Gaza



Ho trovato questo articolo sul sito che ho messo sotto.
E' di mano Israeliana.
Mi pare interessante, ma forse sbaglio. Ho le idee confuse da tutte queste guerre che si susseguono senza tregua e scambio l'Iraq con l'Iran, l'Afghanistan col Pakistan, la Cina con la cena...

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http://www.radioforpeace.info/articolinuovaera/itapiece189.htm


<http://www.radiokcentrale.it>

*L'oscurità di Gaza *
Di Gideon Levy - 5 Settembre 2006

"Haaretz" -- Gaza è stata rioccupata. Tutto il mondo, ma anche gli
Israeliani, devono esserne informati. Si trova nella peggior condizione
di tutti i tempi. Fin da quando è stato rapito Gilad Shalit, e ancora di
più dallo scoppio della Guerra in Libano, le Forze di Difesa Israeliane
-- Israeli Defense Forces [IDF] non hanno fatto altro che infuriare per
tutta Gaza -- non c'è altra parola che possa meglio descrivere quello
che sta succedendo -- uccidendo e demolendo, bombardando e
cannoneggiando, indiscriminatamente.

Nessuno ritiene necessario istituire una commissione di inchiesta; la
questione non è neanche all'ordine del giorno. Nessuno esige una
spiegazione sul perchè tutto questo venga fatto e su chi lo abbia
deciso. Ma grazie alla copertura dell'oscurità della Guerra Libanese, le
IDF sono ricorse nuovamente alle loro vecchie pratiche nella Striscia di
Gaza come se non ci fosse mai stato alcun disimpegno. E quindi deve
essere scritto a chiare lettere, il disimpegno è definitivamente morto.
Fatta eccezione per gli insediamenti che sono adesso ridotti a dei
cumuli di macerie, non è rimasto niente del disimpegno e delle sue
promesse. Come si rivela spregevole adesso tutto quell'altezzoso e
assurdo parlare sulla "fine dell'occupazione" e la "suddivisione della
terra". Gaza è occupata, e con una brutalità ancora più grande. Il fatto
che per chi è intento ad occupare sia più conveniente controllare la
Striscia di Gaza dall'esterno non ha niente a che fare con le
intollerabili condizioni di vita degli occupati.

In questi giorni in ampie zone della Striscia di Gaza, non c'è
elettricità. Israele ha bombardato la sola centrale elettrica che esiste
a Gaza, e più della metà del rifornimento di elettricità verrà tagliato
perlomeno per un altro anno. C'è a malapena l'acqua. Dato che non c'è
elettricità, il rifornimento d'acqua destinato alle abitazioni è
praticamente impossibile. Gaza è più sporca e maleodorante che mai: a
causa dell'embargo che Israele e il mondo hanno imposto sulle autorità
elette, gli stipendi non sono stati pagati e i netturbini sono in
sciopero da diverse settimane. Montagne di immondizia e sgradevoli
nuvole di fetore strangolano la fascia costiera, che si è trasformata in
un'imitazione di Calcutta.

Più che mai, Gaza è anche del tutto simile ad una prigione. Il passaggio
di Erez non è in funzione, il passaggio di Karni è rimasto aperto solo
per pochi giorni durante gli ultimi due mesi, e lo stesso vale anche per
il passaggio di Rafah. Quindicimila persone hanno dovuto aspettare per
due mesi prima di poter entrare in Egitto, alcuni stanno ancora
aspettando, comprese molte persone malate e ferite. Un altro gruppo di
cinquemila ha dovuto attendere dall'altro lato del confine per poter far
ritorno alle proprie case. Alcune persone sono morte durante l'attesa.
Basterebbe vedere le scene a Rafah per capire quanto profonda sia la
tragedia umana che si sta consumando. Un passaggio dove non doveva
esserci alcuna presenza Israeliana continua a rappresentare lo strumento
di cui si serve Israele per esercitare pressione su un milione e mezzo
di abitanti. Questa rappresenta una punizione collettiva ignobile e
scioccante. Gli USA e l'Europa, la cui forze di polizia si trovano al
passaggio di Rafah, sono anch'esse responsabili dell'attuale situazione.

Gaza è anche più povera e più affamata che mai. Non c'è praticamente
alcuna mercanzia che si muove all'interno e al di fuori della Strscia di
Gaza, la pesca è proibita, le decine di migliaia di impiegati
dell'Autorità Palestinese non ricevono i loro stipendi, e la possibilità
di lavorare in Israele è fuori questione.

E non sono ancore state menzionate la morte, la distruzione e l'orrore.
Negli ultimi due mesi, Israele ha ucciso 224 Palestinesi, dei quali 62
erano bambini e 25 erano donne. Ha bombardato e assassinato, distrutto e
cannoneggiato, e nessuno li ha fermati. Nessuna cellula di Qassam o
tunnel per il contrabbando può giustificare un masssacro di tali
proporzioni. Non c'è giorno che passi senza la morte di un certo numero
di persone, per la maggior parte civili innocenti.

Dove sono andati a finire i tempi in cui esisteva ancora un dibattito in
Israele sugli omicidi? Oggi Israele scaglia un numero elevatissimo di
missili, granate e bombe sulle case, uccide intere famiglie e già si sta
muovendo verso il successivo assassinio. Gli ospedali sono allo sfascio
con più di 900 persone che si trovano in cura. All'ospedale di Shifa,
l'unica struttura che a Gaza può ancora essere definita un ospedale, ho
assistito a scene strazianti la scorsa settimana. Bambini che hanno
perso arti del corpo, con i respiratori, paralizzati, storpi per il
resto della loro vita.

Famiglie intere sono state uccise nel sonno, mentre stavano spostandosi
con i muli e mentre stavano lavorando nei campi. I bambini, terrorizzati
e traumatizzati per quello a cui hanno assistito, si nascondono nelle
proprie case con l'orrore che traspare dai loro occhi e che è difficile
da descrivere a parole. Un giornalista spagnolo che recentemente ha
trascorso alcune settimane a Gaza, un veterano delle zone di guerra e
dei disastri umanitari in tutto il mondo, ha detto di non essersi mai
trovato di fronte a scene tanto orripilanti come quelle che ha visto e
documentato nel corso degli ultimi due mesi.

È difficile stabilire chi possa aver deciso tutto questo. È probabile
che i ministri Israeliani non siano realmente consapevoli della realtà
che è in atto a Gaza. Sono responsabili di quello che accade, a
cominciare dalla erronea decisione di imporre l'embargo, per non parlare
del bombardamento dei ponti e della centrale elettrica di Gaza e delle
uccisioni di massa. Israele è adesso responsabile ancora una volta per
tutto quello che accade a Gaza.

Quello che sta attualmente succedendo a Gaza mette in luce la grande
frode rappresentata dal partito Kadima: è salito al potere sull'onda del
successo virtuale del disimpegno, che è adesso avvolto dalle fiamme, e
ha promesso la convergenza, una promessa a cui il Primo Ministro è già
venuto meno. Coloro che pensano che Kadima sia un partito centrista
dovrebbero adesso aver compreso che non è altro che un altro partito di
destra favorevole all'occupazione. Lo stesso discorso vale per il
Partito Labour. Il Ministro della Difesa Amir Peretz è responsabile per
quello che sta accadendo a Gaza non meno del Primo Ministro e le mani di
Peretz sono impregnate di sangue quanto quelle di Olmert. Non potrà mai
più presentarsi come un "uomo di pace". Le invasioni che avvengono ogni
settimana, ogni volta da un posto diverso, le operazioni di uccisione e
distruzione lanciate dal mare, dal cielo e da terra vengono tutte
chiamate con nomi il cui scopo è quello di camuffare la realtà delle
cose, come per esempio l'operazione "Piogge d'Estate" o "Kindergarten
Chiuso". Nessuna scusante in nome della sicurezza può spiegare questo
ciclo di follia, e nessuna argomentazione civica può scusare
l'oltraggioso silenzio di noi tutti. Gilad Shalit non verrà liberato e i
Qassam continueranno ad essere lanciati su Israele. Al contrario, c'è un
vero e proprio orrore che si sta verificando a Gaza, e se è vero che
potrà prevenire qualche attacco terroristico a breve termine, è anche
vero che è condannato a dar vita ad un terrore omicida ben più grande.
Allora Israele come al solito si giustificherà dicendo: "Ma noi gli
abbiamo restituito Gaza".

/Traduzione a cura di *Melektro* per www.radioforpeace.info/

/Photo: Palestinian relatives of Eyad al-Sarsak, who was killed by
Israeli troops on Wednesday, mourn during his funeral in Shijaiya, east
of Gaza, August 31, 2006. Israeli forces pulled out of the Gaza militant
stronghold of Shijaiya early on Thursday after a six-day raid,
Palestinian residents said. REUTERS/Mohammed Salem (GAZA)/