Credo che Tiziano abbia ampiamente descritto cosa si intende per lotta
non violenta anche riferendosi alle tue digressioni storiche. Posizioni
e analisi che condivido e non voglio tediare chi legge questa
mailing-list, di altre teoriche posizioni pro o contro la guerra.
Concludo solo dicendo che non credo di avere la completa conoscenza e
maturità geo-politica per poter proporre metodi pratici e realistici
per salvare uno o l'altro paese dalle atrocità di una guerra. So
semplicemente che, ogni 2 o 3 mesi, quando sono nelle zone colpite
dalla guerra, sia da una parte che dall'altra della frontiera, le
sofferenze sono tutte uguali, le persone mi chiedono le stesse cose, le
donne hanno le stesse paure, gli uomini le stesse domande, i bambini
gli stessi bisogni. E allora ho smesso di pensare si sia giusto che
israele si difenda con i relativi effetti collaterali (che tradotto dal
military correct vuol dire morte e sofferenza), o che la palestina
difenda i propri confini. Per non parlare di Bosnia e di Balcani. Sono
domande che perdono ogni significato di fronte a quello che la gente
subisce di fronte a discussione sulla loro giustizia che noi beatamente
facciamo dalle nostre poltrone. Leggiamo più che possiamo, informiamoci
sul pro e sul contro, ma non perdiamo la parte fondamentale:
confrontarci con chi vive la guerra e di queste spiegazioni non gliene
importa niente. La maggior parte delle volte loro, i primi coinvolti
non le sanno neppure. E le domande sono ben altre.
Ciao.
Francesco Costa ha scritto:
Mi dispiace, ma non mi hai risposto.
Riformulo la domanda: sarebbe
stato giusto o non giusto dichiarare guerra ad Hitler prima che
invadesse la Polonia (quando si era già macchiato di crimini immondi ma
non aveva ancora sterminato milioni di persone e dato inizio alla
guerra più sanguinosa di sempre)?
Se col riferimento a Gandhi intendevi dire che sarebbe stato ingiusto
dichiarare guerra ad Hitler prima che invadesse la Polonia, mi permetto
di farti notare come una tale posizione sarebbe stata piuttosto
fallimentare, vista l'evoluzione dei fatti di allora.
Francesco
--
Francesco Costa
http://www.bloggers.it/progettomayhem
Il 23/10/06, Luca <luca.bigolin at 99studio.it>
ha scritto:
Mi dispiace per la tua
limitatezza, ma non è uno slogan, semplicemente
una convinzione, una presa di posizione.
Più che condividere le idee degli alleati che hanno risposto a hitler
solo quando economicamente gli conveniva, mi sento più di condividere
le posizioni non violente di Ghandi, che è riuscito a fare una
rivoluzione ed ottenere l'indipendeda di uno stato, o meglio di un
continente, senza tutte le stronzate che voi credete giuste in una
guerra. Questa è la realtà, non un altra cosa come dici tu.
Certo, è più facile nascondersi dietro a insignificanti argomentazioni
che una guerra possa essere giusta, vai a dirlo alle madri o ai bambini
o ai padri sopravissuti alle pallottole o alle esplosioni che stai
sponsorizzando tu. Non serve che convinci me, prova a convincere loro.
Io parto tra 20 giorni, se ti vuoi unire a me sei il benvenuto, e se
riesci a convincerli che è giusto che vengano bombardati, ti assicuro
cambierò la mia idea.
A te cogliere l'invito
Francesco Costa ha scritto:
Non mi convincerai che
una
guerra, da qualsiasi parte la si guardi, sia
giusta.
Complimenti per lo slogan, la realtà è un'altra cosa. Lasciami
provocare i tuoi dogmi, invidio le persone così pieni di certezze.
Sarebbe stato giusto o non giusto dichiarare guerra ad Hitler prima che
invadesse la Polonia (quando si era già macchiato di crimini immondi ma
non aveva ancora sterminato milioni di persone e dato inizio alla
guerra più sanguinosa di sempre)? A te.
Francesco
--
Francesco Costa
http://www.bloggers.it/progettomayhem
Finchè ci sono persone
come
Antonello, che non ascoltano nulla che non
sia quello che gli piace sentirsi dire dai suoi confrontelli che la
pensano come lui, e come chi dall'altra parta (ora non riscordo il
nome) non si distoglie di molto da questa linea, bhe vi aguro una buona
battaglia, perchè tanto di pace non ne avete la benchè minima
intenzione.
E allora è giusto che i vostri padri e vosti figli si scannino a
vicenda, convinti dalle vostre grandi e stupide idee di giustizia
divina, è giusto che la gente se ne freghi di pensare a voi e a una
pace, è giusto che vi spariate, è giusto che vi massacriate; alla fine
per voi vale la legge del più forte, del divinamente più forte,
ovviamente! Bene, cosa ci fate qui a parlare a gente così ignorante
come me che non riesce proprio a capire la correttezza di una giusta
idea di massacro delle persone? Più profiquo sarebbe andare a dar
manforte ai vostri pari. Purtroppo sono sempre più a corto di
"personale" e il morale delle truppe va sempre esaltato e convinto di
quanto sia giusto massacrare le persone, bambini uomini o donne, che la
pensano diversamente da voi, peggio ancora se non riconoscono il vostro
dio.
Io non so quanti di voi, che scrivono su questa lista, siano mai stati
in un paese in guerra, o se invece sproloquino in nome di teorie
teologico-sociali, magari nascondendosi dietro le interpetrazioni dei
sacri versetti.
Ho dovuto cambiare molte cose di me e della mia persona dopo che ho
messo piede per la prima volta in uno stato che vive la guerra.
Facile parlare di difesa, spulciare versetti e darne la propria
interpretazione o altre teorie più o meno ridicole, quando lo si fa da
una poltrona di casa. Andate a dirlo alle madri, ai padri, alle persone
che la vivono quoridianamente la guerra e non ve l'hanno mai chiesta.
Esiste solo perchè la chiedono persone come voi, che da questa parte
del muro non vi costa nulla sproloquiare, nè vi interessa capire o
pensare. Siano essi ebrei, mussulmani, palestinesi o israeliani, afgani
o iracheni, ceceni, sudanesi.......... non l'hanno mai chiesta questa
Guerra, ma ringraziano persone come Antonello che, nascosto dietro alle
parole, gli permettono di viverla ogni giorno, e gli permettono di
credere in quegli ideali che altrimenti non si sarebbero mai inventati.
Forza Antonello, ce la puoi fare, salva la terra promessa, in nome
della parola del tuo dio. Puoi star certo che troverai un altro nella
tua strada che lo farà nel nome del suo dio.
Fichè non capirete che la salvezza sta nell'accettarvi a vicenda,
continuerete a scannarvi.
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