rassegna stampa: Influenza polli come la 'spagnola' - anch e nel 1918 l'epidemia partì allo stesso modo.



Nei giorni scorsi molti di noi si sono chiesti qual'era il motivo per cui
OMS e di riflesso le agenzie stampa ci sommergevano di lanci sul pericolo di
pandemia da influenza aviaria.
Da tempo, con regolare ciclicità, nel mondo si evidenziava qualche piccolo
focolaio di influenza ma nessuno, oltre le associazioni ambentaliste ed a
difesa dei consumatori, dava peso e risalto alla cosa, tanto il fenomeno
doveva ed era percepito come risultato "naturale", non pericoloso e
controllabile, in termini di costi/benefici, del processo di produzione del
pollo da carne. In realtà le informazioni in possesso di OMS e produttori
erano ben più corpose ed oggi che cominciano a filtrare, come nell'articolo
di repubblica che vi proponiamo, ben si capisce l'urgenza di lanciare
l'allarme generale. Ci appare chiaro che le multinazionali, leaders del
settore del pollo, sapevano quanto il ciclo produttivo esponeva la
popolazione a gravi rischi di malattia ma per mantenere le posizioni di
mercato e non mettere in discussione il sistema produttivo hanno agito per
dosare al minimo le informazioni ai cittadini. Noi pensiamo che ancora non
tutto sia stato divulgato, soprattutto il fatto di avere prova del passaggio
del virus per via aerea, da uomo a uomo, elemento necessario perchè si
ipotizzi il verificarsi di una pandemia. Nella sostanza stiamo assistendo ad
un centellinare di informazioni, già da tempo in possesso di aziende, OMS,
ministeri della Sanità, con l'intento di limitare i costi industriali,
difendere gli utili delle multinazionali dell'avicolo a scapito della salute
se non della vita stessa dei cittadini!

a cura di AltrAgricoltura Nord Est
--------------------------------------
Tratto da "Green Planet" - 05/10/05
La codifica del genoma dell'H5N1 conferma i sospetti degli
scienziati: anche nel 1918 l'epidemia partì allo stesso modo.
L'INFLUENZA DEI POLLI È COME LA 'SPAGNOLA', STESSO VIRUS, RISCHIO DI
PANDEMIA
ROMA - Il virus dell'influenza dei polli potrebbe trasformarsi ed essere in
grado di trasmettersi da uomo a uomo senza aver bisogno di un passaggio
intermedio. E in queste condizioni il rischio di una pandemia sarebbe
altissimo. Sono le conclusioni alle quali sono giunti diversi gruppi di
ricercatori americani che negli ultimi mesi hanno lavorato al sequenziamento
del genoma e poi alla resurrezione del temibile virus della spagnola. Gli
scienziati hanno scoperto che il virus che causò l'epidemia di spagnola nel
1918 era, molto probabilmente, un virus aviario che riuscì a adattarsi
all'uomo senza passaggi intermedi. E quello dell'influenza aviaria
attualmente in circolazione sta assumendo caratteristiche biologiche simili
a quello della spagnola, la violenta pandemia influenzale che tra il 1918 e
il 1919 fece circa 50 milioni di vittime in tutto il mondo.

La notizia è stata data con grande risalto dalle due principali riviste
scientifiche mondiali, Nature e Science. Per arrivare a queste conclusioni i
ricercatori hanno prima ricostruito l'intero genoma del virus dell'influenza
spagnola e, dopo averlo riassemblato in laboratorio, lo hanno confrontato
con il virus H5N1, responsabile dell'epidemia di influenza aviaria nel Sud
Est Asiatico. Il completamento del genoma del virus della spagnola (H1N1) è
stato reso possibile grazie agli sforzi dei ricercatori dell'Armed forces
Institute of Pathology di Rockville, nel Maryland, guidati da Jeffery
Taubenberger, lo stesso scienziato che per primo è riuscito ad isolare il
virus della spagnola nel 1997. Ma fino ad oggi i ricercatori erano riusciti
a decifrare solo cinque degli otto geni che compongono il genoma del virus.

Nell'articolo pubblicato su Nature, Taubenberger ha descritto le sequenze
genetiche degli ultimi tre geni che mancavano. Si tratta dei geni della
polimerasi, quelli cioè che codificano le proteine necessarie al virus per
replicarsi all'interno delle cellule dell'organismo ospite.

Ebbene, studiando queste specifiche sequenze geniche i ricercatori hanno
scoperto che sono molto simili a quelle dei virus dell'influenza aviaria che
negli anni scorsi hanno causato infezioni nell'uomo, compreso l'H5N1
attualmente in circolazione nel Sud est asiatico. Secondo i ricercatori
questo elemento sarebbe un indizio tale da rendere il virus della spagnola
un virus influenzale del tutto singolare. Sarebbe infatti il primo virus
influenzale pandemico esclusivamente aviario che è riuscito ad adattarsi
all'organismo umano. Gli altri virus che nel passato hanno scatenato delle
pandemie influenzali, come per esempio nel 1957 quello dell'Asiatica e nel
1968 quello della Hong Kong, erano sensibilmente diversi da quello della
spagnola. Si trattava infatti di virus ricombinati, o meglio erano virus
"chimera". Si tratta di agenti patogeni nuovi nati dalla fusione del
materiale genetico di un virus aviario con quello dell'influenza umana.
Questa ricombinazione tra i due virus dava luogo ad un nuovo agente molto
più pericoloso di quello fino ad allora in circolazione.

In genere la ricombinazione dei due virus avveniva in alcune specie di
mammiferi, come per esempio i maiali che possono prendere l'influenza sia
dai polli che dagli uomini. Secondo Taubenberg nel 1918, quando nel mondo si
scatenò la terribile pandemia di influenza chiamata "spagnola", non avvenne
questo processo di ricombinazione tra due virus diversi. Quello che accadde
fu invece che un virus tipicamente aviario riuscì lentamente ad adattarsi
all'uomo e a trasmettersi per contatto diretto da uomo a uomo.

Nel loro studio i ricercatori hanno anche individuato quali sono state le
mutazioni e quindi le proteine che hanno permesso al virus aviario di
adattarsi all'organismo umano. E hanno anche notato che alcune di queste
mutazioni sono state già individuate in alcuni ceppi di H5N1 attualmente in
circolazione. Questo, secondo il team di ricercatori dell'istituto militare
Usa, potrebbe suggerire che il virus dell'influenza dei polli potrebbe
acquisire direttamente la capacita di adattarsi all'uomo aumentando
sensibilmente il rischio di una pandemia.
Repubblica, 5 ottobre 2005
------------------------------------------








--
Internal Virus Database is out-of-date.
Checked by AVG Anti-Virus.
Version: 7.0.344 / Virus Database: 267.11.10/119 - Release Date: 04/10/2005


--
Internal Virus Database is out-of-date.
Checked by AVG Anti-Virus.
Version: 7.0.344 / Virus Database: 267.11.10/119 - Release Date: 04/10/2005

--
Internal Virus Database is out-of-date.
Checked by AVG Anti-Virus.
Version: 7.0.344 / Virus Database: 267.11.10/119 - Release Date: 04/10/2005