La
pastorizzazione, che prende il nome da Louis Pasteur, è il processo di
riscaldamento cui vengono sottoposti il latte o altri prodotti alimentari.
Generalmente sono condotti a temperature variabili da 54 a 70 °C e per
tempi compresi tra i 20 e i 30 minuti. I nuovi metodi "flash" riscaldano
il latte da 65 a 76°C per 15-22 secondi. In questo modo si distruggono i
batteri patogeni e si ritarda lo sviluppo di altri batteri. Comunque
secondo lo scienziato Norman Walker, si richiedono temperature da 87 a 110
°C per uccidere i microrganismi patogeni, come gli agenti del tifo, i
colibacilli, i micobatteri e le brucelle. Il calore della
pastorizzazione è sufficiente però per distruggere i batteri lattici come
il Lactobacillus acidophilus, che contribuiscono a sintetizzare
la vitamina B nel colon. Acidificando il latte che poi coagula, i batteri
lattici tengono i batteri della putrefazione sotto controllo. Il latte
pastorizzato, non avendo questa protezione, si potrà alterare. L'ironia
della pastorizzazione è che distrugge le proprietà battericide del
latte. Principali vantaggi commerciali della
pastorizzazione: 1) Il produttore può permettersi la
sporcizia: Gli standard qualitativi degli animali che
producono latte crudo sono considerevolmente più alti di quelli dei
soggetti che producono latte da pastorizzare. 2) E' conveniente
per il produttore e per il contadino: Nonostante che il latte
crudo si mantenga più a lungo del latte pastorizzato, se non viene
prodotto in condizioni di massima pulizia si potrà cagliare prima di
quest'ultimo. 3) La pastorizzazione compromette il potere
nutrizionale? Il riscaldamento di ogni alimento oltre i 50 °C
determina la distruzione degli enzimi, i trasformatori biochimici. Per
esempio la pastorizzazione elimina la fosfatasi enzimatica che è
necessaria all'assimilazione del calcio. 4) Malattie provocate
dalla pastorizzazione: La perdita delle vitamine lipo-solubili
come la A e la E può aumentare di oltre due terzi. La perdita della
vitamina B e C può andare dal 38 all'80 per cento. Il 20% dello iodio si
perde volatilizzato. Il consumo di proteine da latte cotto è dimostrato
correlarsi con l'alta incidenza della trombosi. E gli animali da
laboratorio degenerano più rapidamente quando sono nutriti con tale latte.
Tratto da NEXUS NEW TIME edizione
italiana n°
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