MINISTRO ISRAELIANO...A SORPRESA!
- Subject: MINISTRO ISRAELIANO...A SORPRESA!
- From: "PAL NEWS" <palestinanews at gmail.com>
- Date: Mon, 4 Jun 2007 15:33:12 +0200
UNO. Israele 2007: peggio dell'apartheid
DUE. APPELLO URGENTE DAL COORDINAMENTO DELLE ONG PALESTINESI (PNGO)
TRE. STOP OCCUPAZIONE, 5 GIUGNO A ROMA
QUATTRO. 2° convegno sui DIRITTI UMANI NEGATI: PRIGIONIERI PALESTINESI NELLE CARCERI ISRAELIANE - 6 GIUGNO A FIRENZE
CINQUE. 40 anni di occupazione israeliana dei territori palestinesi! 8 GIUGNO A ROMA
SEI. IL CONFLITTO ISRAELO-PALESTINESE: 40 ANNI DALLA GUERRA DEI SEI GIORNI - 8 E 9 GIUGNO A ROMA
SETTE. L'IMPERO AMERICANO - Torino 14 GIUGNO
OTTO. MOSTRA FOTOGRAFICA STUDENTI DI BIRZEIT (RAMALLAH)
NOVE. MINISTRO ISRAELIANO...A SORPRESA!
UNO. Israele 2007: peggio dell'apartheid
Sabbah's blog - traduzione italiana di Freebooter La seguente è la testimonianza e l'esperienza di Ronnie Kasrils - ministro dell'informazione sudafricano - sulla sua visita in Israele e nella Palestina occupata, pubblicata dalla internazionalmente riconosciuta associazione ebraica sudafricana in un importante giornale sudafricano (Mail&Guardian): Viaggiare in Palestina, Cisgiordania e nella striscia di Gaza, che recentemente ho visitato, è come un surreale viaggio indietro in uno stato dell'apartheid di emergenza. E' deprimente passare attraverso la miriade di checkpoints —più di 500 in Cisgiordania. Sono controllati da soldati armati pesantemente, giovani ma torvi, che osservano in modo teso tutti i movimenti, le dita sul grilletto.
http://www.uruknet.de/?s1=1&p=s6552&s2=04
DUE. APPELLO URGENTE DAL COORDINAMENTO DELLE ONG PALESTINESI (PNGO)
Il coordinamento delle ONG Palestinesi (PNGO) si appella alle Nazioni Unite e alla Comunità Internazionale per un intervento immediato che fermi i crimini di guerra commessi dalle forze di occupazione israeliane (IOF) sui civili Palestinesi e le loro proprietà nella Striscia di Gaza. Mercoledì 16 maggio 2007 IOF ha iniziato un'operazione su vasta scala nella Striscia di Gaza. Sono entrati nella parte settentrinale della Striscia, hanno allargato l'offensiva includendo attacchi aerei con obiettivo le strutture civili. Il Governo di occupazione Israeliano ha portato a termine una serie di esecuzioni extra-giudiziali, IOF ha ucciso 50 Palestinesi e ne ha feriti altri 200. IOF ha imposto uno stretto assedio sulla Striscia di Gaza, chiudendone in confini di accesso in una forma di punizione collettiva contro i civili Palestinesi.
In Cisgiordania IOF ha arrestato, il 23 maggio 2007, 33 membri del Palestinian Legislative Council, del gabinetto e di autorità locali, molti dei quali pubblici ufficiali regolarmente eletti. La Comunità Internazionale ha mantenuto il silenzio di fronte alle aggressioni sproporzionate di Israele effettuate attraverso attacchi e crimini quotidiani.
PNGO come coordinamento di oltre 100 organizzazioni non governative, si appella alla Comunità Internazionale perchè agisca con urgenza a protezione dei civili palestinesi e prema sul Governo Israeliano di occupazione affinchè fermi la sua aggressione al popolo palestinese e termini l'assedio.
PNGO dichiara che la continuativa aggressione israeliana e l'assedio porteranno a una catastrofe sanitaria e umanitaria nella Striscia di Gaza, e si appella alla Comunità Internazionale perchè prema su Israele affinchè rispetti la Quarta Convenzione di Ginevra nei Territori Palestinesi Occupati.
PNGO condanna inoltre le carcerazioni mirate di rappresentanti eletti e leaders politici del popolo palestinese, appellandosi alla comunità internazionale affinchè si faccia garante dell'immediato rilascio dei membri eletti del Palestinian Legislative Councile.
PNGO si appella alla Comunità Internazionale e alle organizzazioni umanitarie e che si occupano di Diritto perchè portino gli esecutori Israeliani davanti alla giustizia internazionale.
PNGO chiede inoltre alle ONG Internazionali di intensificare i loro sforzi per premere sui governi affinchè lavorino per porre fine all'escalation di aggressioni Israeliane sui civili palestinesi.
Network Palestinese delle ONG "PNGO"
traduzione a cura di Cristina Graziani
Coordinamento presenze civili di pace in Palestina e Israele
(Assopace, Pax Christi, SCI, IPRI-Rete CCP, Giovani Comunisti)
c/o Casa Palestina
Ikhwan al-Safa rd. 4, Wadi el Joz -East Jerusalem
tel 00972 (0)2 6260275
mail: jerusalem at assopace.org
TRE. STOP OCCUPAZIONE, 5 GIUGNO A ROMA
Coordina
MAURIZIO MUSOLINO condirettore LaRinascita
Intervengono
SULEIMAN MAHMOUD ABUSENENH
Ministro per gli affari dei Prigionieri Palestinesi
KASSEM AINA Coordinatore Forum ONG
palestinesi in Libano
SA'D NIMRI Direttore della campagna
"free Marwan Barghouti"
IACOPO VENIER Responsabile esteri PdCI
Conclude DILIBERTO
5 giugno 2007
Palazzetto delle carte geografiche
Via Napoli, 36 ore 16.30 - Roma
QUATTRO. 2° convegno sui DIRITTI UMANI NEGATI: PRIGIONIERI PALESTINESI NELLE CARCERI ISRAELIANE - 6 GIUGNO A FIRENZE
per ricordare insieme la tragica situazione in cui vive il Popolo Palestinese, le violenze alle quali esso è quotidianamente sottoposto e i suoi diritti costantemente negati, vi attendiamo numerosi mercoledì 6 giugno, alle ore 17,00 presso la Sala Est/Ovest della Provincia di Firenze in via Ginori 12 - Firenze.
LA COMUNITA' PALESTINESE IN TOSCANA
L'ASSOCIAZIONE DI AMICIZIA ITALO-PALESTINESE ONLUS (FIRENZE)
1967–2007: 40 anni di occupazione israeliana dei territori palestinesi! BASTA!
GIORNATA INTERNAZIONALE
IL MONDO DICE NO ALL'OCCUPAZIONE ISRAELIANA!
IN PIAZZA CONTRO L'OCCUPAZIONE E IL MURO DELL'APARTHEID!
UNA PACE GIUSTA E DUREVOLE PER DUE POPOLI E DUE STATI!
ROMA 8 GIUGNO DALLE 18 ALLE 23
PIAZZA S.MARIA LIBERATRICE (Testaccio)
Jamal Zaqout, Palestina
Daniel Amit, Israele
Mohammed Khatib, Palestina (Bil'in)
Luisa Morgantini: Vice Presidente del Parlamento Europeo
Pasqualina Napoletano: Europarlamentare
Stephanie Westbrook, US citizens for peace and justice
Sabri Mohammed Atyeh, Delegazione Generale Palestinese in Italia
• POESIE PALESTINESI, in italiano ed arabo
• VIDEO: Documentari sul muro
• CONCERTO: DALOUNA-AL KHAMANDJATI, Ramallah. Orchestra palestinese
per la solidarietà internazionale
• DANZA DABKHE, gruppo Wael Zwaiter
• MOSTRE FOTOGRAFICHE:
Il patrimonio culturale palestinese (RIWAQ)
Dalla Palestina storica al Muro: diritti negati (Donne in Nero)
Un percorso storico (Mezzaluna rossa palestinese)
• VENDITA ARTIGIANATO E DOLCI PALESTINESI
Promuovono: Associazione per la pace, Arci, Piattaforma ONG per il Medio
oriente, Fiom-Cgil, Donne in nero, Cgil, Ebrei contro l'occupazione,
Giovani Comunisti, PRC, Comunità palestinese in Italia, Associazione
amici della mezzaluna palestinese
SEI. IL CONFLITTO ISRAELO-PALESTINESE: 40 ANNI DALLA GUERRA DEI SEI GIORNI - 8 E 9 GIUGNO A ROMA
Venerdì 8 giugno, ore 15
Sabato 9 giugno, ore 8.30
Interverranno
Venerdì 8 giugno
Ore 15 - Dott. Meir Margalit, Coordinatore ICAHD-Israeli Committee against House Demolitions - 'The territory issue in the Israeli-Palestinian conflict'
Dott. Aref Jaffal, Direttore CFIP-Civic Forum Institute - Palestine - 'The Palestinian Authority: from Oslo Agreement up today'
Sabato 9 giugno
Ore 8.30 - Dott. Meir Margalit e Dott. Aref Jaffal - 'Debate on the present status quo of the conflict and the possible future scenarios'
Per informazioni:
Master in Educazione alla Pace, tel. 06 54577513 - 06 54577548 edupace at uniroma3.it
http://host.uniroma3.it/master/edupace/
Torino 14 GIUGNO - ORE 17.00
Dipartimento di studi politici
Via giolitti 33
L'IMPERO AMERICANO
Luigi Bonanate, Pierpaolo Portinaro, Danilo Zolo
OTTO. MOSTRA FOTOGRAFICA STUDENTI DI BIRZEIT (RAMALLAH)
Comunico che è a disposizione per chi ne faccia richiesta la mostra fotografica descritta in questa mail. Sono circa 60 foto, montate su cartoncino, che abbiamo esposto per la prima volta a Varese in marzo. L' efficacia del messaggio è notevole, specie verso coloro che del tema sanno poco. Adatto in particolare per universita', scuole superiori ed anche medie (qui con necessaria mediazione di docenti interessati); di immagini raccapriccianti non ce ne sono; compare solo quella di un funerale di un giovane ucciso.
Il contatto con gli autori, studenti della Birzeit, è stato preso l' anno scorso da Laura Aletti, neodottore in lingue orientali, che era la' per la sua tesi.
Poi Laura ha fatto arrivare le foto e col suo papa' Giovanni le ha stampate e montate con presentazione e didascalie tradotte in italiano.
Un bel lavoro, che ci si trova gia' fatto...
Il pacco viene spedito a chi lo chiede, con spese a carico del destinatario, che poi lo rimanda sempre per posta dopo l' esposizione. I contatti sono direttamente con Laura Aletti, cell 3406629321, che ha predisposto anche un indirizzo e-mail ad hoc ( birzeit.it at gmail.com ).
Opportuno far girare la notizia.
ciao
filippo bianchetti
ISM- Italia
339 7354336
NOVE. MINISTRO ISRAELIANO...A SORPRESA!
Mercoledi 30 maggio, nell' ambito della rassegna "amor di libro", sotto il tendone sorto nella piazza centrale di Varese, si e' tenuto un incontro pubblico con Shlomo Ben-Ami, autore del volume: "Palestina, la storia incompiuta", recentemente edito da Corbaccio. Shlomo Ben-Ami e' uno storico universitario che fra il 1987 ed il 2001 e' stato ambasciatore, ministro per la pubblica sicurezza ed infine ministro degli esteri dello stato di Israele. Quindi non propriamente ne' spettatore, ne' innocente, nella vicenda, e come tale se lo aspettavano sia i filopalestinesi varesini (io per primo) sia coloro che lo hanno invitato, verosimilmente partendo da un presupposto-opposto.
Ma il suo nome, mezzo arabo e mezzo ebraico, avrebbe potuto mettere a tutti un dubbio, ed indurre a maggior prudenza...
Sta di fatto che un pubblico di 50 persone, diviso circa a meta', si puo' supporre, fra le due fazioni,
si e' trovato di fronte ad una bella sorpresa:
nonostante lo schema della serata, che permetteva domande solo da parte di due consiglieri comunali, uno di centro destra ed uno di centro sinistra (e quest' ultimo avrebbe potuto benissimo scambiarsi la sedia col suo collega, forse con vantaggio nostro e loro), e che democraticamente -nel significato parafascista che il termine ormai ha assunto-
vietava le domande dirette del pubblico, abbiamo potuto sentire con le nostre orecchie posizioni assolutamente incredibili, agli occhi di tutti gli opposti astanti, per un ex ministro israeliano.
Ben-Ami ha pur espresso posizioni non facilmente condivisibili, tipo che la situazione sia bloccata per mancanza di veri leader (ma anche israeliani, non solo palestinesi o arabi), e non per mancanza di volonta' politica dei governi israeliani e di quelli che li eleggono e li rieleggono; o che Israele fa bene a rifiutare l' idea di un solo stato, democratico, perche' non potrebbe accettare di essere o diventare una minoranza, vista la maggior crescita demografica palestinese.
Ha mostrato anche visioni parziali : non ha mai nominato il terrorismo israeliano di stato, diffuso e persistente, messo in atto tramite un esercito regolare e potentissimo, e nemmeno ha mai nominato il fondamentalismo religioso ebraico, ma solo quello islamico. Per esempio ha citato Arafat, che ha dimostrato i limiti palestinesi quando ha rinunciato all' ipotesi di totale controllo palestinese sul Monte del Tempio (fattagli da Ben-Ami stesso in cambio di scavi archeologici del tempio di Salomone sotto le moschee), senza cogliere il paradosso che lui stesso era stato minacciato di morte da israeliani se avesse davvero portato avanti quell' offerta (!) - vedasi la fine che ha fatto Rabin-.
Ma ci siamo sentiti dire soprattutto :
- che e' folle l' idea messianica di occupare quelle terre, "spossessandone" i palestinesi (esempio: Sharon crea le colonie a Gaza, e poi le ritira lui stesso, per evidente assurdita'); niente pace senza ritiro dell' occupazione, senza smantellare le colonie
- che Hamas e' pienamente legittima come rappresentante eletta, e che e' stato un grande passo che abbia scelto la via della politica, mentre e' un grande errore non considerarla come interlocutore nella trattativa per la pace
- che una enorme responsabilita' hanno avuto Clinton nel non sostenere veramente cio' che pure aveva iniziato, ed ora gli USA di Bush nel considerare i palestinesi solo come un pezzetto della loro lotta globale al "terrorismo", che non c' entra nulla (coi palestinesi si parla benissimo, basta volerlo, mentre con Al Qaida no). Gli USA hanno sempre sostenuto i dittatori, ed ora loro e gli israeliani sbagliano a non voler cogliere la grande occasione venuta con la proposta di trattativa della conferenza araba della Mecca
- che con le armi ci si ammazza e basta, si aumenta l' odio, il risentimento, e non si va da nessuna parte. Non c' e' una soluzione militare a questo conflitto. Le soluzioni militari non sono mai delle vere soluzioni. Ogni volta che Israele ha vinto una guerra la pace non e' progredita per niente; ogni volta che ha preso una batosta militare si sono invece fatti reali passi avanti, e molti hanno capito cose importanti
- che la nostra sicurezza passa solo attraverso la loro sicurezza; non possiamo essere soddisfatti noi, e non loro
- che la guerra civile a Gaza c' e' perche' Fatah non accetta la vittoria elettorale di Hamas, e piglia soldi ed armi da USA ed Israele
- che non e' vero che Israele sia l' unica democrazia in MO, ma solo che e' una democrazia piu' somigliante nelle forme e nei modi a quelle europee, da cui deriva per emigrazione, mentre gli arabi sono certamente capaci di democrazia, specie i palestinesi (la miglior democrazia nel mondo arabo), anche se quelle democrazie hanno caratteristiche un po' diverse, con le ovvie particolarita' di un' altra cultura
- che bisogna dare spazio in politica ai partiti religiosi che lo vogliono; solo cosi' si conquistano tante coscienze alla politica; sbaglia Mubarak a fare il contrario, mentre bene fanno in Marocco seguendo questa via, e bene hanno fatto i sauditi nel gestire la conferenza della Mecca con tutti i soggetti interessati, compresi i gruppi di matrice piu' integralista, approfittando dell' occasione per fargli fare politica invece che guerra
- che il suo partito, il labour, si e' ridotto (e lui non ne puo' piu'), nelle sue attuali primarie, alla ricerca di un candidato che possa aspirare alla leadership in quanto capace di fare bene la prossima guerra, e non di negoziare una pace.
(essendo una trascrizione a memoria non si possono mettere le virgolette, ma si puo' ritenere piuttosto fedele)
Gli interlocutori "designati" alla fine erano stravolti, disorientati, ammutoliti. L' abile politico israeliano e' riuscito anche a piazzare un elegante cazzotto nella pancia varesina, scusandosene cordialmente col sindaco leghista, quando ha ricordato che il sionismo di estrema destra israeliano si e' ispirato, alle sue origini, al risorgimento italiano, a Garibaldi e a Mazzini.
Parlando con noi dopo la fine dell' incontro (quando finalmente SI POTEVA) ha pure detto del suo stupore di trovarsi a parlare a Varese dei problemi che gli israeliani hanno con la minoranza di loro concittadini arabo-palestinesi, invitato dalla.... Lega Nord!
Insomma, una serata a sorpresa, che ha spiazzato tutti e che avrebbe potuto essere un' ottima occasione per la nostra opposizione, se fosse stata presente per coglierla.
filippo bianchetti
per il comitato varesino per la Palestina
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Palestina News - voce di ISM (International Solidarity Movement) Italia http://www.ism-italia.it
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