Ci dai almeno la fonte?
Ciao,
Stefano
AT wrote:
Ragazzi,
mi dispiace, ma credo che non farò in tempo con le news per questo
bollettino, sono piena di lavoro e farò l'alba. Vi mando le quattro
più importanti (ce ne sono un paio in più e basta questa
volta) ma non sono trattate, se avrò più tempo domani ve
le rimando nel formato... scusatemi di nuovo...Annarita
PINOCHET: SCATTATI
ARRESTI DOMICILIARI (BRIEF, GENERAL)
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Ha ufficialmente
avuto inizio la detenzione preventiva di Augusto Pinochet, a cui alle 19:00
(ora locale) sono stati notificati gli arresti domiciliari ordinati dal
giudice Juan Guzman per il caso “Carovana della morte”. Il fermo è
partito dopo che l’anziano ex dittatore ha letto e firmato la risoluzione
di Guzman, presentatagli personalmente da un delegato della Corte d’Appello
di Santiago nella sua residenza di Los Boldos (130 chilometri a sudovest
della capitale). La notifica è avvenuta senza che si registrassero
incidenti, temuti a causa della presenza di un folto gruppo di sostenitori
di Pinochet attorno alla sua abitazione. (FB)
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GUATEMALA, 1 FEB
2001 (13:53)
MASSACRO AMBASCIATA
DI SPAGNA: IN CENTINAIA CON RIGOBERTA MENCHÚ PER CHIEDERE GIUSTIZIA
(STANDARD, PEACE/JUSTICE)
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Al grido di “Giustizia
universale! Castigo per i genocidi!” ieri alcune centinaia di persone,
tra le quali il Premio Nobel per la Pace Rigoberta Menchú hanno
manifestato davanti all’antica sede dell’ambasciata di Spagna a Città
del Guatemala per ricordare il massacro avvenuto qui nel 1980 ad opera
dei militari. I manifestanti hanno poi consegnato all’attuale ambasciatore
spagnolo Víctor Fagilde un memoriale in ricordo delle quasi quaranta
vittime arse vive nella sede diplomatica – tra le quali lo stesso padre
della Premio Nobel, Vicente Menchú – che attendono ancora la giustizia
dei tribunali insieme alle migliaia di altre vittime della guerra civile
guatemalteca (1960-1996). Nel corso della manifestazione, la signora Menchú
ha indicato i nomi dei militari ritenuti responsabili della strage. Si
tratta del generale Romeo Lucas Garcia (capo di Stato dal 1978 al 1982),
dell’ex ministro dell’Interno Donaldo Alvarez Ruiz, dell’ex colonnello
ed ex capo della Polizia nazionale German Chupina, e del suo collega Pedro
Garcia Arredondo. Gli stessi nomi, tra molti altri, comparivano nella denuncia
per genocidio depositata dalla Premio Nobel presso la Audiencia Nacional
di Madrid, poi rigettata dalla magistratura spagnola che si è dichiarata
non competente ad istruire il processo. (SP)
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URUGUAY,
1 FEB 2001 (0:35)
PRESIDENTE BATLLE:
ENTRO L'ANNO RISPOSTA DEFINITIVA A QUESTIONE 'DESAPARECIDOS' (STANDARD,
PEACE/JUSTICE)
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Nel corso del 2001
il governo uruguayano ha intenzione di dare una risposta definitiva al
tema dei 'desaparecidos', vittime della dittatura militare (1973-'85).
A 6 mesi dall'inizio dei lavori della Commissione per la Pace, presieduta
dall'Arcivescovo di Montevideo, Monsignor Nicolás Cotugno, il governo
ha annunciato la prossima pubblicazione di un "libro della verità"
che chiarirà la sorte dei 'desaparecidos'. Il presidente Jorge Batlle
ha promesso inoltre un indennizzo ai familiari delle vittime, a cui sarà
consegnato anche un dossier contenente informazioni sul caso del proprio
congiunto scomparso. Resta scartata qualsiasi azione legale nei confronti
dei responsabili delle sparizioni, dal momento che nel 1989 un referendum
popolare ratificò l'amnistia già concessa loro nel 1987.
Il lavoro della Commissione per la pace è stato svolto in base all'articolo
4 della legge sottoposta a referendum, che non proibisce le indagini volte
a chiarire il destino delle persone sequestrate. I 'desaparecidos' presi
in esame dalla Commissione sono circa 170, dei quali una trentina furono
sequestrati in Uruguay, 130 in Argentina, il resto in Cile. Va ricordato
che la scorsa settimana la Commissione ha perso uno dei suoi sette membri,
il padre gesuita Luis Pérez Aguirre. Da vent'anni a fianco delle
famiglie dei 'desaparecidos', "Perico" accettò di far parte della
Commissione dopo che Batlle gli aveva assicurato che erano in corso "tempi
nuovi" e che nelle forze armate c'era "disponibilità a collaborare".
Perché, usava dire Pérez Aguirre, "occorre voltare pagina,
ma prima bisogna averla letta tutta". (FB)
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FRANCE, 2 FEB 2001
(12:58)
UNESCO: S.EGIDIO
RICEVE PREMIO HOUPHOÜET-BOIGNY PER LA PACE (STANDARD, PEACE/JUSTICE)
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Il professor Andrea
Riccardi, fondatore e presidente della Comunità di S.Egidio ha ricevuto
ieri a Parigi (Francia) l'edizione 1999 del “Premio Félix Houphoüet-Boigny
per la pace”. La motivazione del riconoscimento, dedicato al defunto leader
della Costa d’Avorio, era stata spiegata da Henry Kissinger, ex Segretario
di stato Usa e presidente della giuria del premio, in una lettera inviata
il 27 gennaio 2000. “Abbiamo avuto una discussione molto approfondita e
– spiegava Kissinger - abbiamo maturato il consenso unanime sul fatto che
per quest'anno, in un periodo in cui molti conflitti etnici, religiosi
e di altro tipo sono scoppiati nel mondo, il premio più appropriato
sarebbe stato per la Comunità di Sant'Egidio. Lo facciamo riconoscendo
i loro sforzi nel raggiungere la comprensione ecumenica e tra le religioni
e i loro sforzi di riconciliazione in Algeria, in Mozambico, in Guinea
Bissau e in Jugoslavia; per il loro contributo alla comprensione tra i
popoli e per eliminare le radici politiche, religiose ed etniche del conflitto".
Alla cerimonia di consegna, tenuta presso il quartier generale dell’Unesco
ed effettuata dal suo Direttore generale Koïchiro Matsuura , hanno
preso parte numerose personalità. Tra queste si segnalano il Segretario
generale della Francofonia ed ex Segretario generale dell’Onu, Boutros
Boutros-Ghali, e gli ex presidenti del Senegal, Abdou Diouf, della Costa
d’Avorio, Henri Konan Bédié, e della Commissione europea,
Jacques Delors. Nel 1999 S.Egidio aveva fra l’altro avviato con ottimi
risultati la mediazione per la pacificazione della Repubblica democratica
del Congo, mettendo a punto una solida piattaforma per il dibattito intracongolese
riconosciuto come necessario e previsto dagli accordi di pace di Lusaka
(Zambia) firmati quello stesso anno. (BL)
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