Alla gentile donna Israeliana che soffre,
Io sono perfettamente concordo con lei ,gli Israeliani
soffrono anche loro,ma purtroppo anche nella sofferenza ce differenza e ci sono
gradi.
non poter andare al centro commerciale ,non assistere al
concerto di Sting,o avere la paura sempre addosso tutto questo è un lusso per un
Palestinese ,la prego di provare un giorno invece di venire a Roma ,vada a
Ramallah,Jenin,Tulkarem ,Gaza.e toccherà con mano un dramma umano che dura da
anni ,un popolo intero umiliato,affamato,distrutto dalle continue e violenti
violazioni da parte del esercito del tuo paese al quale magari hai mandato o
manderai il tuo figlio a partecipare.il tuo esercito sta occupando un
altro popolo con le armi e la violenza,secondo te come e cosa dovrà fare il
popolo Palestinese per essere un giorno libero come lo è il tuo
popolo?
Ehud Barak ha risposto ad una domanda di giornalista
Israeliano cosa farebbe se fosse occupato da un altro esercito come i
Palestinesi ,la risposta era "farò la stessa cosa che stanno facendo i
Palestinesi".
Per finire chiedo alla gentile donna Israeliana non
vedete cosa sta facendo il vostro esercito nei territori
occupati Palestinesi ? non vi viene mai la curiosità di
sapere come mai questo popolo da 60 anni lotta ,per cosa ,per chi .
perché non cercati la verità? perché ascoltate solo le
notizie del portavoce militare?.se veramente stati soffrendo fate qualcosa ,fate
qualcosa all'interno della vostra società civile per firmare questa
occupazione,per lasciare liberi anche gli altri ,tutti abbiamo lo stesso diritto
,Israele deve scegliere tra lo stato coloniale ,militare o democratico civile
nel rispetto totale della legalità internazionale,scegliendo tra la pace giusta
e la sicurezza o l'occupazione militare e l'insicurezza.
jamil
----- Original Message -----
Sent: Friday, August 04, 2006 9:14
PM
Subject: ANCHE ISRAELE SOFFRE
Anche Israele soffre
Credetemi che Israele non vuole altro che il
diritto di esistere e vivere in pace. Ognuno di noi qui vorrebbe solo vivere
una vita tranquilla in armonia con tutti. Se avessimo la pace con i vicini
potremmo andare a villeggiare in Libano come facciamo in Egitto e in Giordania
ma invece subiamo attentati senza fine ed anche dentro casa ci guardiamo
intorno e viviamo nell' angoscia. Perche' non posso portare mia figlia al
centro commerciale senza temere che qualcosa di brutto possa succedere? E ci
vado al centro commerciale, e vado al concerto di Sting, vivo la mia vita e la
vivo felice fino a che vengo in Italia e non mi sembra normale che non ci sia
la sicurezza all'entrata dei grandi magazzini e del supermercato e del
ristorante, per controllarmi la borsa. E poi mi dico no...e' da noi che non e'
normale. Per vivere sicura nel mio Paese il mio governo deve ripulire la zona
dalle armi. Purtroppo il mondo vede noi colpevoli di Cana ed e' vero che noi
abbiamo lanciato quelle bombe, ma e' anche vero che non pensavamo ci fossero
ancora civili in quelle case e non sarei stupita se venisse fuori che non e'
stato concesso loro di fuggire.L'unico colpevole e' Nasralla che usa il suo
popolo come scudo e si nasconde dietro I civili. Purtroppo non abbiamo un
esercito ufficiale contro il quale combattere ma dobbiamo difenderci da coloro
che ci odiano ed alimentano l' odio nel mondo verso di noi. Il rapimento dei
soldati e' stata solo la goccia che ha fatto trabboccare il vaso. Ci dispiace
per tutti gli innocenti che muoiono, ma perche' I media mostrano soltanto le
perdite del Libano? Spesso guardo Canale 5 e mi viene da piangere perche'
parlano del Libano ma non dicono nulla dei nostri morti e delle centinaia di
feriti. Nulla di Omer un bimbo che restera' per sempre un bimbo di 7 anni
perche e' morto tra le braccia di sua nonna colpito da un missile. Ne' di
Gheula che si e' svegliata una mattina' si e' fatta un caffe' ed e' andata a
berlo sul balcone ma non lo ha finito perche' e' stata colpita in pieno da
un'altro missile. Ci sono centinaia di migliaia di persone al Nord che vivono
da tre settimane sottoterra, nei rifugi e non possono uscire se non per
comprare da mangiare. I nostri bambini usciranno da questa guerra
psicologicamente devastati.Le famiglie che hanno lasciato le case girovagano
per il Paese di casa in casa. Come vi sentireste se Roma fosse improvvisamente
invasa da tre quarti della popolazione milanese in fuga per paura dei missili?
Da tre settimane a questa parte cadono in media 120 missili al giorno sulle
citta' israeliane del Nord (non sugli insediamenti, Afula non e' un
insediamento come vi dice il Tg in Italia). Prima di questa guerra ne cadevano
uno ogni tanto di missili, la gente moriva e nessuno ve lo raccontava al
telegiornale e a me questo fa rabbia. La nostra non e' vendetta, noi non
vogliamo spargere altro sangue come loro, noi vogliamo solo che tutto cio'
finisca. Una donna
israeliana
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