FINO A QUANDO LA TERRA AVRA' PAZIENZA?



Ogni giorno osserviamo quello che ci accade intorno sul pianeta, ed ogni giorno è sempre peggio.

Ammorbiditi da tanti bei discorsi di pace e di benevolenza diffusi da consolidati centri di potere politici e religiosi occidentali, le minacce ed i massacri di massa stanno passando sempre di più in secondo piano, come se fossero entrati per sempre nel nostro dna e nella nostra cultura, e quindi si tratta di normalità ormai comunemente accettata ed inevitabile.

Ogni giorno avvengono massacri etnici e per motivi legati all’approvvigionamento di energie

Dovunque sul pianeta regna ormai il caos e la violenza dilaga, basta fare ricerche su internet o sul televideo per rendersene conto, perché ormai da qualche anno, giornali e tg svelano solo la punta dell’iceberg.

In Irak ed in Afghanistan ci sono le due guerre in corso scatenate da USA e GB, ma ovunque regnano disordini più o meno estesi: guerre per la cocaina e per il controllo della criminalità in Colombia, Nicaragua e Salvador, conflitti etnici e religiosi in Ruanda, Sudan, Angola, Vietnam, Costa d'Avorio, Mozambico, Nuova Guinea, Haiti, Kosovo, Cipro, Ciad, Nigeria, Armenia, Cecenia, Timor Est, Sumatra, Kashmir, Bangladesh, India del sud (Tamil), Nepal, Sry Lanka. Là ed in molte altre regioni ogni giorno avvengono massacri che passano più o meno inosservati, ed ogni giorno migliaia di individui perdono la vita ed intere famiglie rimangono distrutte, oltre ai migliaia di feriti e di bambini rovinati per sempre.

Inoltre c’è sempre meno energia e sempre più tensione nelle popolazioni mondiali. La Cina, solo per citare il principale esempio ma non solo lei, consuma enormi quantità di risorse per potere sostenere oltre un miliardo e mezzo di persone, ed ogni giorno ha bisogno di migliaia di tonnellate di cibo, di acqua, di petrolio e di migliaia di metri cubi di gas, oltre ad energia elettrica, legname, ferro, infrastrutture, strade, servizi etc.

Ma le risorse si stanno esaurendo, le falde acquifere sono sempre più povere e sempre più inquinate, i fiumi inaridiscono a causa dell’effetto serra e della diminuzione delle precipitazioni, i livelli dei mari si alzano e le coste arretrano per lo scioglimento delle calotte polari, e tanti altri bellissimi fenomeni geofisici a cui assistiamo più o meno impassibili se non accondiscendenti.

Ma fino a che punto il pianeta può reggere questa condizione? Qual è la soglia entro la quale egli ci permette di arrivare? Quando arriverà il momento che egli, il quale ci ospita e permette il verificarsi di tutto ciò, ci dirà stop?

Il pianeta Terra, che ha permesso per milioni di anni a moltissime civiltà umane e non umane di attingere alle sue risorse in maniera più o meno lecita, è disposto ancora a tollerare altri abusi?

L’inquinamento atmosferico ed ambientale causato dalla combustione di fossili idrocarburi, è una condizione che i pianeti sono disposti a tollerare all’infinito? L’uso di armi atomiche (ma anche convenzionali) in grado di annientare milioni di persone e di distruggere vastissime regioni e tutti gli esseri che le abitano per decine di anni, è una condizione che il pianeta ha chiesto e voluto?

Dove stiamo andando abusando dell’infinita pazienza del nostro ospitante?

La Terra è tutto sommato un pianeta buono ed accondiscendente, ma come tutti sanno, i bonaccioni quando si arrabbiano per davvero diventano incontrollabili e devastanti, e di colpo esplodono all’esterno tutta la loro rabbia repressa.

 

Valentino Rocchi