Hamas: niente pellegrinaggio alla Mecca per i fedeli della striscia di Gaza



Hamas: niente pellegrinaggio alla Mecca per i fedeli della striscia di Gaza
La loro colpa è quella di aver chiesto il permesso di espatrio all’autorità palestinese in Cisgiordania, guidata da Fatah. Una lotta di potere interna che colpisce i musulmani e giudicata “un crimine abominevole” dalla massima autorità sunnita in Egitto. La notizia commentata con ironia dai quotidiani israeliani.

Il Cairo (AsiaNews) – “Un crimine abominevole”. Così Mohammed Sayyed Tantaoui, imam della moschea di Al Azhar, giudica la decisione di Hamas di impedire il pellegrinaggio alla Mecca di un gruppo di fedeli palestinesi della striscia di Gaza. “Chiunque impedisca ad un musulmano di compiere il pellegrinaggio alla Mecca commette un crimine abominevole”, commenta l’imam egiziano, la più alta carica dell’islam sunnita nel Paese, all’agenzia ufficiale di stato Mena.

Per venire incontro alle esigenze dei 3mila fedeli palestinesi, l’Egitto aveva deciso di aprire il valico di Rafa attraverso il quale essi avrebbero raggiunto l’Arabia Saudita passando da Nuweiba, sul mar Rosso. Hamas, movimento fondamentalista islamico che controlla la striscia di Gaza dal giugno 2007, ha però impedito ai pellegrini di raggiungere il valico, bloccandoli all’interno dei confini.

Il ministro degli affari religiosi del governo di Hamas ha detto di non ritenere valido il visto per l’espatrio in possesso dei pellegrini, emesso dall’autorità palestinese in Cisgiordania, perché accordato dal movimento di Fatah.Una lotta di potere interna, quindi, che colpisce i pellegrini la cui unica volontà era di recarsi alla Mecca.

La notizia è stata ripresa anche dai quotidiani israeliani che commentano con ironia il blocco imposto da Hamas: “Una notizia da prima pagina" riferisce il quotidiano Haaretz. "Un paradosso affascinante - si legge sul sito internet della testata - che sia proprio il governo di Hamas a impedire ai fedeli il pellegrinaggio alla Mecca. Ciò che Israele non ha mai osato fare, è stato messo in atto da un governo palestinese, per il quale l’Islam è la base fondante e la linea guida da seguire per i suoi ministri”.


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