LETTERA DI SOLIDARIETÀ ALLA COMUNITÀ RUMENA



LETTERA DI SOLIDARIETÀ ALLA COMUNITÀ RUMENA

Siamo indignati! Una spirale di intolleranza e xenofobia è stata deliberatamente propagata ai danni della comunità rumena nel nostro paese. Siamo indignati come cittadini italiani e abitanti di Roma, e come umanisti attivisti da sempre nel promuovere il dialogo tra le culture e la difesa dei diritti umani nei confronti di tutti, senza discriminazioni di provenienza geografica. Siamo preoccupati per le conseguenze di questa spirale di intolleranza che è partita dopo l'aggressione mortale di Tor di Quinto del 30 ottobre, e le inopportune dichiarazioni del sindaco di Roma Walter Veltroni, nelle quali già “viene condannato” un Rom di origine rumena, che è il primo sospettato e arrestato, anche se al momento attuale, non sono state svolte sufficienti indagini né si
è celebrato un regolare processo.
Riteniamo responsabili delle aggressioni fisiche, degli insulti delle minacce ai cittadini romeni e rom di qualsiasi nazionalità, quelle istituzioni e mezzi d’informazione che hanno fatto da eco all’
ondata xenofoba rilanciata da Veltroni.
Deprechiamo l’incremento della violenza e della criminalità a tutti i livelli, da quello internazionale a quello interpersonale. Gli effetti finiscono sempre per colpire i cittadini comuni e le categorie più vessate e discriminate e producono tragedie come quella della morte della sig.ra Reggiani alla cui
famiglia rendiamo le più sentite condoglianze.
Non crediamo che le misure coercitive, l’aumento delle forze di polizia, l’uso della repressione e del controllo sociale, per di più associate a una sempre maggiore arbitrarietà, possano generare un aumento dell’ordine sociale, ma al contrario temiamo che possano fomentare nuovo disordine e
nuovo incremento di violenza.
Siamo allarmati per l’adozione di misure d'urgenza repressive che anticipano l'attuazione della discussa legge sul "pacchetto sicurezza" e si inseriscono in modo deleterio nell’impegnativa costruzione di una civiltà multietnica e di pacifica convivenza. Le misure d’urgenza creano un precedente pericoloso nel processo d'integrazione europea e spingono il governo verso una politica di limitazione della libera circolazione di cittadini comunitari all'interno del suolo stesso
dell'Unione.
Affermiamo che tali misure sono e sempre di più saranno responsabili della grande precarietà, in cui vivono gli immigrati (comunitari ed extra-comunitari) e dell'ondata xenofoba che è seguita agli ultimi eventi violenti. Tutto ciò in un quadro politico-sociale che vede coinvolti nell’incertezza e nella precarietà buona parte delle nuove generazioni di cittadini italiani, in un periodo di tempo che
comprende tutti i governi degli ultimi anni.
Crediamo che tutti i cittadini immigrati abbiano diritto alle stesse opportunità degli altri e debbano essere trattati secondo giustizia, senza pregiudizi, diffidenze e sospetti o tantomeno con leggi
speciali e discriminatorie.
		
	
Sosteniamo tutte quelle occasioni di dialogo che permettano lo sviluppo di una coesistenza
pacifica e prospera per italiani e stranieri.
Lavoreremo instancabilmente per l’apertura al dialogo attraverso ogni mezzo, per la conoscenza
reciproca e la convivenza .
Esprimiamo con questa lettera la nostra più completa e partecipe solidarietà alla comunità rumena in Italia e a Roma, sicuri di interpretare quella di tutti gli umanisti. Convochiamo tutte quelle organizzazioni ed individui che si riconoscono nei principi della nonviolenza a collaborare e a costruire insieme un percorso per il progresso dei diritti umani universali e che faccia della promozione del dialogo la metodologia d'azione
nell'integrazione di diverse culture.
Centro delle Culture - Partito Umanista - La Comunità per lo Sviluppo Umano
Per comunicazioni e/o informazioni:
info at centrodelleculture.org – 335.491731