Re: Il premier: un uomo libero o un uomo solo e prigioniero di se stesso?



Caro Enrico,
Sono profondamente sorpreso dal tuo modo di ragionare, premetto che Il Premier che tu hai messo sotto una lente negativa, è il solo uomo apparentemente con le palle che si dissocia dal marciume che ha governato il paese per 50 anni. Egli ha iniziato a cambiare l'Italia dal giorno che ha smantellato il momopolismo informale della RAI.
E' logico che si è fatto molti nemici specie fra quelli che mangiavano pane a tradimento riversando il conto sugli Italiani.
Per non allungarmi sul profumo della M che ci è arrivato fino al naso, ti invito a ragionare sulle possibilità di governare il paese da quella masnada di arrivisti che si sono messi in lista senza programmi di miglioramento.
Sarà meglio che facessi buon uso dello scritto allegato che probabilmente potrà richiamare i tuoi ricordi.
 
IL PAESE DEI PANETTONI.
 
Cenerentola nel paese dei panettoni, tante marche di gran classe e tantissimi gusti:- alle mandorle, al cioccolato, alla mousse, allo champagne, ma il più comune elaborato ad hoc è formato da ingredienti eccezionali elegantemente amalgamati: Politici, polvere bianca, Giustizia, Giornalisti e furboni Istituzionalizzati, i quali formano la componente basilare del Super Panettone da farci mangiare tutto l’anno.
 
Il Capo trombetta, il più audace circondato da mercenari armati senza anima, “batte il chiodo” e tutti gli altri furboni in sintonia appendono il Panettone, “guardate come siamo bravi”, lasciando ai media il compito di convincere l’opinione pubblica che l’opera è compiuta nella forma migliore dell’arte, della scienza Politica e dell’onestà nel governare la rinnomata Pasticcioneria.
 
I furboni se ne guardano bene ad evitare qualsiasi possibile intrusione che potesse partire al di fuori del forno, censurando tutta l’informazione che non proviene dai collaboratori istituzionali.
Il grande capo della prestigiosa pasticceria è avanti con l’età e non si accorge che il Panettone e troppo ricco di ingredienti aggiuntivi indesiderabili:- scandali, truffe, ingiustizie, imbrogli, abusi in forma ciclica per garantire le entrate alternative provenienti dal frutto di continue azioni illegali ed impunite, che pongono l’intero Paese in una situazione di degrado generale.
 
Il controllo della qualità del Super Panettone è affidato a persone inqualificate con le mani legate, le quali iniziano a muoversi dopo aver riscontrato migliaia di vittime che non saranno mai risarcite del maltolto, e di conseguenza la giustizia non sarà mai compiuta.
 
Nel frattempo la rinomata pasticeria “Il Paese del Panettone” perde clienti e reputazione, ma qualcuno avanza l’ipotesi che la clientela abbia cambiato gusti e preferirebbe un Super Pandoro o meglio un’altra specialità della Casa:- il Manganello alla Liquirizia, con spruzzatine di lacrimogeni e cariche mirate da parte delle brigate al servizio della Pasticceria. Che goduria !
 
L’Ufficio marketing di gruppo, dove parlamentano soluzioni mirate a salvaguardare le proprie personali posizioni privilegiate, avanzano la brillante idea di rimodernarsi seguendo i tempi e modificare l’assetto piramidale della Pasticceria, creando gli Stati/Regione, un’altra specialità della casa per migliorare il controllo gestionale della clientela, moltiplicando i Presidenti e fiancheggiatori per gestire con maggiore autonomia e immunità i prodotti e le scelte forzate della nobile Pasticcioneria.
La Globalizzazione richiede la riduzione dei costi, qui invece si aumentano. Evviva Gesù. Si chiede agli Italiani sempre maggiori sacrifici per ingozzare la tribù di incapaci che si sono insediati a fianco del Premier.
 
Un turista Turco, di frequente passaggio nel nostro Paese, incantato dalla genialità che ha sempre distinto i nostri pasticceri, dice:- l’idea è sorprendente, peccato che non l’hanno pensata prima, avrebbero sicuramente salvato tanti nobili personaggi come Sindona, Calvi del Banco Ambrosiano, la P 2, Cagliari dell’Eni, Gardini della Montedison, i Partiti Politici finiti a Marachesh, la Cassa del Mezzogiorno, Tanzi, Cirio, Parmalat, Case Popolari, Banche, Istituzioni, ecc., e salvare persino tutti i prestigiosi collaboratori dietro alle quinte.
 
In fondo, per essere bravi Pasticcioni, non è necessario avere particolari tributi morali o culturali, è sufficiente mettere nel cassetto la coscienza, togliere tutti i Santini d’attorno così non vedono, e disporre di soldi da spendere in pubblicità per guadagnarsi i consensi in mala fede ed occupare il cadrellino autoritario posto sopra al Panettone.
 
Ha ragione Gheddafi quando sostiene che anche la Democrazia ha i suoi risvolti favorevoli per pasticciare a volontà, e proteggere il fondo schiena di certa gente che riesce a sostenere e convincere che la Legge è uguale per tutti, ad eccezione dei produttori dei Super Panettoni che si rinnovano indisturbati su basi cicliche. Quale futuro ci riserveranno i prossimi Panettoni ??
 
 Son tutti pronti a prostituirsi per vincere le elezioni ! Ma nessuno parla di giustizia sociale, umanesimo, sviluppo della proprietà intelettuale (Scoperte e invenzioni) per far riprendere l'economia distrutta del paese.
 
Anthony
 
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Enri co <akira80 at hotmail.com> wrote:
Il premier: un uomo libero o un uomo solo e prigioniero di se stesso?
 
Dopo questo mese in cui il premier ha occupato ogni spazio possibile alla televisione e alla radio dicendone di tutti i colori, per non parlare degli spot governativi su grandi opere virtuali ed elemosine ribattezzate bonus bebè, mi sto chiedendo fin dove vuole spingersi e soprattutto se a (stra)parlare è un uomo libero oppure un uomo legato mani e piedi a certi poteri anti-Stato e quindi illegali.
 
Di solito nelle normali democrazie accade che, alla fine del periodo di governo del Paese in vista delle elezioni politiche, un Esecutivo, e in primis chi ne è a capo, si sottopone al giudizio degli elettori parlando di ciò che ha fatto, di ciò che non ha fatto e soprattutto di ciò che ha intenzione di fare nel caso venga riconfermato alla guida del Paese, ed è su questo che si confronta con l’opposizione.
 
In Italia stiamo assistendo invece a un soliloquio del premier fatto di insulti, di insinuazioni, di accuse e di sospetti non suffragati da alcuna prova e dati oggettivi, intervallati ogni tanto da un elenco della spesa delle cose fatte infarcito di grafici e disegnini che nulla spiegano e che anche alcuni direttori di giornali vicini al governo affermano di non capire affatto e ritengono ridicoli.
 
Inoltre tutti i sondaggi concordano su un punto: il centrosinistra è in vantaggio di 5/6 punti percentuali e questo significa, come lo stesso Mannheimer afferma, che sono sondaggi seri e veritieri proprio perché tutti concordano sulle percentuali dei due schieramenti. Infatti sarebbe ben strano se ogni sondaggio dicesse cose diversissime da ciascun altro sullo stesso tema.
 
Ebbene, nonostante questo, il premier vaneggia di sindacati dei sondaggisti vicini alla sinistra che si sono messi d’accordo sui risultati, mentre lui sì che ha in mano i sondaggi veri e seri che danno il centrodestra alla pari e nei prossimi giorni vincente.
Anzi, il premier sottolinea da sempre che non prende neanche in considerazione l’eventualità della sconfitta il 9 Aprile, perché vincerà sicuramente. E i suoi sondaggi glielo dicono.
 
Ora mi chiedo: fino a che punto vuole arrivare? Nel caso le urne vedano vincente l’Unione, il premier riconoscerà la legittimità dei risultati o rivendicherà la non validità delle elezioni dichiarandole nulle o dichiarandosi vittorioso? E i suoi alleati come si comporterebbero eventualmente? Dandogli corda o isolandolo?
Spero che tutti abbiano ben presente cosa ciò possa significare e quali ripercussioni dalle conseguenze drammatiche per il Paese potrebbero derivarne.
 
Non voglio assolutamente fare dietrologie né tantomeno discorsi di fantapolitica, ma il fatto che un Presidente del Consiglio si stia comportando in questo modo -  sfidando i richiami del Presidente della Repubblica e dei suoi stessi alleati, vedendo del marcio ovunque, complotti contro di lui dappertutto, toghe rosse che lo perseguitano e che si candidano nel centrosinistra (dimenticandosi dei tanti magistrati eletti nel centrodestra, uno è anche Sottosegretario agli Interni ), infangando le cooperative e gli avversari politici senza uno straccio di prova, ma soprattutto insultando l’intelligenza e il buonsenso degli italiani - mi preoccupa “giusto un attimo” perché non sto vedendo all’orizzonte alcun limite a questo suo comportamento. E’ una continua escalation di toni e dichiarazioni.
 
Ed è per questo che mi chiedo se il premier sia veramente una persona libera di intendere e di volere oppure se stia recitando una parte con una pistola puntata dietro la schiena.
Spero vivamente nella sua totale libertà di agire e comportarsi a suo piacimento, altrimenti ci sarebbe veramente di che preoccuparsi.
 
Enrico Sabatino
 
 
 



 
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