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PALESTINA: ANCORA STRAGI ANCORA SILENZIO
- Subject: PALESTINA: ANCORA STRAGI ANCORA SILENZIO
- From: "L'altra Lombardia - SU LA TESTA" <laltralombardia at laltralombardia.it>
- Date: Mon, 28 May 2007 23:57:44 +0200
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PALESTINA: ANCORA STRAGI ANCORA SILENZIO 16 - 21 maggio 2007 (fonte ministero sanità palestinese) Vittime dei razzi Qassam: 1 morto, 12 feriti Vittime dei bombardamenti israeliani: 26 morti tra cui bambini, 97 feriti e 50mila persone senza acqua ed elettricità Settembre 2000 - settembre 2006 (fonte Le Monde Diplomatique) 6 israeliani uccisi dai razzi Qassam 4500 palestinesi uccisi dall'esercito israeliano 25 giugno 2006 (inizio nuova invasione della striscia di Gaza) - fine novembre 2006 ( tregua, peraltro mai rispettata da Israele) 2 israeliani uccisi dai razzi Qassam 400 palestinesi uccisi dall'esercito israeliano, di cui 90 bambini, e 1500 feriti, di cui 300 bambini. CHI E' TERRORISTA? Quando a fine giugno 2006 viene rapito il "famoso" soldato israeliano Shalit, e per rappresaglia inizia la nuova invasione israeliana della striscia di Gaza (che fino ad oggi ha provocato la morte di 563 palestinesi), la situazione non era "normalizzata" come tutta la stampa voleva far credere. Gli israeliani non si erano ritirati di fatto da quei territori e mantenevano il controllo dei confini di terra, aria e mare e continuavano le loro aggressioni, limitazioni di movimento, confini chiusi, uccisioni e rapimenti. Tre mesi prima che avvenisse la cattura del soldato israeliano si erano intensificati i bombardamenti israeliani che avevano causato decine e decine di morti e feriti. Ogni volta che il governo palestinese supera i contrasti al suo interno fra la componente maggioritaria e regolarmente eletta di Hamas e la componente di Fatah, il partito del presidente Abbas, il governo israeliano rifiuta la tregua e provoca nuove offensive ed aggressioni. E' il caso di fine giugno 2006 quando vengono rapiti in massa i ministri ed i parlamentari di Hamas; succede a novembre 2006 quando viene proclamata la tregua e gli Israeliani subito dopo sferrano una violenta offensiva in tutto il West Bank sostenendo che la tregua "vale" solo per la striscia di Gaza, per arrivare a questi giorni. Il 23 maggio 2007 il governo palestinese propone una tregua dopo gli ultimi feroci bombardamenti sulla striscia di Gaza, ma Israele rifiuta e per tutta risposta il giorno dopo esegue una nuova ondata di rapimenti in massa di ministri, parlamentari, sindaci ed altri esponenti di Hamas e minaccia di morte, tra gli altri, il premier Haniye. Se fosse successo in altre parti del mondo che un governo legittimamente eletto come quello palestinese venisse decimato dai rapimenti ed il suoprimo ministro minacciato di morte si sarebbe detto "terrorista" l'aggressore.
In Palestina succede esattamente il contrario! Proprio per questi motivi la nostra Associazione vuole contribuire a riportare chiarezza su quanto accade in Palestina e a demistificare le manipolazioni che scientificamente e in malafede vengono effettuate sia da quasi tutti i media del mondo, sia da quasi tutte le diplomazie del mondo a partire da quelle USA e da quelle dell'Unione Europea. ****Sul nostro sito www.laltralombardia.it troverete la storia di Gaza aggiornata a maggio 2007, con tutti i particolari sugli attacchi israeliani di questo ultimo anno e sulla situazione degli scontri interni tra Hamas e Fatah, una sezione dedicata ai massacri di Nablus e sempre le nostre rubriche aggiornate su "i crimini israeliani", le "ultimissime", i "dati dell'occupazione", la "situazione dei detenuti", "i bambini detenuti ed uccisi"**** La pace in Palestina non ci sarà finché un solo soldato israeliano rimarrà sul suolo palestinese. L'altra Lombardia - SU LA TESTA Associazione L'altra Lombardia - SU LA TESTA Sede nazionale Milano e-mail : laltralombardia at laltralombardia.it telefoni : 339 195 66 69 oppure 338 987 58 98 sito internet www.laltralombardia.it *************************************************** L'altra Lombardia - SU LA TESTA ha querelato L'Espresso per la grave montatura e provocazione a danno di una nostra militante. Chiediamo un sostegno per far fronte a questa tentativo di criminalizzazione delle voci libere. Conto corrente postale n. 57426959 intestato a Francesca Rodella ************************************************************************* Per non ricevere più messaggi: inviare una mail vuota a questo indirizzo con oggetto: CANCELLA A norma della legge 675/96 questo messaggio non è da considerarsi spam perché reca un'opzione di cancellazione.
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