La Nigeria minacciata da una prova di forza - Non bisogna tabuizzare oltre il genocidio in Biafra



Associazione per i popoli minacciati / Comunicato stampa in
www.gfbv.it/2c-stampa/2005/051206it.html

Processo contro leader Ibo: milioni di persone protestano con uno sciopero generale nel sudest della Nigeria La Nigeria minacciata da una prova di forza - Non bisogna tabuizzare oltre il genocidio in Biafra

Bolzano, Göttingen, 6 dicembre 2005

Secondo l'Associazione per i Popoli Minacciati (APM), se la Nigeria continua a tacere sul genocidio in Biafra sarà minacciata da una tragica prova di forza. Il sudest del paese si trasforma ogni giorno di più in una polveriera: la maggioranza degli Ibo non accetta più che ufficialmente in Nigeria si continui a tacere sul genocidio in Biafra (1967 - 1970) che ha mietuto oltre un milione di vittime tra gli Ibo. Ora, in occasione dell'inizio del processo per alto tradimento contro il leader Ibo Uwazuruike e sei suoi collaboratori, diversi milioni di Ibo sono scesi in piazza a protestare e con uno sciopero generale hanno paralizzato la vita pubblica nel sudest del paese. Scuole, negozi, banche e distributori di benzina sono rimasti chiusi. I circa 40 milioni di Ibo costituiscono un terzo della popolazione nigeriana.

L'APM mette in guardia da una criminalizzazione del movimento per il Biafra che rischierebbe di far aumentare la tensione già esistente nel sudest della Nigeria. Uwazuruike, accusato insieme a sei suoi collaboratori di separatismo, aveva fondato nel 1999 il "Movimento per l'attualizzazione della sovranità dello stato del Biafra" (MASSOB) che si impegna in modo non-violento per l'autodeterminazione del Biafra. A partire dal 2005 le iniziative del MASSOB sono state sempre più spesso proibite e i suoi sostenitori arrestati. Il 25 ottobre 2005 lo State Security Service ha infine arrestato lo stesso Uwazuruike e l'8 novembre lo ha denunciato di fronte all'Alta Corte della Nigeria per "condurre una guerra che mira al rovesciamento del presidente della Repubblica federale della Nigeria".

Dall'arresto del leader del MASSOB in poi, la situazione nel sudest del paese è andata progressivamente peggiorando. La polizia reprime con brutale violenza le proteste degli Ibo e diverse persone sono morte nel corso delle manifestazioni. Evidentemente il presidente Olusegun Obasanjo vuole presentarsi alle elezioni presidenziali del 2007 dimostrando assoluta durezza contro presunti "separatisti", tant'è che il 20 settembre 2005 anche Alhaji Asari Dokubo, leader di un movimento di protesta degli indigeni del delta del Niger, è stato arrestato e accusato di alto tradimento.
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Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050923it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040507it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040601it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/031121it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030925ait.html | www.gfbv.it/3dossier/africa/nigeria-it.html

* www: www.amnistiapornigeria.org