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(Fwd) Per la pace.
- Subject: (Fwd) Per la pace.
- From: "Gianni Zampieri" <zampieri.gg at libero.it>
- Date: Sat, 01 Mar 2003 11:04:17 +0100
- Priority: normal
Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri Palazzo Chigi - Piazza Colonna 370 - 00187 Roma Signor Berlusconi, sono molto indignato e preoccupato per la spudorata determinazione con cui il suo governo procede con atti nefasti che smentiscono la lettera e la sostanza della lettera datata 4 aprile 2001 (sua segreteria personale, a firma di Sandro Bondi) in cui mi si assicurava che "Il desiderio di un mondo finalmente senza guerre, libero e giusto, è anche il nostro e come Casa delle Libertà ci impegneremo in Italia e soprattutto con una nuova politica estera perché questo sogno si possa realizzare". Non sto qui ad aggiornare la lista già riportata nella mia lettera di un anno fa, perché suppongo che lei sappia bene quello che il suo governo ha fatto in questi ultimi dodici mesi. Devo però con forza affermare la mia opposizione alla guerra che il suo governo vuole imporre a tutti noi cittadini, nonostante abbiamo chiaramente manifestato il nostro dissenso, condiviso dalla stragrande maggioranza degli italiani. In coerenza con gli impegni assunti con il PATTO TRA I CITTADINI DEL MONDO, che oggi stesso rinnovo e che allego, devo e voglio esprimere la mia totale solidarietà e condivisione con le azioni nonviolente con cui cittadini responsabili definiti “disobbedienti” cercano di impedire il trasporto di armi e strumenti bellici notoriamente destinati ad essere impiegati in una guerra che non ha alcuna legittimazione etica e legale, e che tanto meno risponde ad alcun interesse dei cittadini. Queste azioni sono una puntuale, vera, legale e concreta difesa del dettato costituzionale che le attuali massime istituzioni dello stato gravemente offendono e tradiscono. Mi dichiaro quindi corresponsabile di tali azioni, avendo partecipato al movimento dei cittadini che ha elaborato e fondato concretamente le basi per la loro attuazione. Naturalmente le radici affondano in un passato molto più lontano, sia personale – almeno dai dodici anni di obiezione fiscale alle spese militari, che storico e culturale risalente al pensiero ed alla vita di persone come il Mahatma Gandhi, Aldo Capitini e Martin Luther King. Se quella italiana fosse ancora una democrazia decente e se il senso della decenza e dell’onestà avesse qualche spazio nelle vostre coscienze, governo e parlamento dovrebbero rassegnare immediate dimissioni nelle mani del capo dello stato e questi chiamare i cittadini ad eleggere nuovamente propri rappresentanti, più rispettosi della Costituzione e della volontà dei cittadini. Voglio quindi manifestare il mio totale dissenso per la politica del suo governo, prona agli interessi di una superpotenza straniera oltre che di ristretti gruppi di potere economico, nemica della pace e quindi degli interessi della totalità dei cittadini. NON A NOME MIO, produrrete ancora guerre e ingiuste relazioni internazionali! NON AVETE E NON AVRETE IL MIO CONSENSO. Barzanò, 26 Febbraio 2003 fto. Giovanni Zampieri A tutti i cittadini del mondo, e per opportuna conoscenza a : Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri Palazzo Chigi - Piazza Colonna 370 - 00187 Roma Al Presidente del Parlamento Europeo Strasbourg Unit – BP 1024 – F 67070 Strasbourg Cedex Al Segretario Generale delle Nazioni Unite (Onu) United Nations Plaza, 1-New York, NY 10017 -USA Io Giovanni Zampieri, residente a Barzanò (cap. 23891) via Figliodoni n. 2 , per ribadire la mia volontà di pace ed affinché i governi adempiano con il loro dovere e le loro promesse, rinnovo il seguente PATTO TRA I CITTADINI DEL MONDO per la pace, i diritti umani ed uno sviluppo equo e sostenibile. Mi impegno a non partecipare personalmente ad azioni di guerra e mi oppongo che altri lo faccia o si prepari a farlo, anche per difendere veri o presunti diritti e interessi miei o della collettività cui appartengo. Acconsento all'uso della forza, personale od organizzata, non intenzionalmente omicida, per scopi strettamente difensivi della vita e dei diritti fondamentali delle persone e dei popoli. Secondo le mie forze, capacità e mezzi, attuerò e sosterrò ogni forma di resistenza civile contro la guerra, di azione nonviolenta e di cooperazione solidale, per stabilire e mantenere la pace e il rispetto dei diritti umani, nella giustizia e nella sicurezza comune; mi sforzerò di mantenere uno stile di vita ed un livello di consumi compatibili con la realizzazione di uno sviluppo equo e sostenibile, per la famiglia umana e per l'ambiente. Mi impegno a dare il mio consenso politico solo a chi operi concretamente per la pace e contro ogni forma di violenza e ingiustizia con coerenti atti di governo, legislativi e diplomatici, anche unilaterali, tra i quali considero prioritari ed essenziali: - sottomettere alla sovranità ed al controllo democratico popolare, tramite i parlamenti degli stati nazionali, loro unioni, federazioni e confederazioni, tutti gli organismi internazionali e sovranazionali con poteri di gestione dei rapporti politici, economici e sociali dell’intera famiglia umana, a cominciare dall’ONU, dall’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO), dalla Banca Mondiale (BM) e dal Fondo Monetario Internazionale (FMI), oltre che tutte le alleanze, patti e accordi politici, economici e militari; tali istituti devono quindi essere riformati, rifondati o abrogati, con l’abolizione o una diversa regolamentazione del diritto di veto e la definizione di più ampi ed equi criteri di rappresentanza di tutti i cittadini; riconoscere all’ONU, come alla Corte Internazionale di Giustizia ed al Tribunale Penale Internazionale, piena ed effettiva autorità sovranazionale, fornendoli dei fondi e dei mezzi necessari per esercitarla ed operare concretamente per la pace, i diritti umani ed uno sviluppo equo e sostenibile; - avviare un concreto programma di disarmo generale, a partire dagli armamenti nucleari e da quelli che provocano uccisioni, ferimenti e distruzioni indiscriminate, di massa o particolarmente disumane; convertire gli apparati militari nazionali in organismi per la prevenzione anti-bellica, la protezione civile e ambientale; abolire i tribunali militari; porre sotto il rigido controllo degli stati e la supervisione dell'ONU la produzione ed il commercio delle armi, da destinare esclusivamente alle polizie nazionali ed all'ONU per i loro scopi istituzionali; - affermare nei fatti la priorità dei diritti e dei bisogni delle persone rispetto ad ogni altra esigenza o legge pseudo-naturale, ideologica o religiosa, etnica o nazionalistica, economica o finanziaria; stabilire più giusti rapporti economici tra le nazioni, in particolare tra le più ricche del Nord e le più povere del Sud del mondo, con l'applicazione di criteri di equità negli scambi commerciali e di clausole sociali per la salvaguardia dei diritti dei lavoratori e delle culture autoctone, per la difesa dei più deboli e la sicurezza di tutti; - adottare una concreta politica di cura, protezione e prevenzione ambientale, di risparmi energetici e di riduzione dell'impatto ambientale di tutte le attività umane, a salvaguardia della natura che ci ospita; - abolire il segreto di stato e gli infidi servizi segreti, che poco o nulla hanno a che vedere con l'opportunità di temporanei e limitati segreti operativi, e sono motivo di sospetto e sfiducia tra le nazioni, oltre che frequente strumento di trame incontrollabili, antidemocratiche e antisociali; fondare invece la sicurezza comune sulla trasparenza e sulla lealtà; - garantire libertà e pluralismo di cultura e di informazione, affinché la verità prevalga sulla menzogna e le diversità non siano motivo di divisione e di scontro, ma di arricchimento per tutti. E’ estremamente importante, necessario e urgente fermare e scongiurare ogni sconsiderata “guerra preventiva”, che con l’ipocrita e menzognero scopo di disarmare presunti possibili aggressori, peraltro abbondantemente armati in passato proprio da chi ora dice di volerli disarmare, o per combattere un terrorismo anch’esso figlio delle politiche attuate per decenni dagli stessi che ora ne sono bersaglio, in realtà persegue solo fini di egemonia politica ed interessi di precisi gruppi economici del settore bellico ed energetico. Si deve impedire che l’ONU avalli guerre comunque definite, contrarie alla lettera ed allo spirito del suo stesso statuto, contrarie soprattutto agli interessi dei cittadini tutti, che chiedono solo pace e giustizia, com’è nel loro diritto. Questo è il compito e il mandato solenne dei governanti. Conseguentemente, in occasione delle scadenze elettorali, eserciterò il mio diritto di voto esclusivamente in favore di candidati e forze politiche che esplicitamente assumeranno questi punti programmatici e si saranno seriamente impegnati a realizzarli. Basta guerre! Per cominciare. Barzanò, 26 febbraio 2003
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