotrice dell'iniziativa e, in
caso di mancanza di indicazioni specifiche, la nostra redazione.




AceA onlus
AceA agenziastampa per i consumi etici e alternativi
via Angera 3, 20125 Milano
tel 0267574323
acea@edv.it
-----------------------------------------------------------------------------
Testata elettronica di educazione alla pace, allo sviluppo, alla
solidarieta`, all'ecoequilibrio, ai consumi etici,
alle tecnologie ecocompatibili, alla nonviolenza , diretta da Federico
Ceratti