URGENTE- Appello dei Pigmei Bapoo e di p. Mazzucato



Riceviamo da Padre Antonio Mazzucato, missionario bolzanino attivo da anni a
favore dei pigmei nella zona della foresta dell'Ituri in Congo, un accorato
appello. La situazione politica nell'intera area e' drammatica e non lascia
ben sperare.

Per chi volesse farsi una ulteriore idea della situazione ho selezionato una
serie di link sull'argomento:
http://www.gfbv.it/3dossier/africa/pigmei.html
http://www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030516it.html
http://www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030520it.html
http://www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030910ait.html
http://www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030923it.html
http://www.gfbv.it/2c-stampa/03-1/news03-4it.html#r3

Mauro di Vieste, Associazione per i popoli minacciati


Mittente: Padre Antonio Mazzucato, Etabe 3°/Kadodo, 10.3.2004, Progetto
Pigmei-Etabe, Diocesi di Butembo-Beni, Nord Kivu, Rep. Dem. Congo-Kinshasa

Al Sig. Presidente della Rep. Dem. Congo-Kinshasa, J. Kabila; Al Sig.
Ministro, N. Mbusa; A S.E. il Nunzio Apostolico nella Rep. Dem.
Congo-Kinshasa; A Mons. il Vescovo di Butembo; Al Sig. Governatore di Beni;
Al Sig. Governatore di Bunia; Al Sig. Governatore di Kisangani

Oggetto: Lamentele dei capi Pigmei

Signori e Eccellenze Reverendissime,
Durante una riunione con i capi locali Pigmei del raggruppamento
Babila/Teturi, sono stato da essi incaricato di trasmetterVi le loro
lamentele e opinione, di cui qui di seguito.
"Noi, capi locali della collettività B/Babombi, raggruppamento
Babila/Teturi, territorio di Mambasa, ci lamentiamo per la foresta e la
terra dei nostri Antenati. Siamo sconcertati di fronte al fatto che si
vendano la nostra foresta e la nostra terra contro la nostra opinione e la
vostra volontà. Negli ultimi giorni le persone che citiamo qui sotto hanno
venduto più di 40 chilometri del nostro territorio agli sfruttatori della
foresta e delle miniere:
Zona: Venditori; Sfruttatori
Byakatu-Alima: Laurent Amisi (di Alima); Kahehero (di Butembo)
Alima-Sayo: Hary Ngayani (di Sayo), Mbingi Athanas (di Byakatu); Kahehero
(di Butembo)
Sayo-Teturi: Amisi Singa (di Katala); Kahehero (di Butembo), Dedy Kasay (di
Teturi) Kivava (di Butembo) 400 ettari, Amisi Kasay (di Teturi)
Teturi-Majuano: Ause Asani (di Majuano); Kahehero (di Butembo)
Bakali: J. P. Aseli
Noi pigmei non rifiutiamo lo sviluppo, purché sia condotto con intelligenza
e non così selvaggiamente! Pertanto affermiamo:
1) NO ALLA VENDITA DELLE NOSTRE TERRE E DELLE LORO RISORSE!!!
2) Per quanto riguarda i permessi di sfruttamento forestale e minerario,
- affermiamo che ciò è esclusivamente nella facoltà dello Stato;
- chiediamo che chi voglia sfruttare queste risorse passi prima da noi per
ottenere una nostra lettera di consenso da presentare allo Stato;
- acconsentiamo al taglio degli alberi, ma non ad un abbattimento eccessivo;
- saremo noi, d'accordo con lo Stato, a decidere quali e quanti alberi si
possono tagliare, o in quanti luoghi si può scavare;
- chiediamo, infine, che ci siano pagati 50 USD (dollari americani) per ogni
albero abbattuto; e un canone annuale, da stabilire d'accordo tra noi e lo
Stato, per lo sfruttamento minerario.
V'informiamo, altresì, che fra queste persone c'è qualcuno che ci minaccia
di morte, qualora insistessimo con le nostre rivendicazioni. Le autorità
locali prestano ascolto solo a quelle persone, al punto che alle nostre
querele nei loro confronti non vi è alcun seguito; mentre una querela contro
di noi comporta per noi l'arresto immediato. Ci chiediamo se ci si consideri
davvero degli esseri umani! I nostri giovani vorrebbero ricorrere alla
violenza, e soltanto i consigli del Padre responsabile del progetto Pigmei -
Etabe lo hanno finora impedito: ma fino a quando?
Speriamo in un Vostro intervento senza indugio per ottenere giustizia per i
nostri diritti, e Vi ringraziamo fin d'ora.
I capi locali ..."
Signori e Eccellenze Reverendissime,
il problema s'è aggravato sino a questo punto.Quanto a me, posso aggiungere
due osservazioni:
1. Non ho fatto firmare questa lettera ai capi Pigmei in modo da non poter
essere accusato di averli subornati.
2. Ho avuto notizia che alcune persone dell'amministrazione locale
cominciano a diffondere delle menzogne contro di me, come per esempio che
starei comprando delle armi per i Pigmei...
Questa menzogna, e tutte le altre di simile genere, mirano a farmi
allontanare dal paese per vendicarsi dell'opera sociale che svolgo in mezzo
ai Pigmei dal 1989 e che dà fastidio a coloro che sfruttano i Pigmei come
schiavi. Anch'io punto sul Vostro intervento affinché anche i Pigmei possano
ottenere il rispetto dei loro diritti e della loro dignità umana.
padre Antonio Mazzucato

P.S.: 24.3.2004. La situazione è grave! Da quando ho scritto questa lettera,
già spedita, hanno già segnato i confini delle terre comperate e passano
anche dietro casa nostra, a poche centinaia di metri. Pare che dietro
Kahehero ci sia un consorzio di grossi impresari...
(traduzione: Laiza Francato)