CONTRASTARE INIZIATIVA REVISIONISTA A MILANO



CONTRASTARE INIZIATIVA REVISIONISTA A MILANO	
A Milano, sabato 10 marzo, alle ore 17, presso l’hotel
Admiral di via Domodossola 16 (zona Fiera), si terrà una
vergognosa iniziativa revisionista organizzata dal Centro
Studi Davide Albertario, associazione del cattolicesimo
integralista e reazionario, che ospita Mario Pirina come
relatore su un episodio avvenuto nel 1945 e strumentalizzato
per portare avanti il revisionismo storico antiresistenziale
e anticomunista (vedi allegato).
Per denunciare e contrastare questa iniziativa proponiamo:
-	di fare pressione con educazione e garbo alla direzione
dell’Hotel Admiral (telefono 02 3492151 – fax 02
33106660 – e-mail info at admiralhotel.it) affinché revochi
l’utilizzo della sala
-	 inviare questo comunicato alle segreterie dei partiti e
dei sindacati e ai gruppi consiliari regionali, provinciali
e comunali affinché prendano posizione sulle attività
revisioniste e antidemocratiche di chi promuove questa
iniziativa e del suo relatore.
Già una volta un convegno di Forza Nuova venne sospeso a
Brescia grazie alle pressioni dei cittadini sulla direzione
dell’albergo che ospitava l’evento.

Ecco chi sono il promotore ed il relatore di questa
conferenza.
Centro Studi Davide Albertario

Il Centro Studi Davide Albertario è stato fondato nel
gennaio 2002 a Milano. Don Albertario fu un sacerdote
antiunitario (difensore cioè dello stato pontificio) della
fine dell’ottocento. 
Il C.S. Albertario  ha lo stesso indirizzo dell’oratorio
dove l’istituto Mater Boni Consilii tiene tutte le
settimane la messa tradizionalista con il rito
preconciliare, di fatto il C.S. A. serve all’ istituto per
organizzare la sua ampia convegnistica antiprogressista ed
anticomunista.
Questi sono alcuni dei temi trattati nei convegni: le
insorgenze giacobine contro la rivoluzione, le foibe e gli
scomparsi dalla storia, l’impatto ambientale dei flussi
migratori, ecc. I temi vengono trattati con veemenza
anticomunista, antisemita e xenofoba. Ecco alcuni relatori:
Ugo Giugni, Gilberto Oneto, Francesco Ricossa, Federico
Bricolo, Marco Pirina, ecc., tutti rigorosamente di destra. 
Infine le conferenze hanno due luoghi privilegiati: la sala
della provincia
di via Corridoni fino al 2004 e l’ università cattolica.
Tutte e due le sedi sono concesse, a volte, grazie
all’intercessione della Lega Nord con cui il C.S.A. ha
sempre avuto un rapporto privilegiato (ratto da
TuttoAntifa).
Anche l’assessorato alla cultura della Regione Lombardia
ha patrocinato ripetutamente l’attività di questo
“centro studi”; l’ultima volta è accaduto il 25
novembre 2006. In questa occasione venne organizzato un
convegno dal titolo “Le due città. Chiesa e massoneria
nel loro conflitto secolare” in collaborazione col centro
librario Sodalitium (il cui sito spesso  e volentieri
esprime posizioni negazioniste), ed il centro studi Giuseppe
Federici (che si presenta nel suo sito come modello per una
nuova Insorgenza, a difesa dell'identità religiosa e
culturale dell'Europa cristiana minacciata dal potere
mondialista e dall'invasione musulmana.)
Ecco chi è il personaggio Marco Pirina
Scheda informativa con il contributo fondamentale di
Resistenza storica.
Consulente storico di Sinagra (noto alla cronaca per essere
stato il legale di fiducia di Licio Gelli e asserito membro
della loggia P2).
Dirigente del FUAN (organizzazione universitaria del MSI) a
Roma negli anni ’60.
Come dirigente del Fronte Delta fu inquisito (poi prosciolto
in istruttoria) per il tentato golpe Borghese.
Pirina è stato l’iniziatore della grande mistificazione
delle foibe e nell’attuale contesto storico-politico la
sua funzione provocatoria è più o meno la stessa di
quella di Pansa.
Per un periodo militò nella Lega Nord e fu pure assessore
alla cultura a Pordenone. In seguito passò a Forza Italia,
tuttora é capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale
a Pordenone.
Nella sua carta intestata sostiene di essere "dep.
Parlamento Mondiale per la Sicurezza e la Pace", una strana
organizzazione che pare abbia sede in Sicilia ed il cui nome
apparve sui giornali nell’estate del 1999 come coinvolta
in un traffico di barre d’uranio. La notizia scomparve
subito dai "media" e non se ne seppe più nulla.
Alla fine degli anni Ottanta iniziò a pubblicare,
attraverso una casa editrice - centro studi "Silentes
loquimur" di proprietà sua e della moglie, Annamaria
D’Antonio - diversi libri, una serie di testi , tesi a
dimostrare la "barbarie" dei partigiani (soprattutto se
"slavi" o "comunisti") ed a minimizzare i crimini commessi
dai nazifascisti.
Pirina in realtà la storia la manipola come vuole,
l’arte della mistificazione a lui non deve insegnare
nulla. Difatti (come dimostrato nel libro "Operazione foibe
a Trieste" di Claudia Cernigoi, edito dalla Kappavu di
Udine), nel suo libro "Genocidio..." del `95, ha dato per
"uccise dai partigiani solo perché italiane" nella zona di
Trieste 1458 persone, inserendo in questo elenco un 64% di
nomi di persone che non c'entravano per niente, perché o
si tratta di uccisi per altri motivi (anche partigiani e
deportati nei lager tedeschi!), o di persone arrestate e poi
rimpatriate, o addirittura di diversi nomi duplicati per
errori di trascrizione, o perché scomparsi in Istria o
nella zona di Gorizia, dove Pirina li lascia tranquillamente
presenti in due o più elenchi, facendo così in modo di
far lievitare il numero dei morti.
Aggiungiamo altre informazioni:
- le informazioni sulla sua partecipazione al golpe Borghese
 si trovano su “Repubblica” dell'estate del '75  e nel
libro di Gianni Flamini "Il partito del golpe". Fu arrestato
nell'estate del 75 e poi rilasciato. Il tutto fu archiviato,
dopo che il suo nome era stato messo in relazione con
Saccucci noto fascista coinvolto in numerose aggressioni di
militanti di sinistra;
- una decina di anni fa è stato condannato dal pretore di
San Daniele del Friuli per abuso di titolo, infatti si
firmava dott. mentre non si è mai laureato. Usa anche
farsi chiamare prof. e fa mettere prof. nei depliant delle
sue conferenze;
- al tempo della Commissione di storici italo-slovena sulle
vicende del confine orientale si faceva passare come un
membro della commissione; sono stati i compagni di
Resistenza storica a smascherarlo. 
- è stato molto scaltro, all'inizio di questa sua
attività; infatti il suo primo libro si intitolava la
“Resistenza nella provincia di Pordenone”; all'inizio si
presentava dovunque come un ricercatore su episodi della
Resistenza, e così  gli si aprirono molte porte e riuscì
ad avere anche contatti con gli istituti storici della
Slovenia. E’ stato molto difficile riuscire a smascherarlo
anche in questo caso, perché si era accreditato ormai a
livelli piuttosto alti;
- alcune informazioni ci dicono che abbia avuto un ruolo
nell’avvisare i suoi camerati di La Spezia affinché si
mobilitassero per fare in modo di disturbare e praticamente
impedire la  conferenza di Alessandra Kersevan sui crimini
del fascismo e sulle foibe (risulta da Il Giornale del 7
febbraio 2007);
Ultima informazione: Sinagra è l'avvocato che ha gestito
il cosiddetto processo delle foibe, messo in piedi dal
giudice Pititto. Pirina fu uno dei testimoni-esperti sentiti
al processo, nel corso del quale, nonostante le
manipolazioni e le menzogne, l’imputato principale fu
assolto.
In realtà Pirina non è uno storico, ma un propagandista
anticomunista che in un paese “normale” e
democraticamente avanzato non avrebbe alcuno spazio.
Nonostante la superficialità delle sue tesi ha continuato
a lungo ad avere finanziamenti dalla Regione Friuli-Venezia
Giulia per la pubblicazione dei suoi libri, la quale in tal
modo ha contribuito ad avallare i danni che il Pirica ha
fatto contro la verità storica.

Associazione L’altra Lombardia – SU LA TESTA
Milano, 6 marzo 2007 



Associazione L'altra Lombardia - SU LA TESTA
sede nazionale Milano
tel 339 195 66 69 - 338 98 75 898
e-mail laltralombardia at laltralombardia.it
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