"informazioni parlamentari su agricoltura, .... "Da Gov" erno colpo di grazia a imprese del sud"



a cura di  AltrAgricoltura Nord Est
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E' l'ultima trovata dell'accoppiata Maroni-Alemanno per aggravare la crisi
delle imprese agricole. Nel decreto legge 30 settembre 2005, n.203, è
inserita una disposizione che vieta da subito l'erogazione dei contributi
della Comunità europea a tutte le imprese che non esibiscano un certificato
di regolarità contributiva. Eppure è ben noto ai Ministri che le gravi
crisi dell'ortofrutta e del vino hanno provocato in diverse arre del
meridione un rallentamento nei pagamenti all'INPS e che bloccare
l'erogazione dei pagamenti europei significa aggravare l'indebitamente
delle aziende agricole ed avviarle al fallimento. Vi inviamo in proposito
il testo dell'articolo di legge in questione e il comunicato stampa diffuso
oggi dalla senatrice Loredana De Petris

 art. 10, comma 7. Per accedere ai benefici ed alle sovvenzioni comunitarie
le imprese di tutti i settori sono tenute a presentare il documento unico
di regolarità contributiva di cui all'articolo 2, comma 2, del
decreto-legge 25 settembre 2002, n. 210, convertito, con modificazioni,
dalla legge 22 novembre 2002, n. 266.


COMUNICATO  STAMPA

Agricoltura : De Petris (Verdi) "Da Governo colpo di grazia a imprese del sud"


        7/10/05 - "Può essere il colpo di grazia per l'agricoltura delle
regioni meridionali. Nel decreto legge del 30 settembre scorso in materia
tributaria, il Governo ha disposto che per accedere alla sovvenzioni della
comunità europea le imprese debbano da subito esibire un certificato di
regolarità contributiva. In questo modo migliaia di aziende agricole in
grave difficoltà nelle aree di crisi del sud sono condannate alla chiusura".
        Loredana De Petris, senatrice dei Verdi e capogruppo in Commissione
Agricoltura, esprime la sua preoccupazione per le disposizioni contenute
nell'art.10, comma 7, del decreto del Governo in materia tributaria,
attualmente all'esame del Senato per la conversione in legge.
        "E' noto  - prosegue la senatrice - che i contributi comunitari
sono essenziali per il bilancio delle imprese agricole. Ed è altrettanto
noto che lo stato di crisi dell'agricoltura meridionale ha determinato in
molte regioni un rallentamento nei pagamenti contributivi e l'invio da
parte dell' INPS delle cosiddette 'cartelle pazze' in quanto appesantite da
pesanti sanzioni per i ritardi."
        "Già le commissioni parlamentari di Camera e Senato - dichiara De
Petris - si stavano occupando del problema per prevedere tempi e modalità
agevolate per la regolarizzazione contributiva in agricoltura in modo da
consentire alla imprese in difficoltà di fare fronte alle pendenze. Il
decreto del Governo azzera questo dibattito e rischia di rendere
irreparabile l'indebitamento danneggiando, alla fine, anche l'INPS che si
troverebbe di fronte a crediti inesigibili".
        "Le aziende agricole colpite quest'anno dalla crisi dell'ortofrutta
e del vino - conclude l' esponente dei Verdi - ,nell'impossibilità di
incassare i pagamenti comunitari, non possono sopravvivere. E' l'ultimo
regalo di un Governo capace solo di promesse".
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