I guerriglieri ugandesi seminano il terrore tra gli abitanti dell'est del Congo e del sud Sudan



I guerriglieri ugandesi seminano il terrore tra gli abitanti dell'est del Congo e del sud Sudan
Kampala (Agenzia Fides)- L'Esercito Resistenza del Signore (LRA), il gruppo di guerriglia ugandese che dal 1986 semina terrore e morte nell'Uganda settentrionale, continua la sua offensiva contro la popolazione civile del nord-est della Repubblica Democratica del Congo e del sud Sudan, i due Paesi che il 14 dicembre hanno avviato, insieme all'Uganda,un'offensiva militare contro la base della LRA nella foresta di Garamba, in Congo (vedi Fides 15/12/2008)
Secondo l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), i guerriglieri ugandesi hanno ucciso 537 persone e hanno rapito 400 bambini, la maggior parte dei quali negli ultimi giorni, nel nord-est del Congo, da quando l'LRA ha lanciato la sua offensiva nell'area. Secondo l'UNHCR sono oltre 100mila gli abitanti della zona costretti a fuggire, che si nascondono ancora nella foresta. La maggior parte di queste persone provengono dalla cittadina di Faradje, che ha subito un pesante assalto dei guerriglieri nel periodo natalizio (vedi Fides 9/1/2009).
Gli attacchi della guerriglia si susseguono senza sosta, aggravando la già pesante situazione umanitaria. Tra le organizzazioni umanitarie più attive nell'area vi è la Caritas e le strutture della Chiesa locale (vedi Fides 9/1/2009).
Anche nella provincia del Sudan meridionale di Western Equatoria i guerriglieri dell'LRA continuato a terrorizzare i civili inermi.
In un attacco nei pressi della città di Maridi, i ribelli ugandesi hanno ucciso circa 40 persone, tra cui due importanti capi della zona, 4 capi tribù, diverse donne e bambini, ed hanno sequestrato un numero imprecisato di persone.
Anche in questa zona la popolazione locale è stata costretta alla fuga. La maggior parte delle persone sfollate dall'LRA sono contadini. L'attacco è avvenuto proprio nel periodo del raccolto, che così è andato perduto. Secondo le autorità locali, sono oltre 140 le famiglie sfollate che vanno ad aggiungersi agli oltre 6mila rifugiati interni non ancora registrati che si trovano nella zona.
In risposta all'attacco del 14 dicembre, l'LRA si è diviso in piccoli gruppi per massacrare civili innocenti e seminare terrore in un'ampia fascia di territorio che va dal nord-est della RDC al Sudan meridionale fino a lambire la Repubblica Centrafricana. Nel nord dell'Uganda da anni circa 2 milioni di persone sono ancora costrette a vivere in campi profughi per sfuggire agli attacchi dei guerriglieri, che sono tristemente famosi per la loro ferocia. I dirigenti dell'LRA sono ricercati dalla Corte Penale Internazionale per crimini contro l'umanità. (L.M.) (Agenzia Fides 14/1/2008 righe 29 parole 389)