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news



Ecco le news dalla Misna, stasera quelle dell'Acea.
Annarita
 
 
 
 
 
Luogo: Africa
Tema: firmato trattato di pace tra Etiopia ed Eritrea
Data: 12/12/2000
Fonte: Misna
È stato firmato oggi ad Algeri l’accordo di pace tra Etiopia ed Eritrea. Il documento è stato sottoscritto dal presidente eritreo Isaias Afeworki e dal premier etiopico Melles Zenawi, alla presenza del mediatore europeo Rino Serri, sottosegretario italiano agli Esteri, del segretario di Stato Usa Madeleine Albright, di Kofi Annan, segretario generale dell’Onu e del presidente algerino Abdelaziz Bouteflika.
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Luogo: Benin
Tema: Europa assegna fondi contro traffico bambini
Data: 12/12/2000
Fonte: Misna
Il Fondo di sviluppo europeo (Edf) ha assegnato al governo del Benin 1,3 miliardi di franchi Cfa (pari a circa 3,9 miliardi di lire) per sostenere il Paese africano nella lotta al traffico di bambini. Il ministro delle Finanze e dell’Economia del Benin, Abdoulaye Bio Tchane, ha firmato ieri l’accordo a Cotonou. Il danaro sarà destinato alle organizzazioni che si occupano di tutela di minori, per la formazione di assistenti sociali e la ristrutturazione dei locali, oltre che per l’aggiornamento dei testi relativi al traffico di bambini. Nell’accordo è anche previsto un programma di comunicazione per sensibilizzare la popolazione locale. Il Ministro Bio Tchane stima che ogni anno, in Benin, tra i 3 e i 4mila minori cadano vittime di trafficanti senza scrupoli. Come già denunciato in passato da fonti della MISNA, nel traffico dei bambini sarebbero coinvolti, in alcuni casi, gli stessi genitori. Questi, spinti dalla disperazione e forse persino dalla speranza che altrove possa essere loro garantito un futuro migliore, consegnerebbero i propri figli ai mercanti di schiavi provenienti dalla Nigeria, dalla Costa d’Avorio, dal Togo, dal Gabon o dal Camerun, per somme varianti da diecimila a venticinquemila franchi ciascuno. I mercanti di schiavi, una volta rientrati nel proprio Paese, rivenderebbero i minori, impiegati e sfruttati soprattutto nel lavoro nei campi, per cifre più o meno doppie, tra i ventimila e i quarantamila franchi.
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Luogo: Chiapas
Tema: commissione esaminerà casi di detenuti zapatisti
Data: 12/12/2000
Fonte: Misna
Sarà una commissione ad esaminare i casi dei detenuti indigeni ritenuti filo-zapatisti chiusi nelle carceri del Chiapas (sud del Messico). Lo ha affermato il nuovo titolare della Procura generale di Giustizia dello Stato, Mariano Herrán Salvatti, durante la cerimonia di insediamento svoltasi ieri a Tuxtla Gutiérrez. La commissione dovrà esaminare gli incartamenti relativi a ciascun detenuto politico presunto zapatista per valutare la possibilità di sospendere la condanna, secondo la linea di apertura al dialogo con la guerriglia inaugurata dal neopresidente messicano Vicente Fox e dal nuovo governatore dello Stato, Pablo Salazar Mendiguchia. Sono decine le persone incarcerate per supposti legami con l’Esercito zapatista di liberazione nazionale (Ezln) e detenute negli istituti di pena chiapanechi e di altri Stati. Da anni i detenuti, che si definiscono ostaggi della giustizia, chiedono la libertà. Alcuni giorni fa il governatore aveva indicato nella scarcerazione di “tutti i prigionieri d’opinione detenuti nelle prigioni statali, inclusi i membri del movimento zapatista” il primo obiettivo della propria amministrazione. Della commissione, che dovrebbe divenire operativa in questi giorni, sono stati invitati a far parte rappresentanti della Commissione statale per i diritti umani (Cedh), del Supremo tribunale di giustizia dello Stato, e della Commissione diritti umani del Congresso del Chiapas.
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Luogo: Tokio
Tema: storico processo per le “confort women”
Data: 12/11/2000
Fonte: Feminist Majority Foundation, AP
Per la prima volta nella storia, le accuse di schiavitù e violenze sessuali fatte da più di 200.000 donne durante la seconda guerra mondiale in Giappone sono state ascoltate davanti ad una corte simbolica presieduta da Gabrielle Kirk McDonald, ex-Presidente del Tribunale Internazionale per i Crimini di Guerra dell’Ex Jugoslavia. Donne dalle due Koree, dalla Cina, Taiwan, Indonesia, Filippine e Timor Est, si sono riunite in Tokio per chiedere le scuse ufficiali ed un risarcimento dal governo giapponese. Le “confort women” sopravvissute hanno raccontato di essere state rapite, picchiate, costrette ad avere rapporti con quasi 20 uomini al giorno. Le testimonianze raccontano anche di molte donne lasciate senza mezzi di sostentamento ed ostracizzate dalle loro comunità dopo la sconfitta giapponese. Oggi le sopravvissute sono circa 1988 ed il 90% di loro soffre a causa di danni fisici e psichici. L’udienza è terminata oggi con una testimonianza pubblica di 14 donne provenienti da aree come l’Afganistan, il Messico e la Sierra Leone, dove sono stati recentemente commessi crimini contro le donne.
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Luogo: Argentina
Tema: creazione banca dati sui diritti umani
Data: 13/12/2000
Fonte: Misna
La commissione per i diritti umani del ministero di Giustizia argentino ha lanciato in questi giorni un progetto per la realizzazione di banca dati federale sui diritti umani, accessibile anche via internet. Come riportato dal quotidiano “Clarin” si tratta di un’esperienza inedita in America Latina, il primo archivio informatizzato di questo genere creato da un organismo governativo. La prima fase del progetto riguarderà la raccolta, a livello nazionale ed internazionale, di tutte le informazioni relative a denunce di violazioni dei diritti umani e alla legislazione vigente in materia nei diversi Paesi. Nella seconda fase verrà realizzato un dettagliato rapporto sulla situazione dei diritti umani nel Paese sudamericano. “Puntiamo a non dover più dipendere dai rapporti redatti da associazioni umanitarie internazionali come Amnesty International” ha dichiarato al “Clarin” Diana Conti, segretaria della commissione dei diritti umani del ministero di Giustizia.
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Luogo: Burundi
Tema: paesi donatori elargiranno 440 milioni di dollari in tre anni
Data: 14/12/2000
Fonte: Misna
I Paesi donatori hanno deciso di elargire circa quattrocentoquaranta milioni di dollari Usa nei prossimi tre anni per aiutare il Burundi. È quanto deciso al termine della Conferenza, conclusasi ieri a Parigi, alla quale ha partecipato anche Nelson Mandela, ex presidente sudafricano e mediatore ufficiale nei negoziati di pace per la nazione subsahariana. La somma stanziata, che sarà impiegata in favore della popolazione e della ricostruzione delle infrastrutture, costituisce circa un terzo del miliardo e duecento milioni di dollari che si prevede serviranno per rilanciare il Burundi, devastato da sette anni di guerra civile. Il triennio di transizione previsto dagli accordi sin qui raggiunti dovrebbe iniziare una volta nominato il presidente incaricato di riportare il Paese alla democrazia. I colloqui di pace per l’ex colonia belga sono stati avviati nel giugno del 1998 da Julius “mwalimu” Nyerere, il leader tanzaniano scomparso nell’ottobre dello scorso anno. A seguito della morte di Nyerere l’incarico è stato affidato a Mandela, leader della lotta anti apartheid e premio Nobel per la pace 1993.
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Luogo: Senegal
Tema: bambini in marcia per reclamare la pace
Data: 15/11/2000
Fonte: Misna
Circa 4mila scolari del Casamance (Senegal meridionale), teatro da circa 18 anni di una ribellione armata, hanno marciato per le strade di Ziguinchor per chiedere la pace. Come riportato ieri dall’Anb-bia (Bollettino d’informazione africana), i giovanissimi manifestanti si sono recati anche dal leader separatista dell’Mfdc (Movimento delle forze democratiche del Casamance), padre Diamacoune Senghor. Al sacerdote hanno chiesto di trovare una strada per la pace e di consentire loro di completare gli studi. La dimostrazione è stata organizzata a pochi giorni dall’avvio di una nuova tornata negoziale fra i ribelli del Casamance, regione ritenuta il “granaio” del Senegal, e il presidente Abdolulaye Wade, fissata per il 17 dicembre prossimo.
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Luogo: Messico
Tema: scoperte tre tombe maya
Data: 15/11/2000
Fonte: Misna
Tre tombe della civiltà maya, risalenti ad un periodo compreso tra il 600 e il 700 d. C., sono state rinvenute nello stato messicano di Quintana Roo (confine col Belize) da un team di archeologi dell’Istituto nazionale di antropologia e storia (Inah). Il ritrovamento ha avuto luogo nel sito archeologico di Oxtankah (12 chilometri dalla capitale federale Chetumal) e precisamente in un edificio della cosiddetta “piazza delle colonne”. Gli scavi hanno portato alla luce ossa, alcuni gioielli, vasellami e oggetti di pietra. Secondo il team di esperti al lavoro sul luogo, la scoperta delle tombe permetterà di approfondire la conoscenza dei rituali funebri maya.
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Luogo: Brasile
Tema: inchiesta abusi contro indie e vittime regime
Data: 15/12/2000
Fonte: Misna
La Commissione per i diritti umani della camera dei deputati del Brasile ha deciso di aprire un’inchiesta su alcune denunce di abusi sessuali da parte di militari nei confronti di donne indie ianomami dello stato di Roraima. In merito, il prossimo 28 dicembre la Commissione ascolterà le testimonianze di alcuni indios e di rappresentanti delle Forze Armate. Intanto, il governo centrale di Brasilia ha comunicato che lo Stato nei prossimi mesi inizierà ad indennizzare i detenuti politici, o i loro familiari, vittime della repressione durante la dittatura militare (1964-’85). Un comitato valuterà le richieste di indennizzo e provvederà quindi alla stima del risarcimento. Secondo Wandrelei Macris, presidente dell’assemblea legislativa, “si apre un momento fondamentale della storia del Paese”.
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Luogo: Kenya
Tema: due teenager vincono causa contro la mutilazione genitale femminile
Data: 13/12/2000
Fonte: Misna
Con una mossa storica e senza precedenti, un atto di una corte di tribunale ha proibito la mutilazione dei genitali di due ragazze minorenni kenyane. L’ingiunzione della corte si basa sul “non consenso” all’operazione delle ragazze e proibisce al loro padre di permettere che si sottopongano alla dolorosa operazione. Il magistrato ha inoltre ordinato al padre di continuare a provvedere al loro supporto economico, perché di solito, nelle comunità in cui viene effettuata questa pratica, le donne che non vi si sottopongono sono abbandonate a loro stesse. La pratica della mutilazione genitale femminile viene considerata un rito di passaggio in più di 28 paesi africani e le Nazioni Unite calcolano che 130 milioni di donne nel mondo sono state sottoposte a questa operazione e che ogni anno 2 milioni sono a rischio. 

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